Sospeso un giudice di sedia italiano: è indagato per accuse di match-fixing

ATTUALITÀ

14 luglio 2022

Riccardo Bisti

A pochi giorni dalla pesante squalifica di tre arbitri tunisini, l'International Tennis Integrity Unit sospende l'italiano Francesco Totaro in attesa di giudizio. Napoletano, è arrivato a fare il giudice di linea in alcuni tornei ATP-WTA. Non si conosce l'effettivo capo d'accusa.

Non ci sono soltanto i tennisti nel mirino dell'ITIA (International Integrity Tennis Unit), corpo investigativo che dal 1 gennaio ha il compito esclusivo di vigilare sull'integrità del tennis, non solo nello storico ambito dei match truccati, ma anche del doping. Sin da quando operava come TIU (Tennis Integrity Unit) aveva sanzionato alcuni ufficiali di gara, colpevoli di violazioni di vario genere. Qualche giorno fa è giunta notizia della pesante squalifica nei confronti di tre arbitri tunisini. Majd Affi è stato sospeso per 20 anni per aver commesso dodici violazioni tra il 2017 e il 2020, mentre Mohamed Ghassen Snen e Abderahim Gharsallah ne hanno presi 7: entrambi avrebbero commesso quattro violazioni nel 2020. Nello specifico, gli arbitri avrebbero manipolato i punteggi nei loro dispositivi elettronici, inserendo risultati diversi rispetto a quelli reali.

In questo modo, le quote delle scommesse delle partite erano pesantemente alterate: chi ne era a conoscenza poteva raccogliere cifre molto elevate. I tre hanno violato l'articolo D.1.b del programma anti-corruzione, secondo cui le persone coinvolte in un torneo non devono in alcun modo facilitare le scommesse. La sanzione per Majd Affi è ancora più pesante perché non ha collaborato alle indagini. Ma se questa squalifica non aveva fatto notizia, ha certamente più risonanza la sospensione di un ufficiale di gara italiano, il napoletano Francesco Totaro. Con una nota sul proprio sito, l'International Tennis Integrity Unit informa di averlo sospeso a partire dallo scorso 22 giugno perché è in corso un'indagine.

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Francesco Totaro sulla sedia al torneo ATP Challenger di Firenze 2019

ASICS ROMA

È opportuno precisarlo: Totaro non è ancora ritenuto colpevole di nulla. È semplicemente in corso un'indagine. Il linguaggio utilizzato dall'ITIA non aiuta a capire cosa è successo: “Si conferma che il giudice di sedia italiano Francesco Totaro è stato provvisoriamente sospeso, in attesa dell'intero esame delle accuse di match fixing". Non è spiegato di cosa è accusato Totaro, ma si rimanda all'articolo del programma anticorruzione che – semplicemente – consente di sospendere in attesa di giudizio. “Totaro è un arbitro di livello nazionale e la sua sospensione provvisoria decorre dalla data di emissione, il 22 giugno 2022. Gli è vietato arbitrare o partecipare a qualsiasi evento organizzato da qualsiasi organo di governo tennistico, sia nazionale che internazionale, fino a quando l'azione disciplinare non sarà completata”.

Napoletano, laureato in economia, Totaro è proprietario di una struttura di padel a Pozzuoli e di un ristorante a Napoli. Osservando il suo profilo Instagram, si apprende che vanta anche esperienze a livello internazionale: ha esordito come giudice di sedia al Challenger di Firenze 2019, oltre ad aver svolto il ruolo di giudice di linea a eventi ancora più importanti come l'ATP di Sofia nel 2020 e al WTA di Parma nel 2021. In Italia ha arbitrato diversi incontri di Serie A. Per ora ci limitiamo a dare la notizia, anche perché non ci sono ulteriori elementi: non si sa di cosa è accusato, né quando si sarebbero verificate le violazioni. C'è da augurarsi che riesca a provare la sua piena innocenza.