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NEXT GEN FINALS

“Volete paragonarmi a Federer? Fate pure”

Cresciuto nel mito di Roger Federer, il 20enne Dominic Stricker non soffre i continui paragoni con il connazionale. “Non mi dà fastidio, se lo fanno significa che quando mi vedono pensano a lui. Il suo tennis rappresenta l'ideale che vorrei raggiungere”. A Milano è partito bene e adesso sfida Musetti. 

Riccardo Bisti
9 novembre 2022

A giudicare dall'automobile griffata con la sua immagine (frutto di una partnership con un concessionario della sua zona), Dominic Stricker non teme la popolarità e nemmeno i paragoni. Se arrivi dalla Svizzera e sei un tennista promettente, sarai sempre accostato a Roger Federer. Anche perché Stricker ha avuto l'occasione di allenarsi un paio di volte con Federer, in quel di Dubai. E il suo allenatore Sven Swinnen giocava proprio con Federer quando erano ragazzini. Passeggiando per Milano, ha detto che uno dei suoi prossimi obiettivi sarà quello di battere Nadal sulla terra battuta: guarda caso, una delle sfide più complicate affrontate da Federer. A ben vedere ce l'ha fatta solo una volta, ad Amburgo 2007, mettendo fine alla striscia-record nadaliana di 81 vittorie di fila sulla terra. Stricker ha parecchia strada da fare, perché deve ancora entrare tra i top-100.

Ma c'è da credere che lo farà alla svelta. Intanto si è fatto notare nella prima giornata delle Next Gen Finals di Milano: non ce ne vogliano Lorenzo Musetti (esordio ok), Francesco Passaro e Matteo Arnaldi (sconfitti), ma il match più atteso era la sfida tra mancini: da una parte Stricker, dall'altra il tennista-modello Jack Draper, messo sotto contratto da IMG non solo come tennista, ma anche come indossatore. La formula-sprint di questo torneo ha radunato in 88 minuti il triplo 4-3 con cui Stricker è partito forte nel Gruppo Rosso, lo stesso presieduto da Musetti. Tra l'altro, è stato il primo nella storia del torneo a vincere tre tie-break nella stessa partita. Stava per chiudere prima, visto che nel terzo set si è trovato avanti 3-2 e poi 0-40 sul servizio del britannico, che ha annullato quattro matchpoint, uno di questi con una surreale demivolèe di dritto.

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«Federer? Mi fanno sempre questa domanda, ma trovo bello che la gente mi paragoni a lui: significa che pensano a Roger quando mi vedono» 
Dominic Stricker
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Dominic Stricker ha avuto la possibilità di allenarsi con Roger Federer

A suo tempo, Federer gli suggerì di lavorare sul servizio: lui lo ha ascoltato, tirando 14 ace nei tre mini-set. Nato nei sobborghi di Berna, Stricker è un giocatore brillante. Non conosce colpi interlocutori, si trova a suo agio un po' dappertutto. Non sembra un forzato del fitness: dovrà migliorare (parecchio) da quel punto di vista, ma intanto ha vinto due Challenger nel 2022 e raccolto alcune vittorie contro top-40 ATP. Non facesse il tennista, avrebbe intrapreso la carriera di insegnante: in effetti sa fare tutto con la racchetta in mano. Sembra a suo agio un po' dappertutto, e sta lavorando per esserlo anche davanti alle telecamere.

Attorno a lui hanno creato un apparato di comunicazione semplice ma efficace: possiede una pagina ufficiale sui social media e risulta particolarmente aggiornato il sito internet. Ci pensa la sorella, ed è un modo per dare maggiore visibilità ai suoi sponsor. Può diventare un personaggio, e ha il vantaggio di potersi ancora costruire la sua immagine. Per adesso, possiamo dire che non gli manca l'autostima: alla vigilia dell'happening milanese ha detto di non sentirsi troppo distante da Carlos Alcaraz e Holger Rune, che sono più giovani di lui e hanno già ottenuto risultati eccezionali. “Devo solo continuare a fare le mie cose nel modo giusto e i risultati arriveranno, spero”.

Dominic Stricker con i genitori e la sorella, figure importanti e presenti anche nella sua carriera

Non solo Roger Federer: il giovane svizzero ammira anche Nadal. E lo vorrebbe battere

Stricker sogna i risultati che hanno accompagnato gli oltre 20 anni di carriera di Roger Federer. Non c'è niente da fare, per un po' continueranno a paragonarlo a lui. Dovrà ispirarsi ad Alcaraz, che a suon di risultati è riuscito a smorzare i paragoni con Nadal. Tuttavia, Sticker non ne soffre. Anzi. “Mi fanno sempre questa domanda, ma trovo bello che la gente mi paragoni a lui – racconta – significa che pensano a Roger quando mi vedono. Ma sono consapevole dell'enorme strada da percorrere, forse nessuno farà mai più quanto ottenuto da Federer”. Lui è partito da Grosshöchstetten, piccola città a cui è legatissimo e che ha faticato a lasciare, ma alla fine ha prevalso lo spirito agonistico. A parte i match a ping pong con il padre, in cui è nettamente sfavorito (papà Stephan è stato 10 anni in nazionale, oggi fa il poliziotto), vuole sempre vincere, anche quando si gioca a carte. Da bambino giocava a hockey su ghiaccio e a calcio (è tifoso dello Young Boys, ultimanente la gente lo avvicina per foto e autografi anche quando è allo stadio, durante le partite), ma ben presto ha iniziato con il tennis.

Swiss Tennis gli ha messo gli occhi addosso quando aveva 11 anni. È cresciuto con una discreta nidiata di giocatori, tra cui Leandro Riedi. Contro quest'ultimo ha giocato la storica finale del Roland Garros junior del 2020, ma oggi le loro strade si sono allontanate (Riedi è soltanto n.273 ATP). E sembra che la famiglia non avrà la necessità di portare avanti un proposito espresso nel 2021: si sono impegnati a sostenerlo economicamente fino al compimento dei 25 anni. “Poi toccherà a lui volare con le sue ali!” ha detto il padre. Ma tutto fa pensare che la stabilità economica arriverà in fretta, e non solo grazie agli sponsor. Dominic Stricker sembra avere tutto per sistemarsi bene – e in poso tempo – con le sue doti racchettare. Anche se non raccoglierà punti ATP, a Milano è già certo di intascare un buon montepremi. Importante, visto che sta cambiando qualcosa a livello gestionale nel suo team e quest'anno dipende ancora dagli aiuti di Swiss Tennis, sebbene abbia intascato circa 200.000 dollari di soli montepremi nel 2022. Un successo a Milano favorirebbe l'afflusso di oltre 400.000 dollari sul suo conto corrente. Mica male.