Furia Zverev contro l'arbitro: addio Acapulco. Merita la squalifica?

CIRCUITO ATP

23 febbraio 2022

Riccardo Bisti

Insulti all'arbitro e racchettate contro il seggiolone costano ad Alexander Zverev il torneo di Acapulco. La violenza dei suoi gesti meriterebbe una sanzione esemplare? Forse sì, ma i precedenti suggeriscono altro. La sfortuna di Alessandro Germani: lo scorso anno fu vittima della sfuriata di Zeppieri. 

Osservando la furiosa reazione di Alexander Zverev dopo aver perso il doppio al torneo di Acapulco, in tutta onestà, sono tornate in mente le accuse di violenza privata dell'ex fidanzata Olga Sharypova. I fatti sono diversi e non è corretto metterli in relazione, ma il tedesco ha mostrato – in effetti – uno scarso autocontrollo nei momenti d'ira. In coppia con il suo amico Marcelo Melo, ha perso 10-6 al super tie-break contro Glasspool-Heliovaara. Dopo la stretta di mano, il tedesco ha avuto uno scatto d'ira e ha preso a racchettate il seggiolone dell'arbitro, l'italiano Alessandro Germani, che poco prima aveva definito idiota. Il gesto di Zverev è stato particolarmente violento, poiché ha costretto Germani ad alzare la gamba – in un gesto di puro istinto – per evitare di essere colpito.

Come conseguenza immediata del suo gesto, Zverev è stato squalificato dal torneo e non scenderà in campo contro Peter Gojowczyk. Sarà certamente multato, ma la comunità del tennis si domanda se meriti una sanzione più severa, magari una sospensione di qualche settimana. Di pancia verrebbe da dire di sì, anche perché non è la prima volta che Zverev perde il controllo durante una partita. Il diretto interessato si è reso conto della gravità del gesto e si è scusato con una storia su Instagram, pubblicata sia in inglese che in tedesco. “È difficile mettere a parole quanto rimpianga il mio comportamento durante e dopo il match di doppio di ieri – ha scritto - mi sono scusato privatamente con il giudice di sedia perché il mio scatto d'ira nei suoi confronti è stato sbagliato e inaccettabile, e sono soltanto deluso con me stesso.

Questa sfuriata costerà ad Alexander Zverev la sola squalifica da Acapulco (e una multa), oppure qualcosa di più?

Non avrebbe dovuto accadere e non ci sono scuse. Voglio anche scusarmi con i miei fan, il torneo e lo sport che amo. Come sapete, lascio sempre tutto sul campo. Ieri ho lasciato troppo. Mi prenderò i prossimi giorni per riflettere sulle mie azioni e come posso assicurarmi che non succeda più. Mi dispiace per avervi deluso”. Non c'è dubbio che ormai esista un caso Zverev, poiché non sempre il tedesco riesce a mantenere i nervi saldi nei momenti di pressione. Tuttavia, sembra difficile che possa andare incontro a una sospensione. Per esempio, c'è voluto tempo (e più episodi) affinché l'ATP prendesse provvedimenti di questo tipo contro Nick Kyrgios per le sue tante bizze. C'è poi il precedente di Karolina Pliskova: molti ricorderanno la sua furia dopo aver perso contro Maria Sakkari a Roma nel 2018.

Infuriata con la giudice di sedia per un torto subito sul 5-5 al terzo, dopo la stretta di mano prese a racchettate il seggiolone esattamente come Zverev. All'epoca numero 5 WTA, la ceca se la cavò con una multa ma pochi giorni dopo era regolarmente in campo al Roland Garros. Da segnalare la sfortuna del giudice di sedia Alessandro Germani: fu proprio lui, lo scorso anno, ad essere vittima della sfuriata verbale di Giulio Zeppieri durante il Challenger di Roma-Garden: “Vieni fuori, t'ammazzo” disse il laziale, furioso perché Germani non gli aveva concesso un punto che - a suo dire – gli sarebbe spettato. Anche in quel caso, Zeppieri non fu squalificato. La FIT non gli fece giocare le pre-quali al Foro Italico, poi si prese qualche settimana per riflettere e rimettersi in sesto fisicamente, salvo poi riprendere la regolare attività.

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