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AUSTRALIAN OPEN

La grande incognita: dall'aria condizionata al caldo torrido

Grande preoccupazione per il caldo di Melbourne: i giocatori non avranno tempo sufficiente per acclimatarsi dopo due settimane di aria condizionata. Secondo il preparatore atletico di Bianca Andreescu qualcuno potrebbe soffrirne, mentre ritiene che la condizione fisica generale dovrebbe restare buona. Le misure adottate dagli organizzatori.

Riccardo Bisti
25 gennaio 2021

L'argomento quarantena svanirà tra meno di una settimana, quando sarà decretato il liberi tutti e i tennisti potranno girare liberamente per Melbourne. Tuttavia, il lungo stop forzato può avere una serie di conseguenze sul rendimento e la salute stessa dei giocatori. A fornire un quadro completo della situazione ci ha pensato Fabien Cosmao, preparatore atletico dell'accademia di Patrick Mouratoglou, che per sette settimane si è occupato dei muscoli di Bianca Andreescu. Compito delicato, visto che la canadese è ferma da oltre un anno e possiede un fisico fragile e soggetto a infortuni. Pur essendo negativa al COVID, ha avuto la sfortuna di viaggiare in un aereo con positivi a bordo e dunque è sottoposta alla quarantena dura insieme a 71 colleghi. Il timore – già espresso da diversi giocatori – è che le due settimane di inattività possano rovinare il lavoro svolto in fase di preparazione.

Cosmao non la pensa così: “Non credo che due settimane basteranno a compromettere tutto – ha detto a Tennis Majors – quando Bianca ha saputo la notizia c'è rimasta male, ma ha reagito rapidamente. I tennisti hanno grandi capacità di adattamento. Lo fanno ogni settimana”. La vincitrice dello Us Open 2019 non fa eccezione e, secondo Cosmao, sarà in grado di mantenere un discreto stato di forma. “In questi giorni è comunque possibile lavorare sul piano atletico, mantenendo una forma base. Inoltre i giocatori sono stati dotati di attrezzi molto utili. Per esempio hanno cyclette e manubri, aggiunti all'attrezzatura che già avevano con sé. Il corpo rimane attivo e possono svolgere un programma via Zoom con i loro preparatori. Personalmente fornisco a Bianca il programma: in media, effettua 90 minuti di preparazione atletica nella sua stanza, oltre alla simulazione dei gesti tipici del tennis, in modo da non perdere la gestualità”.

ASICS ROMA
"Una settimana tra la fine della quarantena e l'inizio del torneo è un periodo un po' breve. Probabilmente alcuni giocatori faranno fatica nei primi turni, soprattutto nelle ore più calde"
Fabien Cosmao
La convivenza con il caldo è un fattore storico dell'Australian Open. Nel 2021 lo sarà ancora di più

Secondo Cosmao, il problema principale non saranno le condizioni generali degli atleti (la WTA ha comunque pianificato un torneo per le sole giocatrici sottoposte alla quarantena rigida, in modo da garantire una certa par condicio). Il guaio potrebbero essere le condizioni atmosferiche. L'estate australiana è caldissima e richiede un periodo di adattamento: la quarantena, invece, si svolge in stanze d'albergo regolate dall'aria condizionata. “Sarà un grosso problema – prosegue – i giocatori non potranno adattarsi al caldo. Chi può uscire ad allenarsi ha un grosso vantaggio: Bianca, per esempio, ha bisogno di tempo per acclimatarsi. Una settimana tra la fine della quarantena e l'inizio del torneo è un periodo un po' breve. Probabilmente alcuni giocatori faranno fatica nei primi turni, soprattutto nelle ore più calde”. Come è noto, il torneo è stato posticipato di tre settimane: il febbraio australiano corrisponde al nostro agosto.

Secondo Cosmao farà ancora più caldo rispetto a gennaio. In realtà, lo storico della città di Melbourne racconta che le temperature medie sono pressoché identiche. Ma se in tempi normali siamo abituati a vedere giocatori sofferenti, avvolti in borse di ghiaccio ai cambi di campo, probabilmente certe scene saranno ancora più frequenti. Aspettiamoci di vedere disidratazione, fatica e crampi. Gli organizzatori ne sono consapevoli e hanno adottato parecchie contromisure: da un paio d'anni è stato istituito un nuovo parametro, definito HSS (Heat Stress Scale),che ha preso posto del vecchio WGBT (Wet Bulb Globe Temperature) e tiene conto di una serie di parametri che influiscono sull'effetto del calore sul corpo umano. Analizzando temperatura, radiazioni, intensità del sole, umidità e velocità del vento si stabilisce una scala da 1 a 5 che stabilirà il da farsi.

Melbourne Park sarà disseminata di dispositivi di rilevazione per misurare l'Heat Stress Scale
Una spiegazione dell'"Heat Stress Scale", il sistema che stabilirà l'eventuale sospensione degli incontri in caso di caldo torrido

Nei tornei di singolare, qualora la scala raggiungesse il grado 4.0, ci sarà una pausa di 10 minuti al termine del terzo set per gli uomini (secondo per le donne). Se si dovesse arrivare al grado 5.0, il referee avrà la possibilità di sospendere gli incontri. Stessa procedura anche sui campi dotati di tetto retrattile: in quel caso, tuttavia, il gioco potrà riprendere con il tetto chiuso. La sensazione è che, nel 2021, l'HSS sarà ancora più importante per la tutela dei giocatori. Il caldo, infatti, aumenterà il rischio di lesioni muscolari dovute alla repentina ripresa dell'attività. Colpire la palla contro il muro di una stanza d'albergo (o simularlo) non è la stessa cosa. Nelle due settimane di quarantena ci sono alcuni muscoli che non lavoreranno: Cosmao ricorda le cuffie dei rotatori delle spalle e i bicipiti femorali.

Alcuni muscoli potrebbero dimenticare movimenti specifici. Prendete la Andreescu: viene da 14-15 mesi senza competizioni ufficiali. Durante la preparazione abbiamo fatto 10 settimane di lavoro di prevenzione, in modo da evitare nuovi infortuni. Per lei sarà cruciale giocare a tennis senza provare dolore. Se sta bene, ci ha già dimostrato quello che sa fare”. Ci saranno poi problemi di natura tecnica, come l'abitudine a colpire la palla. In questo periodo, i giocatori trascorrono 3-4 ore al giorno sul campo da tennis. All'improvviso, si trovano a passare 14 giorni senza poterlo fare. “Le reazioni sono molto personali: alcuni non hanno problemi, altri perdono completamente il feeling dopo un paio di giorni. L'Australian Open sarà un severo banco di prova. Forse vedremo delle sorprese”. Viene da effettuare un paragone con la Formula 1: è come se le autovetture scenderanno in pista senza la messa a punto dei meccanici. In quei casi, è il pilota a fare la differenza. L'Australian Open 2021 potrebbe mostrarci chi sono più bravi nella gestione della... monoposto.