Polemica Tsitsipas-Kyrgios: “Ti trovo io un coach, tranquillo”

CURIOSITÀ

19 luglio 2021

Riccardo Bisti

Stefanos Tsitsipas invoca l'adozione del coaching nel circuito ATP. Fedele al suo personaggio, Nick Kyrgios ha definito l'idea come “terribile”. Il greco non l'ha presa troppo bene e ha risposto con tagliente ironia...

Il dibattito sul coaching nel tennis appassiona quasi quanto quello sul GOAT. A riaccenderlo è stato Stefanos Tsitsipas, reduce da un'infelice torneo di Amburgo. Il greco ha scelto Twitter per esprimere il suo punto di vista. “È giunto il tempo che il tennis faccia un passo avanti e consenta il coaching su ogni singolo punto. Probabilmente siamo uno dei pochi sport globalizzati a non usare il coaching durante una partita. Rendetelo legale”. Allenato da papà Apostolos, ma nell'orbita di Patrick Mouratoglou (uno dei più accesi sostenitori della legalizzazione), il greco ha subito diversi warning per coaching durante una partita. Il fenomeno è abbastanza frequente, sia tra gli uomini che tra le donne.

Una delle perplessità riguarda la natura del tennis: a differenza degli sport di squadra, non prevede la figura obbligatoria dell'allenatore. Allo stesso tempo, quasi tutti i giocatori ne hanno uno. I casi senza par-condicio, dunque, sarebbero pochissimi. In ogni caso, i regolamenti attuali prevedono multe fino a 5.000 dollari per i casi più gravi. E molti ricorderanno quanto accaduto nella finale dello Us Open 2018, quando un coaching di Mouratoglou costò un warning a Serena Williams, che poi andò fuori di testa con il giudice di sedia Carlos Ramos. Molti sport consentono il coaching, dunque Tsitsipas si domanda come mai non accada nel tennis. 

Tsitsipas: "Il coaching dovrebbe essere permesso dopo ogni punto"

La sua riflessione non è passata inosservata all'ATP, che tramite l'accounto Instagram di Tennis TV ha chiesto ai fan se fossero d'accordo con il greco. E qui nasce l'intrigo: tra le risposte c'è stata anche quella di Nick Kyrgios, forse l'unico giocatore di vertice a non avere un coach a tempo pieno. “Solitamente non mi dispiacciono le idee di Tsitsipas, ma questa è terribile” ha scritto l'australiano, che non ha certo timore a esprimere le sue idee. Lui e Tsitsipas non sono grandi amici, però hanno sempre avuto un certo rispetto reciproco. Hanno giocato il doppio insieme e una volta, a Washington, fu l'australiano a portare un paio di scarpe al greco durante il loro match.

Nonostante sia ben nota la fama social di Kyrgios, il greco non l'ha presa troppo bene e ha risposto piccato: “Ti procurerò un allenatore, non preoccuparti”. Scaramucce a parte, entrambi hanno le loro ragioni. In effetti il tennis è un po' dietro rispetto agli altri sport, ma allo stesso tempo deve il suo fascino alla solitudine del giocatore, e la necessità di risolvere in autonomia i problemi durante un match. Forse un ibrido come quello adottato dalla WTA potrebbe essere un buon compromesso: il coach può scendere in campo e dare suggerimenti una volta per set, durante un cambio di campo. Chissà che l'ATP non possa pensare a un accorgimento del genere.

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L'ATP chiede agli internauti se è d'accordo con le idee di Stefanos Tsitsipas

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