Torna il Challenger di Napoli: “Nel 2022 non fu colpa nostra: lo dicono le perizie”

ATTUALITÀ

25 marzo 2024

Riccardo Bisti

Il circuito Challenger torna a Napoli, laddove due anni fa ci fu il pasticcio del torneo ATP autunnale. Riccardo Villari, presidente del club ospitante, sostiene che al circolo è stata riconosciuta la capacità di risolvere i problemi. L'evento partenopeo prende il posto della tappa di San Remo. 

Rieletto lo scorso ottobre alla presidenza del Tennis Club Napoli, l'ex senatore Riccardo Villari ha accolto con gioia il ritorno del tennis internazionale dopo l'infelice parentesi del torneo ATP 250 di due anni fa, il cui ricordo fa ancora inorridire gli appassionati. Probabilmente fu fatto il passo più lungo della gamba, ospitando in riva al mare un torneo sul cemento. Decisamente più rispettosa della tradizione la collocazione attuale, con un Challenger 125 nella settimana di Pasqua. L'evento è diretto dall'ex doppista Alessandro Motti ed è organizzato dalla società milanese Master Group Sport: calendari alla mano, avrebbero spostato da San Remo a Napoli la loro licenza.

Lo scorso anno, infatti, la stessa società aveva organizzato in Liguria un torneo nella medesima settimana e con lo stesso montepremi. Il calendario di quest'anno (almeno quello della prima parte dell'anno) non vede San Remo, dunque il sospetto sembra fondato. Napoli ha una grande tradizione, sfrutta una certa vicinanza con Barletta (storico torneo in programma la prossima settimana) e dunque l'ATP ha concesso una licenza triennale a un club che – a parole – spera da sempre di mettere piede nel circuito maggiore. Anche in quest'occasione, Villari ha specificato che Napoli sarà attenta a eventuali spiragli nel calendario, anche se quello appena pubblicato sembra lasciare poche speranze a chi vuole inserirsi nella categoria 250 o 500.

Dopo l'infelice parentesi del torneo ATP del 2022, Napoli torna nel circuito mondiale con un torneo Challenger

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In un'intervista con l'edizione napoletana di Repubblica, Villari ha ancora una volta allontanato dal club ogni responsabilità per l'insuccesso di due anni fa. “Le difficoltà ci furono, è innegabile. Ma è stata riconosciuta da tutti la capacità di superarle” ha detto, lasciando intendere (pur senza nominarli) che la responsabilità fosse di Mapei. “I problemi legati alla eccessiva umidità erano da mettere nel conto e per questo ci rivolgemmo ad aziende primarie del settore. Le perizie stanno dimostrando che il circolo non ebbe alcuna colpa e fece al contrario il massimo per affrontare l'emergenza. Pensa che altrimenti ci avrebbero dato l'OK per organizzare un altro torneo e per ben tre anni consecutivi?

Giusto, ma un Challenger non è un ATP e l'organizzazione è diversa rispetto a quella di due anni fa. Nonostante il forfait di Dominic Thiem, il torneo vanta un buonissimo campo di partecipazione che può contare su Fabio Fognini, il rampante Luca Nardi e tanti altri giocatori di categoria. Il secondo campo è stato dedicato a Fabrizio Gasparini, ex dirigente della federtennis scomparso qualche anno fa. Napoli è il primo Challenger nel territorio italiano nel 2024: da qui a fine giugno sono già state confermate le tappe di Barletta, Roma-Garden, i 175 di Cagliari e Torino, Francavilla al Mare, Vicenza, Perugia, Sassuolo e Milano.