Il tabù di Sinner si chiama Daniil Medvedev

ATP ROTTERDAM

20 febbraio 2023

Staff Tennis Magazine

Sei scontri diretti, altrettante sconfitte: Jannik Sinner le sta provando tutte, ma non ha ancora trovato la chiave per battere Daniil Medvedev. L'avventura a Rotterdam si ferma in finale dopo un ottimo primo set. Il russo ritrova i top-10, l'azzurro lo seguirà a breve. 

Niente bis, ma ci sarà tempo per rifarsi. Jannik Sinner è arrivato a un passo da un successo back-to-back: dopo la vittoria a Montpellier, si è fermato in finale all'ATP 500 di Rotterdam. Sembravano esserci le premesse per battere finalmente Daniil Medvedev (da cui aveva perso cinque volte su cinque), a maggior ragione dopo essersi aggiudicato un primo set molto tirato, ma alla distanza è emersa la tigna agonistica del russo. Nei giorni scorsi, il moscovita è tornato a battere un top-10 (Felix Auger-Aliassime) dopo un lungo digiuno, e si è confermato contro un Sinner che sarà pure numero 12, ma in queste due settimane ha espresso un tennis di primissimo livello. “È stata una partita molto dura, soprattutto sul piano mentale – ha detto Medvedev, vincitore col punteggio di 5-7 6-2 6-2 – nella prima parte del primo set Jannik mi è stato superiore. Ho provato a tornare nel parziale, anche se a mio avviso ho giocato peggio di lui. Forse questo aspetto mi ha dato il tempo per trovare il mio ritmo. Ho iniziato a giocare più offensivo, e ho gestito meglio l'inizio del secondo set. A quel punto ho continuato a pressarlo mentalmente fino alla fine”.

Con questo successo, Medvedev si è aggiudicato il 16esimo titolo in carriera. Di questi, 15 sono arrivati sul cemento. Ha superato Marat Safin è adesso è al terzo posto nella classifica dei russi più vincenti di sempre: gli stanno ancora davanti Yevgeny Kafelnikov (26) e Nikolay Davydenko (21). Reduce da un periodo complicato, in cui era addirittura uscito dai top-10, con i 500 punti intascati in Olanda supererà Hurkacz, Rune e lo stesso Auger-Aliassime per risalire al numero 8. “Siamo appena al terzo torneo dell'anno e ho già vinto un titolo – ha detto un'entusiasta Medvedev, che un anno fa stava per diventare numero 1 – l'anno scorso avevo dovuto aspettare dodici tornei prima di vincerne uno. Mentalmente è dura tornare tra i migliori dopo esserne uscito, ma ho ritrovato la forma ideale e non vedo l'ora di giocare il prossimo torneo”.

La finale del torneo di Rotterdam sintetizzata in meno di 10 minuti

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Lo rivedremo tra sette giorni a Dubai, laddove ci sarà anche il rientro di Novak Djokovic. Da parte sua, Sinner è ancora iscritto al torneo ATP di Marsiglia al via in queste ore. Omaggiato di un bye, esordirebbe negli ottavi (teoricamente addirittura giovedì) e potrebbe ritrovare quell'Arthur Fils già affrontato in semifinale a Montpellier (a patto che il francese batta Roman Safiullin). Avrà bisogno di qualche giorno per riprendersi dalla delusione, anche perché dopo la semifinale contro Griekspoor aveva detto di aver studiato un piano tattico per ribaltare la dinamica delle sfide contro Medvedev. In effetti lo abbiamo visto a rete più del solito, e in certe situazioni ha anche funzionato. Nel primo set ha vinto 12 punti su 17 discese a rete, intascandolo grazie a un break al 12esimo game dopo essersi fatto riprendere da 4-1 a 4-4.

Tuttavia non ha saputo mantenere la giusta intensità, facendosi irretire da un Medvedev che lo ha messo nelle condizioni di sbagliare un po' troppo. I numeri sono impietosi: Sinner ha commesso 30 errori gratuiti contro i 17 del russo: quasi il doppio. “Sono comunque contento di trovarmi in questa posizione, ho giocato tanti match negli ultimi giorni – ha detto Sinner – nel primo set mi sentivo alla grande, nel secondo le cose sono un po' cambiate e nel terzo non ho servito bene. Tuttavia penso di essere migliorato, soprattutto con avversari come lui, quindi non vedo l'ora di giocare altri match come questo”. Non dovrà aspettare molto.

ATP 500 ROTTERDAM – Finale
Daniil Medvedev (RUS) b. Jannik Sinner (ITA) 5-7 6-2 6-2