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US OPEN

On Court. Al 100%

Nel giorno in cui lo stato di New York fa cadere le restrizioni, lo Us Open informa che accoglierà il 100% del pubblico, sin dal primo giorno. Sarà il giusto premio per l'unico Slam costretto a giocarsi a porte chiuse. L'obiettivo è superare i quasi 740.000 spettatori del 2019.

Riccardo Bisti
18 giugno 2021

Hanno scelto un momento simbolico, e per questo (molto) potente. Nel giorno in cui lo Stato di New York festeggia la fine delle restrizioni dopo 472 giorni, lo Us Open celebra la notizia più importante. L'ultimo Slam del 2021 ospiterà il 100% del pubblico, dalla prima all'ultima palla. Sarà il segno di una ritrovata normalità, nel rispetto della tendenza che vedremo già a Wimbledon, laddove il Centre Court potrà riempirsi per le finali dei tabelloni di singolare. Con il 70% dei newyorkesi vaccinati con almeno una dose, il governatore Andrew Cuomo ha revocato quasi ogni restrizione. La notizia è stata accolta con uno spettacolo di fuochi d'artificio, da cui sono stati estratti alcuni video da brividi, con il cielo infiammato di colori e la Statua della Libertà illuminata a giorno. “New York is back, and so are the fans”: inizia così il comunicato della USTA che certifica il ritorno del pubblico dopo l'ultima edizione, giocata interamente a porte chiuse.

Lo Us Open 2020 è stato l'unico Slam della storia a giocarsi senza pubblico, poiché gli eventi successivi sono riusciti a ospitare un po' di spettatori. E allora riaccogliere tutti, senza alcuna restrizione, è quasi una questione di principio. L'obiettivo – neanche troppo velato – è battere il record di pubblico fatto registrare nel 2019, quando il Billie Jean King National Tennis Center fu preso d'assalto da 737.872 spettatori, con il l'Arthur Ashe Stadium sold out in 23 sessioni su 24. Considerando anche il pubblico della settimana precedente, tra qualificazioni e Us Open Fan Week, furono superate le 850.000 presenze. Lo scorso anno, mettendo in moto un complesso meccanismo anti-COVID, la USTA riuscì a ospitare il torneo nelle date previste e riducendo al minimo il numero di positivi.

ASICS ROMA
"Organizzare il torneo nel 2020 è stato motivo d'orgoglio, ma il pubblico ci è mancato moltissimo: la gente rappresenta uno dei motivi principali che rendono speciale lo Us Open"
Mike Dowse

Il boato del pubblico dopo il fantastico scambio di 54 colpi tra Djokovic e Nadal allo Us Open 2013

I biglietti saranno in vendita a partire dal mezzogiorno di giovedì 15 luglio. I soci di American Express (uno dei principali sponsor) avranno una prelazione a partire da lunedì 12. “Siamo incredibilmente felici di poter riabbracciare i nostri fans – ha detto il CEO USTA Mike Dowse – organizzare il torneo nel 2020 è stato motivo d'orgoglio, ma il pubblico ci è mancato moltissimo: la gente rappresenta uno dei motivi principali che rendono speciale lo Us Open”. Dowse ha poi ricordato che – paradossalmente – la pandemia ha aiutato il tennis. Con la sua natura di sport ultra-sicuro, ha vissuto un aumento di circa 4 milioni di praticanti, tra nuovi appassionati e giocatori di ritorno.

Il torneo è previsto dal 30 agosto al 12 settembre, con le qualificazioni (cancellate lo scorso anno) che si terranno nella settimana precedente. Lo Us Open rappresenterà il coronamento di un ritorno alla normalità che sta abbracciando gli Stati Uniti. I New York Mets di baseball hanno annunciato che la prossima settimana riapriranno le porte del loro impianto, facendo seguito alle oltre 50.000 persone che martedì hanno assistito a una partita di baseball al Dodger Stadium di Los Angeles. Lo scorso 30 maggio, la 500 miglia di Indianapolis ha accolto circa 135.000 persone, il 40% della capienza complessiva. Con i suoi 23.771 posti, l'Artur Ashe Stadium è l'impianto tennistico più grande al mondo e da qualche anno è stato dotato di un tetto retrattile. Non a caso, lo Us Open è il più grande evento sportivo al mondo tra quelli che si svolgono su base annuale.

Rafael Nadal ha vinto l'ultima edizione "normale" dello Us Open

Lo Us Open 2019 fu scandito dalla polemica tra Daniil Medvedev e il pubblico di New York

Il ritorno alla normalità di New York sarà una boccata d'ossigeno dopo le brutte scene viste a Roma e Parigi, con il pubblico invitato a uscire dall'impianto in più occasioni perché si stava avvicinando l'orario del coprifuoco. Anche Wimbledon non è esente da problemi di questo tipo, anche se molto diversi. Se è vero che 11 dei 13 giorni di gara ospiteranno il 50% del pubblico, la vendita dei biglietti sta facendo disperare molti appassionati. Come previsto, i circa 170.000 biglietti disponibili sono stati messi in vendita nel pomeriggio di mercoledì, ma si è creata una coda virtuale dai risvolti quasi drammatici. Gli screenshot pubblicati online hanno mostrato come diversi utenti fossero bloccati in una coda virtuale composta da decine di migliaia di persone. Risultato? I tagliandi sono stati polverizzati in 40 minuti, lasciando a bocca asciutta tantissimi appassionati. Qualcuno sostiene di essere stato vittima di un'ingiustizia, perché non avrebbe ricevuto il codice d'accesso per accedere al sito dopo aver regolarmente effettuato la pre-registrazione.

Altri hanno scritto di aver cliccato nel secondo esatto in cui è partita la vendita, ma che in quel momento c'erano già 10.000 persone virtualmente davanti. Lo Us Open non dovrebbe proporre problemi di questo tipo, poiché la disponibilità sarà massima e gli spazi di New York sono decisamente più ampi rispetto a quelli londinesi. Ma non finisce qui: anche gli organizzatori del Western & Southern Open di Cincinnati riapriranno le porte agli appassionati. Pure l'Ohio si prenderà una rivincita dopo l'edizione del 2020, giocata a Flushing Meadows senza pubblico. “Seguendo le linee guida del governo locale, non vediamo l'ora di dare il bentornato al pubblico – ha detto la direttrice operativa Katie Haas – i fans portato energia ed entusiasmo al nostro torneo e lo scorso anno ci sono mancati molto”. I biglietti sono stati messi in vendita lo scorso 3 giugno. E l'America torna a respirare a pieni polmoni.