The Club: Bola Padel Roma
ROLAND GARROS

Berrettini dalla spada al fioretto

Il numero 1 azzurro dimostra di saper giocare a tutto campo, vincendo agevolmente in 3 set contro Federico Coria. Non sarà derby tricolore al terzo turno: Seppi perde da Soowoo Kwon, prossimo avversario di Berrettini.

Lorenzo Marchi
3 giugno 2021

É stato un Matteo Berrettini in versione Roger Federer, quello visto nel secondo turno del Roland Garros contro il n.94 ATP Federico Coria. Forse stava già affinando soluzioni tecniche diverse in vista dei prossimi incontri, visto che potrebbe entrare in rotta di collisione proprio contro il campione elvetico negli ottavi. Smorzate millimetriche, velenosi tagli di rovescio e calcolate discese a rete hanno scombussolato ancor di più i piani del fratello minore del Mago, apparso in completa balia del romano fin dalle fasi iniziali.

Berrettini ha fatto ricredere quanti lo tratteggiano unicamente come bombardiere ancorato allo schema servizio-dritto: l’italiano, sotto lo sguardo di coach Vincenzo Santopadre, ha sciorinato un ampio repertorio da giocatore di tocco e variazione, ottenendo una ricca quantità di punti e regalando momenti di puro intrattenimento agli spettatori. Determinanti anche i capisaldi storici del tennis dell’italiano: l’efficacia dell’incisività al servizio (82% di punti vinti quando metteva la prima) e la pesantezza di palla con il dritto, che ha contribuito a tenere il leggero Coria lontano dalla riga di fondo, facilitando non poco la possibilità a Berrettini di variare il gioco con acume tattico, in situazione di pieno controllo.

Matteo Berrettini andrà a caccia di un posto nella seconda settimana del Roland Garros

ASICS ROMA

“Sta mano po'esse fero e po'esse piuma. Questa citazione di verdoniana memoria riassume perfettamente lo stato di grazia e di potenza messo in luce da Berrettini. Sempre avanti nel punteggio (open break sia nel primo che nel terzo set), il tennista romano ha dominato l’incontro per tutta la sua durata. Unico momento di brivido il terzo gioco del secondo parziale, con due palle break a disposizione di Coria - annullate con personalità - e un’accesa discussione di Berrettini con il giudice di sedia, reo di aver chiamato un overrule alquanto fantasioso (prima di servizio giudicata in un primo momento buona, poi ritrattata con ritardo).

Il resto è ordinaria amministrazione: 6-3 6-3 6-2 in poco meno di due ore per scherzare un Coria troppo evanescente e monocorde per poter dare complessi grattacapi a un top-ten in uno scenario del genere. Il terzo turno riserverà a Berrettini il sudcoreano Kwon Soonwoo, uscito vincitore alla sfida con Andreas Seppi. Un impegno alla portata del nostro, con gli occhi già puntati sull’ipotetico ottavo di finale da “sballo” contro Roger Federer.

Pur chiedendo molto al servizio, Matteo Berrettini sta mostrando un bagaglio tecnico piuttosto completo

Soonwoo Kwon b. Andreas Seppi 6-4 7-5 7-5

Niente derby italiano al terzo turno per Andreas Seppi, uscito malamente sconfitto dal sudcoreano Kwon Soonwoo. I problemi fisici accusati nel corso degli ultimi mesi si sono probabilmente rifatti sentire per Seppi, rientrato alle competizioni la settimana scorsa a Parma dopo oltre due mesi di stop. Partita a senso unico, con l’azzurro fin da subito in difficoltà sui propri turni di battuta: 16 palle break concesse nel match - 4 poi trasformate dal coreano -, solo 56% di prime in campo e un insufficiente 26/61 di punti vinti con la seconda. Seppi prova a reagire d’orgoglio ed esperienza, ma è l’asiatico (n.91 ATP) ad avere la marcia in più per andare a prendersi la posta in palio: 6-4 7-5 7-5 in 2 ore e 40 minuti. Seppi esce comunque a testa alta, con in saccoccia la vittoria su Felix-Aliassime al primo turno e la consapevolezza di poter essere ancora competitivo a questi livelli, nonostante gli acciacchi dovuti all’inesorabile trascorrere del tempo.