Test Racchette

Pro Kennex Black Ace

A 41 anni dalla prima versione, torna una racchetta che ha scritto la storia: nel 1979 è stata la prima prodotta totalmente in grafite. Chiaramente il nuovo modello è stato studiato con forme e geometrie rinnovate, ma precisione, feeling e controllo sono rimasti a livelli altissimi

di Staff Padel Magazine
8 giugno 2020

Lorenzo, 48 anni, classifica 3.2
Passare da un telaio tubolare che supera i 70RA di rigidità a uno meno estremo e super flessibile, necessita di un periodo di adattamento, benché il primo feeling sia assolutamente meraviglioso, con la chiara sensazione della palla che resta incollata alle corde, prima di essere buttata fuori con potenza e una resa sorprendente delle rotazioni. Il profilo sottile aiuta ad avere belle sensazioni, anche quando si cambia col back e nei colpi al volo. Serve comunque un braccio esperto e movimenti puliti per ottenere, oltre che piacevolezza all’impatto, profondità e pesantezza dei colpi.

Edoardo, 25 anni, classifica 3.1
Bellissima, picchio che è un piacere pur con un impatto molto confortevole, con la palla che esce rapida e un buonissimo controllo. Quello che mi fa godere è la stabilità all’impatto perché sapere che la traiettoria sarà precisa, aiuta la mia fiducia. Le sparapalle che offrono tanta potenza ma non sai dove finirà la palla, non mi sono mai piaciute.

Piero, 30 anni, classifica 3.2
Bella, con un paio di necessarie premesse: bisogna saper spingere la palla e amare l’offesa. Se siete dei rematori o dei fanatici dello spin in stile Rafa, meglio rivolgersi altrove. L’ideale è avere un gioco classico, fatto soprattutto di botte piatte e back spin, di variazioni e gioco al volo, di servizi slice e soluzioni di tocco. Ma ciò che più conta è avere gambe e braccio per spingere, spingere e ancora spingere, per sfruttare l’enorme precisione e controllo, con un feeling che non si trova spesso a così alto livello.

Stefano, 20 anni, classifica 2.8
Mi piace il suono. Sarà banale, sarà strano, ma per me è fondamentale sentire bene la palla, come un musicista con la chitarra (l’altra mia grande passione!). E poi mi piace come flette, come se la palla l’accompagnassi di là con la mano; è precisa, anche nei tocchi, figurati col back. Porque me gusta? Questione di feeling, come canta mia madre.

Paolo, 58 anni, classifica 4.4
Va beh, prima o poi tornerete a darmi un padellone facile facile?

Gianfranco, 24 anni, classifica 4.1
Mi affascina, per quell’impatto così morbido, la bella sensazione quando la palla si catapulta via dalle corde, il grande controllo. Però forse devo crescere un po’ tecnicamente perché mi pare di giocare una palla troppo poco pesante, bella da vedere ma che non fa abbastanza male all’avversario.