Serenità Del Potro: “Vivo a Miami, qualche giocatore mi ha cercato”

ATTUALITÀ

28 marzo 2024

Riccardo Bisti

A due anni dall'ultima partita si rivede Juan Martin Del Potro. Escluso un ritorno in campo, svolge diverse collaborazioni e sta ancora cercando il suo ruolo nel mondo del tennis. “Alcuni giocatori mi hanno chiesto una mano per sistemare il servizio”

Non è riuscito a togliere a Guillermo Vilas lo status di miglior argentino di sempre, però Juan Martin Del Potro può essere contento della sua carriera. Ha realizzato due dei tre sogni di bambino: quando muoveva i primi passi nel circuito, diceva che gli sarebbe piaciuto vincere lo Us Open, la Coppa Davis e diventare numero 1 del mondo. Ha fallito solo il terzo obiettivo, ma accomodarsi al numero 3 in un'epoca di fenomeni non è certo un fallimento. Sono trascorsi due anni dalla sua ultima partita, una malinconica sconfitta contro Delbonis a Buenos Aires, e di lui si erano un po' perse le tracce.

Aveva manifestato il desiderio di giocare il suo ultimo torneo allo Us Open 2023, ma era chiaro sin dall'inizio che si trattava di utopia. Non ce l'ha fatta e oggi è un giovane uomo ricco, tranquillo e sereno. Almeno è quello che ha lasciato trasparire in questi giorni, in cui è stato ospite al Miami Open. Presenza non casuale, perché ha scelto di stabilirsi proprio a Miami. Lo hanno intercettato durante il match tra Alcaraz e Monfils: sebbene fossero presenti altre due leggende dello sporto come Neymar e Butler, si è preso parecchie attenzioni. Poco prima, aveva parlato con Quique Cano, uno dei più noti cronisti argentini.

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“Sto bene, a mio agio e tranquillo – ha detto Palito – spesso mi chiedono se ho intenzione di tornare, che manco molto... questo mi agita, ma sto lavorando per trovare il mio nuovo ruolo nel mondo del tennis. Ho capito che quando una strada finisce se ne aprono di nuove”. In effetti l'età non sarebbe un problema, visto che ha “appena” 35 anni. Ma il suo fisico ha detto no già da tempo. “Mi mancano le cose belle del tennis, tutto quello che mi ha regalato. Ma non posso dire altrettanto della routine e di quello che comporta. Venerdì scorso ha piovuto, hanno interrotto il gioco e mi sono immedesimato nei giocatori in attesa. In quei momenti il tempo non passa mai... ci ho pensato mentre ero a casa e mangiavo un gelato”.

Quando gli hanno chiesto chi è il migliore di sempre, è stato diplomatico. Forse perché li conosce e li ha battuti tutti. “Ognuno ha avuto il suo momento: Federer è stato imbattibile fino al 2009, Nadal è il migliore sulla terra, ma poi Djokovic ha vinto più di tutti. Se vince un altro Slam ha chiuso il discorso”. Quanto al futuro, Delpo si dice aperto a diverse possibili soluzioni. È stato coinvolto in un progetto legato al padel, è diventato ambasciatore del Roland Garros junior, gli capita di presentare diversi marchi... ma, soprattutto, ammette di essere stato contattato da alcuni giocatori che avevano bisogno di una mano per migliorare il servizio o necessitavano di qualche collaborazione. Non ha fatto i nomi, ma a quanto pare non è ancora la sua strada. “Lascio fluire le cose”. Beato lui che se lo può permettere. Ma se lo è meritato.