La carica di Berrettini, tra nuovo manager e idee pro-vax

ATTUALITÀ
5 gennaio 2021
Riccardo Bisti

Il torneo ATP di Antalya segnerà il rientro del numero 1 azzurro, reduce da una stagione così così. “Non ne posso più di vivere così, appena sarà possibile mi vaccinerò”. Il sogno di giocare Olimpiadi e ATP Finals, il regalo di Natale per la fidanzata e... il libro della nonna in valigia.

Il 2020 non è stata una grande stagione per Matteo Berrettini, ma il romano rimane pur sempre il numero 1 azzurro. Le ambizioni non sono diminuite, anzi, dopo un anno di magra c'è ancora più fame. I nuovi obiettivi sono emersi in un'intervista uscita lunedì sui quotidiani del Gruppo GEDI (La Stampa e Secolo XIX), in cui ha effettuato considerazioni molto interessanti, non solo di natura tennistica. Matteo possiede attenzione e sensibilità superiori alla media dei colleghi, dunque sta seguendo con attenzione l'evolversi della situazione sanitaria.

Io sono pro-vax, appena sarà possibile mi vaccinerò, perché mi sono proprio stancato di vivere così” dice Berrettini, che nel 2020 ha patito gli stadi vuoti e l'impossibilità di avere i contatti tipici del mondo del tennis, tra strette di mano e abbracci. Non è un segreto che Matteo sia un grande appassionato di basket NBA, e si è divertito a stilare il suo quintetto ideale di tennisti. La vera notizia, tuttavia, è che abbia cambiato manager: lasciata la Topseed di Corrado Tschabuschnig, adesso si fa seguire da Ivan Ljubicic, attuale coach di Federer che però è già proiettato alla carriera futura. “Ljubo crede in me, per lui posso diventare uno degli italiani più forti di sempre. Ma lo ha detto lui, eh...”.

Grazie ai ranking congelati, Matteo Berrettini è rimasto al numero 10 ATP nonostante abbia chiuso il 2020 con un bilancio di 9 vittorie e 6 sconfitte

Berrettini riparte da Antalya (torneo rimasto senza produzione TV), laddove avrebbe dovuto giocare il doppio con Jannik Sinner. Con l'altoatesino si è sviluppato un buon rapporto, tanto che hanno deciso di giocare insieme quando sarà possibile. Il progetto è rinviato, poiché Sinner ha dato forfait all'ultimo momento. “Jannik ha la testa sulle spalle, credo che sia in grado di gestire la pressione. D'altra parte i più forti hanno sempre dovuto farci i conti, non si scappa”. Berrettini lo sa bene, essendo diventato personaggio mainstream dopo il suo fantastico 2019, con semifinale allo Us Open e qualificazione alle ATP Finals.

A proposito di Masters, da quest'anno si giocherà a Torino. “Bisogna continuare a sognare in grande, senza però che questo diventi un'ossessione. Anche le Olimpiadi sono un mio sogno sin da piccolo”. In Australia, ritroverà la fidanzata Ajla Tomljanovic, a cui potrà finalmente consegnare il regalo di Natale. “Non ve lo svelo ancora, altrimenti rovinerei la sorpresa”. La quarantena australiana, tuttavia, prevede molte ore di isolamento dentro l'hotel. Gli strumenti digitali fanno ormai parte delle nostre vite, ma Berrettini si è portato con sé anche un libro, nemmeno così banale: Il lupo nella steppa di Hermann Hesse, regalato dalla nonna. Chissà che non possa sancire l'inizio della sua rinascita dopo una stagione densa di asterischi. Matteo lo merita.

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