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CIRCUITO ATP

ATP Finals senza tennisti italiani

La sconfitta di Sinner a Vienna rende pressoché certo quello che era prevedibile da mesi: non ci saranno giocatori italiani alle ATP Finals di Torino. Per lui e Berrettini sarà (molto) complicato anche conquistare un posto da riserva. L'altoatesino si è arreso a un Medvedev in gran forma. 

Riccardo Bisti
29 ottobre 2022

Non ci saranno italiani alle ATP Finals di Torino. È l'amara sentenza dell'ultima settimana di tornei, iniziata col forfait di Matteo Berrettini a Vienna e chiusa – metaforicamente – dal 6-4 6-2 con cui Daniil Medvedev ha bloccato le speranze di Jannik Sinner. Non c'è ancora la matematica certezza, dal momento che il distacco di Sinner e Berrettini dall'ultima piazza utile (occupata da Felix Auger-Aliassime) è rispettivamente di 915 e 940 punti. Per avere chance, devono sperare in una combinazione assurda: vincere a Parigi Bercy, con il canadese incapace di vincere una partita tra la semifinale di Basilea contro e l'esordio in Francia. Scenario surreale, senza considerare la presenza di Taylor Fritz, Hubert Hurkacz e Cameron Norrie, che hanno ancora qualche speranza (solo i primi due, per la verità) e di certo non andranno in Francia a fare le comparse. Si tratta di una beffa atroce soprattutto in chiave marketing: è pacifico che la FITP abbia investito molto sul Masters a Torino perché fiduciosa sulla presenza degli italiani, e in effetti c'erano tutte le premesse.

A maggior ragione dopo il 2021, in cui Berrettini era stato titolare e Sinner riserva. Invece il 2022 si è sviluppato tra qualche sconfitta di troppo e – soprattutto – fastidiosi acciacchi e infortuni. Senza contare la scelta di Wimbledon, che non ha assegnato punti validi per la classifica mondiale (col senno di poi, penalizzando soprattutto Sinner). Non ci sentiamo di dare colpe specifiche ai nostri, ma è onesto ricordare che avevano avuto il piccolo vantaggio dell'uscita di scena di Alexander Zverev. Senza la storta alla caviglia patita a Parigi, il tedesco si sarebbe qualificato facilmente. Ancora adesso è davanti ai nostri, pur avendo giocato mezza stagione. Le speranze di Sinner si sono esaurite contro un Medvedev in gran spolvero, forse il migliore dopo la delusione australiana. Un Medvedev che ha ricordato – a tratti – la migliore versione di sé.

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«Sono molto felice della mia prestazione: ho servito alla grande, non ho quasi commesso errori e sono stato preciso da fondocampo. Tutto ha funzionato nel migliore dei modi» 
Daniil Medvedev

Daniil Medvedev non ha ancora perso il servizio a Vienna

È stato un match spettacolare, giocato a ritmi elevati, in cui il russo ha messo in mostra una regolarità impressionante. Trovando un avversario che non sbagliava mai, Sinner aveva bisogno di variazioni importanti. Soltanto la palla corta, tuttavia, gli ha dato un buon numero di punti. Non ha raccolto a sufficienza con il servizio e ha commesso qualche pasticcio nei pressi della rete. Nel secondo set ha dato l'impressione di non muoversi benissimo, come se avesse ancora qualche fastidio alla caviglia infortunata a Sofia. È dunque finita in 91 minuti, con Medvedev che si giocherà un posto in finale contro Grigor Dimitov. “Jannik è un top-player, può creare problemi a chiunque – ha detto il moscovita – negli ultimi due Slam ha perso in cinque set contro i futuri vincitori, quindi è un grande tennista. Sono molto felice della mia prestazione: ho servito alla grande, non ho quasi commesso errori e sono stato preciso da fondocampo. Tutto ha funzionato nel migliore dei modi”.

Il 2022 non è stata una stagione semplice per il russo, come se avesse patito più del dovuto la sconfitta contro Nadal in finale a Melbourne. Il suo bilancio parla comunque di 32 vittorie e 10 sconfitte, ed è virtualmente qualificato – lui sì – per le ATP Finals. Vincendo il torneo si garantirebbe la qualificazione matematica, ma si può dire che ormai sia fatta. “Ho cercato di raggiungere questo livello per molto tempo, è quello necessario per vincere i grandi tornei e spero di poterlo mantenere per i prossimi due match”. Come detto, adesso se la vedrà con Dimitrov: dopo aver eliminato Rublev, il bulgaro ha colto una vittoria di routine contro Marcos Giron. “È un top-player, proprio come Sinner può battere chiunque – ha concluso Medvedev – è stato numero 3 del mondo, ha giocato semifinali Slam. Forse quest'anno ha avuto alti e bassi, ma quando gioca bene è fantastico. Insomma, devo giocare al meglio per avere la chance di vincere”. Frasi di circostanza, perché questo Medvedev è certamente il favorito del torneo.

Con 2375 punti, Matteo Berrettini è 15esimo nella Race to Turin

Oltre a servire benissimo, guardate come risponde Daniil Medvedev...

Quanto agli italiani, la loro assenza non è una grossa sorpresa. Tennis Magazine era stato il primo a mettere in guardia sulla diffcoltà a centrare l'obiettivo, addirittura lo scorso maggio, dopo gli Internazionali BNL d'Itala. Mancavano tre Slam (due validi per la Race), ma la situazione era già definita. Ed era chiaro che Berrettini e/o Sinner avrebbero avuto bisogno di un exploit importante per tornare in corsa: una finale Slam o una vittoria in un Masters 1000. Purtroppo, l'exploit non è arrivato. Il grande giugno di Berrettini aveva illuso, e paradossalmente lo stop per Covid-19 si era presentato al momento giusto. Se è vero che saltare Wimbledon è stata una mazzata, non ha perso terreno rispetto agli avversari. Nella seconda parte dell'anno è mancata la zampata: per quanto entrambi abbiano giocato un ottimo Us Open, le sconfitte nei quarti hanno compromesso la scalata. L'amarezza è soprattutto per Sinner: avesse trasformato il matchpoint contro Alcaraz, forse, oggi racconteremmo una storia diversa.

Ormai è andata e ci auguriamo che gli accadimenti del 2022 servano alla stampa, soprattutto quella generalista, che per mesi ha alimentato una comunicazione improntata all'ottimismo, come se la qualificazione di Berrettini e Sinner fosse probabile, se non certa. Uno sguardo attento alla classifica, invece, lasciava intendere che le cose non stavano così. Rimane la speranza di andare a Torino come riserve: per arrivarci bisogna arrivare ottavi o noni, ma bisognerà fare comunque il botto a Bercy: Hubert Hurkacz e Taylor Fritz hanno un vantaggio importante, dunque bisognerà vincere il torneo o arrivare in finale sperando in una loro immediata eliminazione. Insomma, il tricolore non dovrebbe sventolare al Pala Alpitour, almeno nel 2022. In attesa di tempi migliori, il pubblico si consolerà con la presenza di Novak Djokovic e Rafael Nadal, e gli organizzatori possono essere soddisfatti per due aspetti: si giocherà al 100% della capienza dopo le polemiche dell'anno scorso, e la risposta del pubblico straniero – grazie all'assenza di restrizioni – è decisamente migliore rispetto al 2021. Per tifare gli italiani bisognerà aspettare dodici mesi. O magari andare a Milano e sostenere Musetti e Passaro alle Next Gen Finals.