Il segreto di Tommy Paul è la fattoria della madre

CIRCUITO ATP

11 agosto 2022

Riccardo Bisti

Per staccare dai pressanti impegni del circuito ATP, ogni tanto Tommy Paul va a trovare la madre nel New Jersey, laddove possiede un'immensa fattoria con decine di animali. E lui si diverte a salire sul trattore. “Avere passioni fuori dal tennis mi aiuta a gestire meglio la vita nel circuito”

Non soltanto i primi due: il Masters 1000 di Montreal ha visto perdere al primo turno anche la terza testa di serie, Stefanos Tsitsipas, battuto mercoledì notte da Jack Draper. Un match da copertina, tuttavia, è stato quello di Tommy Paul contro Carlos Alcaraz. Il 25enne americano ha finalmente trovato la continuità che cercava da anni. Dopo aver vinto il suo primo titolo ATP a Stoccolma, lo scorso novembre, ha raggiunto la seconda settimana a Wimbledon e adesso sembra pronto a dare l'assalto ai top-20 ATP.

Pur essendo abituato alla luce dei riflettori (ha conosciuto la popolarità nel 2015, quando ha vinto la prova junior del Roland Garros), ogni tanto si concede un bagno di umiltà tornando alle origini, in New Jersey, laddove la madre e il patrigno risiedono in una fattoria colma di animali. Cento polli, sei pecore, due cani, un cavallo e un gatto. “Io sono cresciuto in North Carolina, ma mia madre è tornata nel South Jersey quando io sono diventato professionista. È cresciuta lì, e quando non è al lavoro di occupa degli animali”. Dopo la corsa a Wimbledon, Tommy è andato a dare una mano in fattoria. A bordo del trattore, ha spostato enormi botti di fieno. E gli piace molto.

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Tommy Paul ha un legame con la natura e gli animali sin da quando era molto giovane

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Sin da piccolo, ha avuto passione per gli animali e l'avventura. Secondo Paul, avere passioni così lontane dal tennis gli ha permesso di gestire meglio la pressione della vita nel circuito. “Ho sempre cercato di stare all'aria aperta – dice Paul – che sia in spiaggia o quando visito la famiglia, sto fuori tutto il giorno. Quando ero piccolo avevamo un cane, quindi stace spesso con lui. Adesso mi piace andare in spiaggia e visitare le Everglades (una riserva di paludi nell'estremità meridionale della Florida, ndr) quando ho tempo”. Dedito allo sport sin da bambino, aveva un buon talento anche nel basket e nel baseball. “In particolare quest'ultimo, ma mi piaccino ancora entrambi. Per esempio seguo molto l'NBA, anche se è complicato riuscirci quando sono in Europa. Al massimo guardo gli highlights al mattino.

Però il mio sport preferito è sempre stato il tennis, anche perché ci giocavo con mia sorella”. Si è lanciato nel circuito giovanile ad appena 13 anni di età, laddove ha conosciuto due ragazzi che poi sono diventati i suoi migliori amici nel circuito: Taylor Fritz e Reilly Opelka. “Tommy è un grande atleta, adesso è più forte e ha portato il suo atletismo naturale a un altro livello – dice Opelka – ha avuto bisogno di un po' di tempo per trovare la giusta disciplina, ma adesso è fantastico assistere alla sua crescita”. Numero 32 ATP qualche settimana fa, adesso è in 35esima posizione ma il match contro Marin Cilic ha un doppio valore: dovesse vincere, si garantirebbe un posto nei quarti a Montreal e l'ingresso tra i top-30.