The Club: Bola Padel Roma
CIRCUITO ATP

Il misterioso forfait di Daniil Medvedev

Un problema a una gamba, per nulla evidente, spinge Daniil Medvedev a ritirarsi durante la semifinale dell'ATP 500 di Nur-Sultan contro Djokovic. Lo stupefatto serbo ne approfitta, si garantisce un posto a Torino e si giocherà il titolo contro Tsitsipas. Finale tutta americana a Tokyo. 

Riccardo Bisti
9 ottobre 2022

Se c'era qualche dubbio sulla qualificazione di Novak Djokovic alle ATP Finals di Torino, beh, sono bastate due settimane per tranquillizzare tutti. A partire da una biglietteria che non può fare a meno di lui, specie in vista della probabile assenza di giocatori italiani. Per essere certo di andare a Torino deve chiudere la Race stagionale tra i top-20, ma con la vittoria a Tel Aviv e la finale già intascata a Nur Sultan si è praticamente garantito la qualificazione. Il serbo andrà a caccia del 90esimo titolo contro Stefanos Tsitsipas dopo la rocambolesca vittoria su Daniil Medvedev, resa ancora più strana dal curioso ritiro del russo al termine del secondo set, dopo che nel tie-break era stato a due punti dalla vittoria. Un problema al muscolo adduttore della gamba ha convinto Medvedev a lasciar perdere, lasciando interdetti sia Djokovic che il pubblico.

In effetti, nulla faceva pensare a un Medvedev infortunato. È dunque finita 4-6 7-6 e ritiro per il serbo, al termine di un match che era stato molto interessante sul piano tattico. Medvedev aveva impostato il match in modo puramente difensivo, con l'idea di far uscire Djokovic dalla zona di comfort. Il piano ha funzionato benissimo, visto che è stato a due punti dal successo. “Spero che l'infortunio di Daniil non sia troppo grave – ha detto Djokovic – lo conosco, è un ottimo ragazzo e un grande agonista. Non si ritirerebbe da una partita se non fosse certo di non poterla finire, o comunque preoccupato per il suo infortunio. È stato un match molto equilibrato, soprattutto nel secondo set. Potrei dire che lui è stato il miglior giocare in campo in entrambi i set. Però ho combattuto e ho cercato un modo per vincere. L'ho trovato nel secondo set, ma mi dispiace per il torneo e per tutti quelli che si stavano godendo la battaglia”.

«Oggi so come ci si sente nell'affrontare un giocatore che non sbaglia mai. Daniil ti fa lavorare duro per ogni singolo punto»
Novak Djokovic
ASICS ROMA

Le fasi salienti delle semifinali del torneo ATP di Nur-Sultan

In finale non troverà un russo, poiché Andrey Rublev aveva perso la prima semifinale contro Stefano Tsitsipas, vincitore in rimonta col punteggio di 4-6 6-4 6-3. Il serbo parte nettamente favorito, non fosse per i precedenti che lo vedono avanti 7-2. Probabilmente Djokovic-Medvedev rimarrà il match del torneo: non c'è stato uno spettacolo travolgente, ma ogni scambio era una ragnatela molto interessante. Nel primo set ci sono stati tre break consecutivi, due dei quali a favore del russo, glaciale al momento di servire sul 5-4. Nessun break nel secondo, deciso dall'inevitabile tie-break. Djokovic passava da 0-1 a 4-1, poi si entrava in bagarre. Il serbo la spuntava ugualmente con l'ennesima palla corta, su cui il recupero di Medvedev terminava lungo. “In effetti ne abbiamo giocate molte, specie quando ci rendevamo conto che non era facile sfondare l'avversario – ha aggiunto Djokovic – lui è come un muro.

Tante volte mi è capitato di trovarmi nei suoi panni in carriera, ma oggi so come ci si sente nell'affrontare un giocatore che non sbaglia mai. Daniil ti fa lavorare duro per ogni singolo punto”. Secondo Djokovic, le condizioni di gioco in Kakazhstan sono più lente rispetto a quelle trovate a Tel Aviv. Per questo ha dovuto adattare il suo tennis. “Sapevo di tirare pochi colpi vincenti, ma contro a Daniil diventano zero. Però il tie-break è stato esaltante”. Non sapeva, Nole, che sarebbe stato decisivo. Nell'altro ATP 500 della settimana ci sarà una finale tutta americana tra Taylor Fritz e Frances Tiafoe. Match molto importante in chiave Torino: in caso di vittoria di Fritz, il californiano salirebbe in settima posizione nella Race. Al contrario, un successo di Tiafoe lo rimetterebbe in lizza per una rincorsa in extremis. Visto quanto accaduto qualche anno fa al suo amico Jack Sock, perché non provarci?

HEAD

Novak Djokovic ha giocato parecchie smorzate nel match contro Danil Medvedev