Per conoscere meglio racchette e corde
Le caratteristiche delle varie categorie e la giusta tensione
Cosa dice, ascolta e consiglia un tipico incordatore italiano
Come comprendere tutti i dati tecnici della racchetta
Come scegliere una corretta tensione delle corde
Tutto il processo produttivo di una palla da tennis
Lorenzo, 48 anni, classifica 3.2
Unire le peculiarità delle ultime due versione di Pure Aero era un progetto ambizioso; esserci riusciti, vuol dire aver creato la miglior versione di questo modello. Resta una bella spin machine perché si può tirar forte e arrotato ma gli steli appiatti e un buon grado di rigidità aiutano a tenere l’ovale stabile all’impatto. Certo, rispetto alla Pure Drive, serve un braccio più allenato per spingere e spinnare.
Francesco, 42 anni, classifica 3.1
Gioco di pressione da fondo, utilizzando tanto top spin sul dritto, variando le rotazioni e cercando solidità: in sostanza, giocare in sicurezza all’80% della spinta massima anche per scambi lunghi: questa è la mia racchetta. Spinta controllata, volendo riassumere. E non è mica poco. Posso giocare pesante senza eccessiva fatica ma in totale controllo; poi, quando si accelera, il telaio resta bello stabile e la traiettoria precisa. Chapeau.
Fabio, 17 anni, classifica 3.1
Wow! Difficile pretendere di più: tira forte, prende spin, controlla bene e ha una certa manovrabilità anche vicino a rete e nei colpi difensivi. L’impatto è un po’ rigido, per questo ho scelto un’incordatura più morbida rispetto alle abitudini.
Paolo, 60 anni, classifica 4.2
Insisto: ridatemi la mia Pure Drive. Pure Aero, VS, Pure Strike, tutte belle, per l’amor del cielo. Ma sono entrato nei sessanta e la racchette me la deve spingere di là.
Christian, 40 anni, classifica 3.1
Bisogna abituarsi a questi steli appiatti perché comunque la sensazione quando si appoggia la mano è diversa dal solito. Sono abbastanza sensibile a questi dettagli e posso dire che bastano poche ore per abituarsi. Si spinge, si controlla, si imprimono grandi rotazioni, riesce un po’ tutto, ma con una certa fatica se il braccio non riesce a sostenere l’impatto. Va provata in un terzo set lottato per capire se non è troppo. Se invece non andate oltre la classica ora di gioco, allora il problema è meno evidente.