Test Racchette

Yonex EZONE 98

La versione più cattiva di questa linea che punta su manovrabilità e precisione, sensibilità e controllo. Per spingere e ottenere rotazioni pesanti c’è bisogno di un braccio ben allenato. Ideale per giocatori agonisti a tutto campo.

di Staff Padel Magazine
8 giugno 2020

Lorenzo, 48 anni, classifica 3.2
Amo potenza e spin, quindi sulla carta non è esattamente la mia racchetta. Però la trovo molto divertente nella sua duttilità perché, seppur a ritmi bassi (quello dipende dal mio braccio, ahimè) ti consente di fare un po’ tutto bene e soprattutto ti offre un feeling mica male. Però per spingere con spin serve un braccio più potente.

Cristian, 30 anni, classifica 2.7
Wow, che bella sensazione. Con questi tipi di attrezzi, spesso succede che la prima sensazione è di estrema secchezza all’impatto; qui invece ho trovato comfort e sensibilità. Gioco a tutto campo e mi piace mixare effetti e schemi, quindi precisione e controllo sono i motivi per cui la apprezzo così tanto.

Piero, 38 anni, classifica 3.1
Mi piace manovrabilità e sensibilità: gioco piatto, mi appoggio ai colpi avversari, con i piedi dentro al campo e il back per svariare tra attacchi e cambi di ritmo: insomma, schemi anche abbastanza complicati, che necessitano di un telaio versatile, che non mi estremizzi solo potenza e spin, come amano i giovanotti di oggi: amo soprattutto stabilità e quindi precisione, e poi si manovra bene anche nei pressi della rete.

Claudio, 40 anni, classifica 4.1
Ok, meglio che usi la versione da 100 pollici, più adatta al mio livello di gioco. Però, quando mi sent0 particolarmente hot, impattare con questa diventa una goduria.

Francesca, 30 anni, classifica 2.5
Impatto stabile il giusto, senza che la racchetta diventi un muro. Gioco tutto piatto, d’incontro, in spinta con le gambe: controllo e precisione sono notevoli. Certo, devo usare una corda che spinga un pochino (o abbassare la tensione di un paio di kg) per trovare piena velocità, anche perché il controllo è super.