La magia di Van Rijthoven: l'Olanda vince un torneo dopo 10 anni

CIRCUITO ATP

12 giugno 2022

Riccardo Bisti

Prima di questa settimana, Tim Van Rijthoven non aveva vinto neanche una partita nel circuito ATP. Giocando un torneo da favola, si è imposto a 's-Hertogenbosch, battendo (anche) Auger Aliassime e Medvedev. “Prima o poi arriva il momento in cui tutto si mette insieme...”

La favola di Tim Van Rijthoven è giunta a compimento. L'olandese si è aggiudicato il torneo casalingo di 's-Hertogenbosch, primo tulipano a vincere un torneo ATP dopo dieci anni (Robin Haase a Kitzbuhel 2012). Per lui è stata una settimana da favola, in cui ha battuto uno dopo l'altro Taylor Fritz e due top-10 come Felix Auger Aliassime e Daniil Medvedev in finale. In particolare, il futuro n.1 ATP è stato dominato con un netto 6-4 6-1. L'olandese ha trovato la chiave tattica giusta con l'utilizzo del rovescio in slice, colpo che ha tolto ogni punto di riferimento a Medvedev. Ammesso in tabellone con una wild card, Van Rijthoven era numero 205 ATP alla vigilia. Questo successo gli permetterà di scalare 99 posizioni e portarsi a ridosso dei top-100.

Subito avanti di un break (2-0), l'olandese ha subìto il ritorno di Medvedev nel terzo game, durante il quale il russo ha chiesto il fisioterapista per un problema al naso. In qualche modo, Medvedev restava in partita fino al 5-4 ma un break al decimo game consegnava il primo set all'olandese. Dal 4-4, Van Rijthoven si è aggiudicato sette game consecutivi. Ha avuto un matchpoint per infilare un bagel nel secondo, ma l'esito è stato solo rinviato. “È qualcosa di nuovo, mi ci vorrà un po' di tempo per rendermi conto dell'impresa – ha detto Van Rijthoven, che prima di questa settimana non aveva vinto neanche un match nel circuito maggiore – è stata una settimana da sogno, ringrazio il mio team per aver tenuto i piedi per terra e non aver reso le cose più grandi di quanto già siano”.

Prima di questa settimana, Tim Van Rijthoven aveva giocato (e perso) una sola partita nel circuito ATP, a Winston Salem nel 2016

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Non accadeva dal 2003 che un tennista olandese non vincesse questo torneo: l'ultimo era stato Sjeng Schalken. “Improvvisamente le cose si sono messe al loro posto – ha detto – a qualcuno succede a 21 anni, a qualcun altro a 23, ad altri ancora a 30”. Lui ha 25 anni, è stato un ottimo junior ma ha avuto problemi fisici che ne hanno tardato (o meglio, stoppato) la crescita. Eppure il suo talento è sempre stato importante: anni fa, Richard Krajicek gli mise gli occhi addosso e i due iniziarono una collaborazione. “Fu un anno fantastico, in cui ho imparato molto, soprattutto dal punto di vista mentale. Però sono stato infortunato per quasi tutto il periodo, dopodiché Richard ha scelto di smettere, perché era impegnato anche con altro”.

Krajicek si è concentrato sul ruolo di direttore del torneo di Rotterdam, ma Van Rijthoven non ha mai dubitato del suo futuro. “Il tennsi è sempre stato la mia priorità, anche nei momenti difficili non ho mai dubitato di andare avanti. E il mio servizio è un'arma che ho sempre avuto, non ho avuto particolari suggerimenti da Krajicek”. Da chiunque abbia imparato, la sua vita non sarà più la stessa. In questi giorni è iscritto al Challenger di Ilkley, in Gran Bretagna (dovrebbe esordire contro Ernesto Escobedo), poi ci sarà l'atteso appuntamento con le qualificazioni di Wimbledon. E non c'è dubbio che sarà tra i favoriti.

ATP 'S-HERTOGENBOSCH – Finale
Tim Van Rijthoven (NED) b. Daniil Medvedev (RUS) 6-4 6-1