Super Fognini domina Sonego: messaggio a Volandri?

CIRCUITO ATP

9 novembre 2023

Staff Tennis Magazine
La migliore partita del 2023 spedisce Fabio Fognini in semifinale a Metz: il ligure lascia tre giochi a Sonego e mette in imbarazzo Filippo Volandri, che ha lo ha escluso (ormai definitivamente) dal gruppo Davis. Intanto Fabio spera di vincere il suo decimo titolo.

È fin troppo facile pensare che questo match sia stato un messaggio a Filippo Volandri. L'esclusione dalla Coppa Davis ha profondamente ferito nell'orgoglio il ligure, che (a torto o ragione) si sente usurpato di qualcosa a cui tiene molto. Non è un caso che abbia giocato il suo miglior torneo (la finale al Challenger di Genova) quando era scoppiata la polemica per l'esclusione da Bologna, e lo è ancora meno che abbia giocato "la mia migliore partita di questa stagione orribile" nei quarti del Moselle Open di Metz.

Un 6-1 6-2 quasi surreale contro Lorenzo Sonego, aspirante secondo singolarista a Malaga, nonché campione in carica del torneo francese. Tutto faceva pensare a un successo del torinese, se non altro perché Fognini aveva faticato fino al tie-break del terzo per battere Alexander Bublik. Invece si è visto il Fognini dei tempi belli: preciso nello scambio da fondocampo, regolare, e - soprattutto - incredibilmente tranquillo. Nulla sembrava poterlo distrarre. E infatti non si è distratto, lasciando tre giochi a un avversario che si distingue per grinta e attaccamento alla partita. Invece ne ha alimentato il malumore: in un paio di occasioni, il torinese ha manifestato il suo disappunto.

La sfavillante performance con cui Fabio Fognini ha battuto Lorenzo Sonego

ASICS ROMA

Niente di clamoroso, in linea con la sua personalità, ma il segnale è stato forte. Stava male sul campo, non trovava soluzioni. E non è un caso che, alla stretta di mano (comunque cordiale) Sonego non abbia concesso il sorrisone a cui ci ha abituato, anche dopo una sconfitta. Lo scorso settembre, Filippo Volandri aveva definito approssimative le condizioni di Fognini, vittima di qualche acciacco. Adesso non potrà dire altrettanto dopo una partita dominata, la migliore del 2023... e forse anche qualcosa di più. Questo Fognini così centrato, al massimo della motivazione, farebbe comodo all'ItalDavis? Probabilmente sì, ma è altamente improbabile che Volandri (al netto degli screzi personali) cambi idea, anche perché chi potrebbe escludere per fargli posto?

Per Fabio, comunque, rimane la soddisfazione di aver mostrato che non è un ferrovecchio. Anzi, se dovesse vincere questo torneo farebbe bingo: intanto raggiungerebbe Panatta e Sinner a quota dieci titoli (obiettivo dichiarato in tempi non sospetti), e poi tornerebbe tra i top-100 ATP, garantendosi l'ammissione diretta all'Australian Open. Sarebbe più complicato con la sola finale, che peraltro non sarà facile da raggiungere: alle 18 (diretta Sky e SuperTennis) se la vedrà con Ugo Humbert, reduce da una splendida stagione, contro il quale ha perso l'unico precedente, tre anni fa a Roma. Ma Fabio Fognini, si sa, possiede un dono molto speciale. L'imprevedibilità. Nel bene, e nel male.