Test Racchette

Pro Kennex QTour 315

Un telaio strettamente agonistico ma che offre buoni compromessi tra spinta, controllo e precisione, con un sorprendente accesso alle rotazioni e un comfort garantito dal sistema Kinetic. Ideale per chi ama il gioco a tutto campo ma con una naturale propensione offensiva e con uno stile di gioco pulito. La grafica che si sviluppa in verticale è innovativa e accattivante 

di Staff Padel Magazine
8 giugno 2020

Lorenzo, 48 anni, classifica 3.2
Una sorpresa per chi, come il sottoscritto, ama le racchette tubolari e il top spin (anche esasperato). Con questa Q Tour Pr, il  colpo esce secco, pulito, con precisione millimetrica. Si può, anzi si deve spingere con una certa continuità e quindi le gambe (oltre al braccio) devono sostenere l’onere. Si muove bene a tutto campo e il back è meraviglioso. Il problema è che si gioca talmente puliti che anche gli avversari trovano una palla più bella da incontrare!

Martino, 24 anni, classifica 2.7
Trovatelo un telaio più preciso di questo! Non è roba facile: posso picchiare in totale sicurezza perché se mi piazzo bene e colpisco come si deve, la palla non esce mai nemmeno sbracciando a tutta. Però questo te lo aspetti da un attrezzo con queste caratteristiche. Personalmente mi hanno sorpreso le rotazioni: il back è fantastico, il top spin molto più accessibile di quanto pensassi.

Fabio 53 anni, classifica 4.2
Ci sono momenti che ti fanno godere, quando la prendi in centro e la palla fila via lasciando una bella sensazione nel braccio. Peccato siano momenti, appunto. Il problema con questo telaio è resistere a picchiare per due ore, su ogni palla, con l’intensità che non deve mai calare, altrimenti tiri piano e corto. Andava bene una volta, quando ero C1. Adesso, appena ho ripreso in mano la mia Q5 è stata una pacchia: mi sembrava tutto così facile...