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CIRCUITO ATP

“Wimbledon è il mio grande obiettivo”

Il successo al Queen's certifica lo status ormai raggiunto da Matteo Berrettini. Lui non si nasconde: ha detto chiaramente che proverà a vincere Wimbledon. Dal rientro ha vinto nove partite e due tornei di fila, con un tennis dirompente e una capacità impressionante di vincere i punti importanti. 

Riccardo Bisti
20 giugno 2022

Il bello del tennis è la possibilità perpetua di prendersi rivincite. Dopo ogni sconfitta, la settimana dopo puoi riprovarci. E ancora, e ancora... volendo, all'infinito. Però è vero anche il contrario. E adesso viene il difficile per Matteo Berrettini. Sarebbe bello potersi fermare e contemplare gli ultimi successi, la cui valenza statistica si mischia con una risonanza che ha varcato i confini dell'informazione generalista. Persino il TG1 delle 20, emblema del nazional-popolare, lo ha contattato per strappargli qualche dichiarazione dopo la vittoria al Queen's. Quello che si gioca nell'ovest di Londra è l'evento clou di avvicinamento a Wimbledon, e possiede un prestigio che va ben oltre i 500 punti ATP che Matteo ha conservato, battendo in finale Filip Krajinovic col punteggio di 7-5 6-4. Adesso è gloria infinita, persino il magazine dell'Equipe gli ha dedicato la copertina. Ormai gli standard di Berrettini sono questi. Sarebbe bello fermarsi e contemplare l'attimo, ma non c'è tempo. Matteo deve ripartire perché c'è Wimbledon dietro l'angolo.

Non sappiamo come andrà, ma non era mai capitato che un italiano fosse così in alto nella lista dei favoriti della vigilia. Una settimana fa, dopo il titolo a Stoccarda, i bookmakers lo collocavano in quarta posizione. Adesso è piombato al secondo posto dopo aver superato Nadal e Alcaraz. Soltanto una vittoria di Novak Djokovic (1.85) è considerata più probabile di una di Berrettini (6.50). “Ovviamente uno Slam è un'altra cosa, si gioca al meglio dei cinque set. E poi avrò molta pressione addosso. Ma penso che sia normale”. Matteo sa bene cosa lo aspetta non appena metterà piede a Church Road: sarà trattato da big, giocherà sui campi principali, e un'eventuale sconfitta prima dei quarti sarebbe vista come una grande delusione. Ci auguriamo di no, ma se anche dovesse accadere lui saprebbe rialzarsi. Perché Matteo possiede una qualità riservata ai campioni: sa rialzarsi dopo essere caduto, ed è aiutato da una profonda cultura sportiva. La sua passione viscerale per il basket NBA gli ha fatto capire quanto siano grandi le pressioni su uno sportivo di alto livello. In altre parole, è preparato e non si farà travolgere.

«Mentirei se dicessi che vincere Wimbledon non è il mio grande obiettivo» 
Matteo Berrettini
ASICS ROMA

La finale contro Krajinovic è stata la 20esima vittoria per Matteo Berrettini nelle ultime 21 partite sull'erba

In un articolo su Repubblica, Paolo Condò ha scritto che Wimbledon è il più grande evento sportivo non ancora vinto da un atleta italiano. C'erano i 100 metri alle Olimpiadi, ma Marcel Jacobs ha fatto il miracolo a Tokyo. Un paragone pesantissimo, che rende l'idea dell'aria che si respira attorno a Berrettini. E c'è chi è andato oltre: la Gazzetta dello Sport ha già elencato le cinque ragioni per cui il romano è favorito a Wimbledon. Ok, se ne parlerà tra qualche giorno. Adesso è opportuno celebrare il titolo al Queen's, torneo che Matteo ha rispettato con le parole e con i fatti, dopo aver sostenuto che lo avrebbe giocato al massino, non certo pensando a Wimbledon. Ha rischiato grosso contro Denis Kudla, poi negli ultimi tre match è stato perfetto.

In finale ha tirato 14 ace e concesso appena due palle break a Krajinovic, mostrando una reattività di gambe che gli permette di comandare spesso con il dritto. Berrettini è il primo giocatore dell'Era Open a vincere al Queen's nelle sue due prime apparizioni. E tutti quelli che hanno vinto il torneo back-to-back sono stati numero 1 del mondo: John McEnroe, Jimmy Connors, Boris Becker, Ivan Lendl, Lleyton Hewitt, Andy Roddick ed Andy Murray. “L'ultima cosa che mi sarei atteso al ritorno dopo un'operazione era vincere due tornei di fila e difendere il mio titolo qui, in uno dei tornei più prestigiosi che ci siano”.

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Berrettini innaffia di champagne il suo team dopo il successo al Queen's

Già diversi mesi fa, Berrettini aveva espresso il suo apprezzamento per il torneo del Queen's. "Un evento speciale e pieno di storia, per me non è una preparazione per Wimbledon"

Ha portato il suo bilancio sull'erba a 32 vittorie e 6 sconfitte, e ci ha vinto 20 degli ultimi 21 match giocati. “E pensare che quando sono arrivato a Stoccarda non mi sentivo troppo bene, non colpivo la palla come desideravo e pensavo che sarebbe stata dura”. Invece è stato perfetto, confermando un feeling incredibile con l'erba. E pensare che fino a qualche anno fa non era così: “Nel 2018 non mi sentivo a mio agio, era come se non trovassi mai il tempo. La risposta non andava bene, non mi muovevo correttamente. Poi le cose hanno iniziato a cambiare quando ho esordito in Davis in India, proprio su questa superficie, al punto che ho iniziato a rimpiangere che la stagione sul verde sia così breve”. Bene, adesso è giusto ricaricare le pile. Due giorni di relax (forse tre, come ha scherzato durante la premiazione), poi si sposterà di 7 chilometri verso sud, dall'altra parte del Tamigi, e darà la caccia a Wimbledon. Con personalità, ha messo in chiaro che è un obiettivo. Inutile nascondersi.

“So che non sarà facile o che accadrà soltanto perché lo voglio, però io provo sempre a spingermi oltre i miei limiti. Mentirei se dicessi che vincere Wimbledon non è il mio grande obiettivo”. Bravo: finalmente un giocatore che non si nasconde, che si assume le proprie responsabilità e ne è consapevole. Al punto che viene da credergli quando dice: che “sono abbastanza fiducioso di potercela fare e non sento che ci sia troppa pressione, assolutamente no”. La storia dell'azzeramento dei punti non gli è andata giù e non ha avuto problemi a dirlo, ma ora il ferro è caldo, anzi, bollente: fermarsi proprio adesso sarebbe delittuoso. Infatti Matteo non si fermerà e cercherà di darci una gloria mai vissuta. Per adesso, con sette titoli (di cui quattro sull'erba) è sulla buona strada per diventare l'italiano con più titoli nell'Era Open. Per adesso gli stanno davanti Adriano Panatta (10) e Fabio Fognini (9), ma la strada è ormai segnata. La Berrettini Story ha ancora molto altro da raccontare.

VITTORIE ITALIANE NEL CIRCUITO ATP
1971 – Senigallia (terra) – Adriano Panatta b. Martin Mulligan (Ita) 6-3 7-5 6-1
1973 – Bournemouth (terra) – Adriano Panatta b. Ilie Nastase (Rom) 6-8 7-5 6-3 8-6
1974 – Firenze (terra) – Adriano Panatta b. Paolo Bertolucci (Ita) 6-3 6-1
1975 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. Georges Goven (Fra) 6-3 6-2
1975 – Kitzbuhel (terra) – Adriano Panatta b. Jan Kodes (Cec) 2-6 6-2 7-5 6-4
1975 – Stoccolma (indoor) – Adriano Panatta b. Jimmy Connors (Usa) 6-4 6-3
1976 – Barcellona (terra) – Paolo Bertolucci b. Jun Kuki (Sve) 6-1 3-6 6-1 7-6
1976 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. Patrick Proisy (Fra) 6-7 2-6 6-3 6-2 10-8
1976 – Nizza (terra) – Corrado Barazzutti b. Jan Kodes (Cec) 6-2 2-6 5-7 7-6 8-6
1976 – Roma (terra) – Adriano Panatta b. Guillermo Vilas (Arg) 2-6 7-6 6-2 7-6
1976 – ROLAND GARROS (terra) - Adriano Panatta b. Harold Solomon (Usa) 6-1 6-4 4-6 7-6
1976 – Bastad (terra) – Tonino Zugarelli b. Corrado Barazzutti (Ita) 4-6 7-5 6-2
1977 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. John Feaver (Gbr) 6-4 6-1 7-5
1977 – Charlotte (cemento) – Corrado Barazzutti b. Eddie Dibbs 7-6 6-0
1977 – Amburgo (terra) – Paolo Bertolucci b. Manuel Orantes (Spa) 6-3 4-6 6-2 6-3
1977 – Berlino (terra) – Paolo Bertolucci b. Jiri Hrebec (Cec) 6-4 5-7 4-6 6-2 6-4
1977 – Bastad (terra) – Corrado Barazzutti b. Balazs Taroczy (Ung) 7-6 6-7 6-2
1977 – Houston (cemento) – Adriano Panatta b. Vitas Gerulaitis (Usa) 7-6 6-7 6-1
1977 – Parigi (indoor) – Corrado Barazzutti b. Brian Gottfried (Usa) 7-6 7-6 6-7 3-6 6-4
1978 – Tokyo (cemento) – Adriano Panatta b. Pat Dupre (Usa) 6-3 6-3
1980 – Cairo (terra) – Corrado Barazzutti b. Paolo Bertolucci (Ita) 6-4 6-0
1980 – Firenze (terra) – Adriano Panatta b. Raul Ramirez (Mex) 6-2 2-6 6-4
1981 – Linz (terra) – Gianni Ocleppo b. Mark Edmonson (Aus) 7-5 6-1
1984 – Firenze (terra) – Francesco Cancellotti b. Jimmy Brown (Usa) 6-3 6-3
1984 – Palermo (terra) – Francesco Cancellotti b. Miloslav Mecir (Cec) 6-0 6-3
1985 – Bari (terra) – Claudio Panatta b. Lawson Duncan (Usa) 6-2 1-6 7-6
1986 – Bordeaux (terra) – Paolo Canè b. Kent Carlsson (Sve) 6-4 1-6 7-5
1986 – Saint Vincent (terra) – Simone Colombo b. Paul McNamee (Aus) 2-6 6-3 7-6
1987 – Bari (terra) – Claudio Pistolesi b. Francesco Cancellotti (Ita) 6-7 7-5 6-3
1988 – Firenze (terra) – Massimiliano Narducci b. Claudio Panatta (Ita) 3-6 6-1 6-4
1989 – Bastad (terra) – Paolo Canè b. Bruno Oresar (Yug) 7-6 7-6
1991 – Rotterdam (indoor) – Omar Camporese b. Ivan Lendl (Cec) 3-6 7-6 7-6
1991 – Bologna (terra) – Paolo Canè b. Jan Gunnarsson (Sve) 5-7 6-3 7-5
1991 – Brisbane (cemento) – Gianluca Pozzi b. Aaron Krickstein (Usa) 6-3 7-6
1992 – Milano (indoor) – Omar Camporese b. Goran Ivanisevic (Cro) 3-6 6-3 6-4
1992 – Scottsdale (cemento) – Stefano Pescosolido b. Brad Gilbert (Usa) 6-0 1-6 6-4
1993 – Tel Aviv (cemento) – Stefano Pescosolido b. Amos Mansdorf (Isr) 7-6 7-5
1994 – San Josè (indoor) – Renzo Furlan b. Michael Chang (Usa) 3-6 6-3 7-5
1994 – Casablanca (terra) – Renzo Furlan b. Karim Alami (Mar) 6-4 6-2
1998 – Casablanca (terra) – Andrea Gaudenzi b. Alex Calatrava (Spa) 6-4 5-7 6-4
2001 – Saint Polten (terra) – Andrea Gaudenzi b. Markus Hipfl (Aut) 6-0 7-5
2001 – Bastad (terra) – Andrea Gaudenzi b. Bohdan Ulihrach (Cec) 7-5 6-3
2002 – Milano (indoor) – Davide Sanguinetti b. Roger Federer (Sui) 7-6 4-6 6-1
2002 – Delray Beach (cemento) – Davide Sanguinetti b. Andy Roddick (Usa) 6-4 4-6 6-4
2004 – Saint Polten (terra) – Filippo Volandri b. Xavier Malisse (Bel) 6-1 6-4
2006 – Casablanca (terra) – Daniele Bracciali b. Nicolas Massu (Cil) 6-1 6-4
2006 – Palermo (terra) – Filippo Volandri b. Nicolas Lapentti (Ecu) 5-7 6-1 6-3
2011 – Eastbourne (erba) – Andreas Seppi b. Janko Tipsarevic (Ser) 7-6 3-6 5-3 (rit.)
2012 – Belgrado (terra) – Andreas Seppi b. Benoit Paire (Fra) 6-3 6-2
2012 – Mosca (indoor) – Andreas Seppi b. Thomaz Bellucci (Bra) 3-6 7-6 6-3
2013 – Stoccarda (terra) – Fabio Fognini b. Philipp Kohlschreiber (Ger) 5-7 6-4 6-4
2014 – Amburgo (terra) – Fabio Fognini b. Federico Delbonis (Arg) 4-6 7-6 6-2
2014 – Vina del Mar (terra) – Fabio Fognini b. Leonardo Mayer (Arg) 6-2 6-4
2016 – Kitzbuhel (terra) – Paolo Lorenzi b. Nikoloz Basilashvili (Geo) 6-3 6-4
2016 – Umago (terra) – Fabio Fognini b. Andrej Martin (Svk) 6-4 6-1
2017 – Gstaad (terra) – Fabio Fognini b. Yannick Hanfmann (Ger) 6-4 7-5
2018 – San Paolo (terra) – Fabio Fognini b. Nicolas Jarry (Cil) 1-6 6-1 6-4
2018 – Budapest (terra) – Marco Cecchinato b. John Millman (Aus) 7-5 6-4
2018 – Bastad (terra) – Fabio Fognini b. Richard Gasquet (Fra) 6-3 3-6 6-1
2018 – Umago (terra) – Marco Cecchinato b. Guido Pella (Arg) 6-2 7-6
2018 – Gstaad (terra) – Matteo Berrettini b. Roberto Bautista Agut (Spa) 7-6 6-4
2018 – Los Cabos (cemento) – Fabio Fognini b. Juan Martin Del Potro (Arg) 6-4 6-2
2019 – Buenos Aires (terra) – Marco Cecchinato b. Diego Schwartzman (Arg) 6-1 6-2
2019 – Monte Carlo (terra) – Fabio Fognini b. Dusan Lajovic (Srb) 6-3 6-4
2019 – Budapest (terra) – Matteo Berrettini b. Filip Krajinovic (Srb) 4-6 6-3 6-1
2019 – Stoccarda (erba) – Matteo Berrettini b. Felix Auger Aliassime (Can) 6-4 7-6
2019 – Antalya (erba) – Lorenzo Sonego b. Miomir Kecmanovic (Srb) 6-7 7-6 6-1
2020 – Sofia (indoor) – Jannik Sinner b. Vasek Pospisil (Can) 6-4 3-6 7-6
2021 - Melbourne (cemento) - Jannik Sinner b. Stefano Travaglia (Ita) 7-6 6-4
2021 – Cagliari (terra) – Lorenzo Sonego b. Laslo Djere (Srb) 2-6 7-6 6-4
2021 – Belgrado (terra) – Matteo Berrettini b. Aslan Karatsev (Rus) 6-1 3-6 7-6
2021 – Queen's (erba) – Matteo Berrettini b. Cameron Norrie (Gbr) 6-4 6-7 6-3
2021 – Washington (cemento) – Jannik Sinner b. Mackenzie McDonald (Usa) 7-5 4-6 7-5
2021 – Sofia (indoor) – Jannik Sinner b. Gael Monfils (Fra) 6-3 6-4
2021 - Anversa (indoor) - Jannik Sinner b. Diego Schwartzman (Arg) 6-2 6-2
2022 - Stoccarda (erba) - Matteo Berrettini b. Andy Murray (Gbr) 6-4 5-7 6-3
2022 – Queen's (erba) – Matteo Berrettini b. Filip Krajinovic (SRB) 7-5 6-4