“Insinuazioni su Nadal? Non accettano che è migliore di Federer”

ATTUALITÀ
23 ottobre 2020
Riccardo Bisti

Secondo Gilles Simon, le allusioni sul presunto doping di Rafael Nadal erano dettate dall'incapacità di riconoscere la sua superiorità su Federer. È uno dei tanti passaggi del suo libro, in uscita la prossima settimana. “E poi viene sottovalutata la forza fisica dello stesso Federer: ricordate l'Australian Open 2017?”

Gilles Simon aveva già dimostrato di essere un personaggio interessante. Non c'è dunque da stupirsi che il suo libro stia facendo discutere, peraltro ancor prima di varcare i confini della lingua francese. In Ce sport qui rend fou (Questo sport rende pazzi), in uscita il prossimo 28 ottobre, aveva già attaccato il dogma secondo cui in Francia si insegna un tennis efficace. A suo dire, ciò che si fa nel suo Paese non è all'altezza di altri, per esempio la Spagna. “Mentre scrivo queste righe, Nadal ha vinto dodici Roland Garros rispondendo otto metri dietro la linea, e dando molta rotazione alla palla – scrive Simon – se fosse passato tra le strutture della federtennis francese, probabilmente avrebbero cambiato il suo modo di giocare.

Qualcuno dirà che forse sarebbe stato migliore, però non si può certo dire che la sua carriera non sia stata fenomenale”. A quanto pare, il francese nutre grande stima per Nadal: lo spagnolo (che nel frattempo ha fatto 13 a Parigi) è citato in un altro passaggio del libro, peraltro su un argomento delicato come il doping. Ai tempi dell'Operacion Puerto, le mezze confessioni del dottor Eufemiano Fuentes (che ammise di aver avuto alcuni tennisti tra i suoi clienti) scatenarono parecchie allusioni su Rafa Nadal, comprese quelle della ministra francese Roselyn Bachelot.

La finale dell'Australian Open 2017, in cui un 35enne Federer ha rimontato da 1-3 nel quinto set contro Nadal

“Nel mondo del tennis non ci sono tanti casi di positività al doping – aveva detto la Bachelot – poi scopriamo che un giocatore ha un infortunio che lo tiene lontano dai campi. Sappiamo che l'infortunio di Nadal tra il 2012 e il 2013 ha a che fare con una positività all'antidoping”. Quelle parole costarono una denuncia e una condanna alla Bachelot, incapace di provare la veridicità delle sue affermazioni. L'opinione di Simon è tranciante: “Oggi è molto facile sostenere che Nadal sia migliore di Federer, dunque hanno iniziato a diffondersi voci di questo tipo perché non si accettava che ci fosse un tennista più bravo di Federer.

Rafa non ha niente a che vedere con queste storie, anzi, mi sorprende che si banalizzi la forza fisica di Federer. Non se ne parla mai, ma non ha niente da invidiare a quella di Nadal. Aveva 35 anni quando ha giocato e rimontato Nadal nella finale dell'Australian Open 2017, chiusa al quinto set. Quello che ha fatto è straordinario, ma non se ne è accorto nessuno”. Classe 1984, Simon ha vissuto da vicino le carriere di entrambi per la vicinanza anagrafica. Attualmente numero 58 ATP, è impegnato al torneo ATP di Colonia e venerdì sfiderà il nostro Jannik Sinner dopo aver superato (a sorpresa) Denis Shapovalov.