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SENTENZA

RCS vince la causa contro Sara Errani

Il Tribunale Ordinario di Milano ha rigettato le richieste risarcitorie di Sara Errani a seguito degli articoli pubblicati nell'agosto 2017 dal Corriere della Sera, quando fu resa nota la sua positività a un test antidoping. Il giudice ha confermato la piena correttezza di quanto scritto da Gaia Piccardi e Marco Bonarrigo. L'atleta dovrà rifondere le spese di giudizio.

Staff Tennis Magazine
11 agosto 2022

È terminata la causa civile che vedeva coinvolti Sara Errani ed RCS Mediagroup SPA in merito ai contenuti di alcuni articoli pubblicati dal Corriere della Sera nel 2017, quando fu resa nota la positività della giocatrice romagnola a un test antidoping. Il Tribunale Ordinario di Milano, nella persona del Giudice, dott. Serena Nicotra, ha dato pienamente ragione ad RCS Mediagroup SPA, certificando la totale correttezza degli articoli firmati dai giornalisti Gaia Piccardi e Marco Bonarrigo. Nelle otto pagine della sentenza, il giudice afferma che gli articoli hanno pienamente rispettato il diritto di cronaca e di critica. Nei tre articoli in oggetto (pubblicati il 7, 8 e 10 agosto 2017), è stata garantita ai lettori la veridicità dei fatti. Sebbene la Errani avesse formulato delle osservazioni su quanto pubblicato, la sentenza menziona un passaggio della Corte di Cassazione, che nel 2020 - riferendosi a casi di questo tipo - scriveva testualmente: “La verità dei fatti oggetto della notizia non è scalfita da inesattezze secondarie che non alterino, nel contesto dell'articolo, la portata informativa dello stesso rispetto al soggetto al quale sono riferibili”.
In virtù di questo, il giudice ha disposto:
- Il rigetto delle richieste di Sara Errani nei confronti di RCS Mediagroup SPA.
- L'ha condannata alla rifusione delle spese di lite.

Tennis Magazine Italia si era occupato della vicenda con un articolo pubblicato lo scorso 2 febbraio, reperibile a QUESTO LINK. La nuova versione dell'articolo, oggetto di rettifica, prende atto della formulazione della sentenza.

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