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IL CASO

Fiona Ferro accusa di stupro il suo ex allenatore

Torna tristemente d'attualità il delicato rapporto tra tenniste e allenatori. La numero 259 WTA (ma top-50 l'anno scorso) sostiene che il suo ex coach, Pierre Bouteyre, avrebbe abusato di lei tra il 2012 e il 2015. L'uomo sostiene che i rapporti fossero consenzienti. È stato incriminato e andrà a processo.

Riccardo Bisti
4 settembre 2022

Notizie di questo genere, purtroppo, ricompaiono con ciclicità. Il legame tra giovani tenniste e i loro allenatori può portare a derive poco edificanti, che talvolta sfociano nell'illegalità. Ormai non si contano i casi di allenatori accusati, processati, e talvolta condannati per abusi sessuali nei confronti delle loro allieve. I più famosi hanno riguardato Bob Hewitt, grande campione degli anni '70, condannato a distanza di decenni a seguito delle accuse di alcune allieve, e del tecnico francese Regis De Camaret, pure lui oggetto di condanna dopo la denuncia di una sua ex giocatrice, Isabelle Demongeot, n.35 WTA nel 1988. L'accusa risale al 2005 e un lungo iter giudiziario ha portato a una condanna a 10 anni di carcere per De Camaret. Lo Us Open è stato scosso dalla notizia riguardante Fiona Ferro. La francese è scesa al numero 259 WTA, ma soltanto un anno fa era in 39esima posizione. Vincitrice di due titoli WTA, era a Flushing Meadows ma ha perso al primo turno delle qualificazioni contro Katie Boulter.

Secondo quanto riportato da Nice Matin, ha sporto denuncia nei confronti del suo ex allenatore, Pierre Bouteyre, accusandolo di stupro e aggressione sessuale. I fatti sarebbero avvenuti a Saint-Raphael tra il 2012 e il 2015, quando la giocatrice era ancora minorenne. L'incriminazione per Bouteyre risale al 18 agosto. Si può spiegare così, forse, lo scarso rendimento della Ferro a New York, laddove il suo torneo è durato meno di un'ora e mezzo. Secondo la legge francese, l'uomo rischia fino a 20 anni di carcere. La denuncia della Ferro risale allo scorso 25 febbraio, quando ha fatto verbalizzare i fatti presso la questora di Frejus. L'accusato nega tutto: o meglio, nega che ci sia stata violenza. Bouteyre è noto per aver allenato Alize Cornet da ragazzina, e poi nuovamente nel 2018 e nel 2019. In sintesi, l'uomo (che compirà 51 anni mercoledì prossimo) ha riconosciuto di aver avuto rapporti sessuali con la Ferro, ma a suo dire sarebbero stati consenzienti.

«Se avessi una figlia, mi domanderei se fosse il caso di farla giocare a tennis. Sarebbe una grande preoccupazione»
Victoria Azarenka
ASICS ROMA

Le accuse di Fiona Ferro stanno avendo grande risonanza in Francia

“Il mio assistito riconosce la materialità dei fatti, ma contesta l'accusa di stupro” dice il suo avvocato Virginie Pin. Tuttavia, l'incriminazione di un paio di settimane fa – in attesa di processo – ha già creato delle conseguenze. È stato obbligato a cure di tipo psicologico, non può entrare in contatto con la Ferro e non può allenare minorenni. Ex tennista di buon livello in ambito nazionale (negli anni '80 ha vinto parecchio con il TC Toulon), adesso è sotto stretta investigazione: gli inquirenti stanno cercando di capire se abbia commesso atti simili con altri giocatrici. Nel frattempo, nelle prossime settimane dovrebbero essere svolte anche alcune perizie psicologiche e psichiatriche. Da parte sua, la Ferro lascerà a breve il circolo di Nizza dove si è allenata per diversi anni, per spostarsi nel nord della Francia. Detto che vale sempre la presunzione di innocenza fino alla condanna, è interessante la richiesta di Isabelle Colombani, avvocato della Ferro: prenderà contatto con la federtennis francese (che si è schierata al fianco della giocatrice), chiedendo appoggio nella richiesta di congelare la classifica WTA della Ferro per tutta la durata del procedimento.

Sarebbe la prima volta in assoluto. La notizia è rimbalzata rapidamente a Flushing Meadows: diverse giocatrici, a partire dalle francesi, hanno espresso solidarietà alla Ferro. Chi ha parlato con voce istituzionale è stata Victoria Azarenka nelle vesti di membro del player council WTA. Dopo la vittoria contro Petra Martic, ha detto che il tennis dovrebbe fare di più. “È un argomento molto delicato, perché queste storie non verranno mai a galla a meno che le giocatrici non ne parlino – ha detto – il nostro compito è quello di salvaguardare. Nel consiglio delle giocatrici è uno degli argomenti più importanti, perché vediamo spesso la vulnerabilità di giovani donne che vengono sfruttate in varie situazioni”. Mamma di un bambino, la bielorussa ha pronunciato una frase preoccupante. “Se avessi una figlia, mi domanderei se fosse il caso di farla a tennis. Sarebbe una grande preoccupazione”.

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Prima di allenare Fiona Ferro, Pierre Bouteyre aveva lavorato a lungo con Alize Cornet. Quest'ultima sarà ascoltata dagli inquirenti

Tramite questo comunicato, Fiona Ferro ha ribadito che i rapporti con il suo ex coach non erano consenzienti

La Azarenka ha applaudito la Ferro per il coraggio di aver denunciato il caso e spera che la sua carriera non sarà condizionata da questa zavorra. “Ripeto, è un argomento molto pesante. Ma allo stesso tempo deve emergere di più”. La faccenda della Ferro – comprensibilmente – sta avendo una certa risonanza in Francia. La giocatrice ha “preso atto” della replica del suo ex allenatore, ma ha insistito nel dire che non era in alcun modo consenziente. In un comunicato diffuso venerdì, ha aggiunto di riporre massima fiducia nel sistema giudiziario francese. A suo dire, i rapporti sessuali sarebbero avvenuti per costrizione morale, dunque violando gli articoli 222-24 del codice penale. Come detto, Bouteyre ha allenato la Cornet a lungo. Non la seguiva all'epoca dei fatti (avevano lavorato dal 2002 al 2012), ma sarà comunque ascoltata come testimone. “Sto facendo quello che devo fare: se nel corso delle indagini vengo coinvolta, non posso certo negoziare con la polizia.

Tutto lo spogliatoio è al fianco di Fiona e speriamo che possa riprendere la sua carriera quando tutto questo sarà finito. La notizia non mi ha colto di sorpresa, perché ero già al corrente della denuncia”. Inutile aggiungere che i reati di violenza sessuale sono disgustosi e devono essere puniti con la massima severità. Rimane soltanto un dubbio, peraltro simile a quello di altri casi di questo tipo. La Ferro ha denunciato soltanto nel 2022, a diversi anni dai fatti, proprio come chi l'ha preceduta. In certi casi – vedi Pam Shriver con il suo ex coach Don Candy – la denuncia è arrivata addirittura dopo la morte dello stesso. Entrando in ballo aspetti psicologici molto delicati, sembrerebbe che diverse donne abbiano bisogno di tempo per metabolizzare i fatti. Sarebbe auspicabile, nel 2022, che la società fosse in grado di supportare meglio le vittime di abusi, in modo tale che si sentano a loro agio nell'effettuare denuncia immediata. Gli effetti sarebbero soltanto benefici.