Australian Open verso un'antipatica discriminazione

ATTUALITÀ
11 dicembre 2020
Riccardo Bisti

A Melbourne, lo staff dei giocatori dovrebbe variare in base al loro status: da 4 persone per gli ex vincitori del torneo fino a 1 per ogni doppista. La scelta è giustificata dalle limitazioni agli ingressi nel Paese, ma rimane discriminatoria. Qualificazioni a Dubai dal 9 al 13 gennaio.

Da qualche giorno si sono ridotte indiscrezioni e anticipazioni sull'estate australiana, ma gli accordi dovrebbero essere in dirittura d'arrivo. In un post su Twitter, il giornalista americano Parsa Nemati ha rivelato una serie di dettagli. Ce n'è uno che farà discutere: il numero di persone che i giocatori potranno portarsi a Melbourne. Viste le limitazioni agli ingressi in Australia, sarebbe stato deciso così: 4 persone per gli ex vincitori dell'Australian Open (i soli Federer, Nadal, Djokovic e Wawrinka nel tabellone maschile, mentre tra le donne godranno del privilegio Sofia Kenin, Naomi Osaka, Serena Williams, Angelique Kerber, Victoria Azarenka e - ipoteticamente - Kim Clijsters).

Lo staff sarebbe ridotto a tre per i top-10 ATP-WTA e a due sole persone per tutti gli altri. Per quanto riguarda i doppisti, ogni giocatore potrà avere un solo accompagnatore (saranno dunque un massimo di due per coppia). Anche se le ragioni sono comprensibili, e non ci sarà un grande effetto pratico (non molti possono permettersi una legione di accompagnatori in Australia), la decisione – se fosse confermata – lascerebbe perplessi: non viene garantita la par condicio tra atleti.

Numero 11 ATP, Gael Monfils potrebbe portarsi solo due persone a Melbourne

Per quale ragione gli ex campioni potrebbero portarsi coach, preparatore atletico, fisioterapista e magari uno tra psicologo e nutrizionista... E gli altri no? In questo modo si rischia di condizionare l'approccio e la preparazione ai singoli match. L'altra novità riguarda il torneo di qualificazione: dovrebbero tenersi a Dubai, dal 9 al 13 gennaio. In campo sia uomini che donne.

Negli Emirati non ci saranno particolari restrizioni, dopodiché i qualificati avranno gli stessi diritti-doveri dei giocatori già ammessi in tabellone. Non ci saranno i consueti playoff riservati ai giocatori australiani. In questo modo, le 8 wild card saranno distribuite così: 6 per i giocatori australiani, 1 per la zona Asia-Pacifico e 1 International (e chissà che per quest'ultima non possa esserci una sorpresa...). Sembrano invece terminati gli accordi sulle wild card di scambio con le federazioni americana e francese.

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