La Coppa Italia del tennis va a Jannik Sinner

ROMA

12 maggio 2022

Diego Tripodi

L'attesissimo derby dura tre set e finisce nelle mani di Sinner: troppo incostante Fognini, che nei momenti decisivi perde il controllo del dritto commettendo svariati errori gratuiti. Dopo la partita, l'altoatesino scrive "Forza Milan" sulla telecamera. Fognini si consola con la vittoria della sua Inter nella Coppa Italia pallonara.

Si era detto “comunque vada, sarà una festa”. E festa è stata: 36.803 spettatori (record per il Foro Italico) si sono goduti il Super Wednesday del Foro Italico: i (tanti) bambini tifavano per Sinner, mentre Fognini era incitato da voci più adulte. L’attesa era tanta, un po’ perché si affrontavano gli ultimi due italiani rimasti in tabellone, ma soprattutto perché era la prima sfida in assoluto tra la grande speranza del tennis italiano e colui che per anni è stata una delle poche luci nei momenti più bui del movimento maschile.

La partita non ha impressionato per livello tecnico (molti errori gratuiti, soprattutto di Fognini), ma è stata un’altalena di emozioni: nel primo set Fabio - come spesso gli accade - alterna vincenti ad errori inspiegabili, apparendo troppo fermo sulle gambe (a differenza dell’ottima prova offerta contro Thiem) e con un linguaggio del corpo che esprime quasi rassegnazione. Sinner sembra un po’ teso ad inizio partita, forse per l’emozione di partire favorito, ma poi riesce a trovare quella profondità di colpi a cui ci ha abituati, che gli consente di strappare due volte la battuta a Fognini, chiudendo il primo set per 6-2.

ASICS ROMA

L'urlo liberatorio dopo l'ultimo punto fa capire quanto Jannik Sinner temesse la sfida contro Fabio Fognini

HEAD

Un Fognini troppo brutto per essere vero, che infatti riesce a risollevarsi nel secondo set, portando variazioni al suo gioco e diminuendo gli errori: quando lo scambio si allunga è quasi sempre lui a spuntarla. Il break portato a casa da Fabio è però seguito dall’ennesima serie di errori gratuiti (con solita racchetta distrutta) che consentono a Jannik di riportarsi on serve. Per la felicità degli spettatori il match diventa via via più spettacolare. La qualità è certificata da uno splendido rovescio lungolinea di Fognini che gli consente di strappare nuovamente la battuta a Sinner. L’altoatesino è poco incisivo, in particolare al servizio, con un pessimo 35% di prime in questo set (a fine partita sarà un mediocre 46%).

Forte del break Fognini chiude il secondo set 6-3 e si regala un terzo parziale che sembrava impensabile fino a pochi minuti prima. Nei primi game del terzo entrambi hanno le loro chance, ma il primo a trovare un break è Sinner che, forte di 12 punti di fila, si porta sul 4-1. L’highlight della partita di Jannik è una splendida palla corta, colpo che con l’aiuto del suo nuovo coach Simone Vagnozzi sta cercando di aggiungere al suo repertorio: alla fine raccoglierà 6 punti su 11 tentativi di dropshot, segno che c’è ancora da migliorare, ma anche che la strada è buona.

La partita sembra indirizzata a favore dell’altoatesino ma è lui stesso a rimetterla in discussione, complice un game con troppi errori che consente a Fognini di riportarsi sul 4-3: sul più bello emergono però tutte le fragilità di Fabio che commette due doppi falli (alla fine saranno ben 9) e un altro paio di errori di dritto, colpo che come al solito viene meno nei momenti decisivi: contro-break di Sinner che non ha problemi a chiudere sul 6-3. La spinta costante della moglie ed ex campionessa Flavia Pennetta non basta a Fabio, che conclude il match con un’espressione sconsolata, ma riesce comunque a dare un buffetto da fratello maggiore a Jannik nel momento della stretta di mano.

“The Fox” scrive sulla telecamera un “Forza Milan” che accende il derby scudetto contro l’interista Fabio (che però si è consolato con la vittoria della Coppa Italia ai danni della Juventus). Nell’intervista post match Sinner ha parole al miele per Fognini, definendolo un tennista speciale che lo ha aiutato tanto ad inserirsi nella squadra di Davis. Per battere lo specialista della terra rossa Krajinovic (già battuto in finale a Sofia l’anno scorso) ed eventualmente il numero 5 al mondo Tsitsipas ai quarti, tuttavia, servirà certamente qualcosa in più.