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ATP CAGLIARI

Musetti fa il guerriero e sogna il primo titolo ATP

Lorenzo Musetti vince un match denso di tensione contro Evans: annulla quattro matchpoint e poi si fa sentire: "Sono giovane, ma non può mancarmi di rispetto. Vorrei vincere il mio primo titolo ATP, magari a Cagliari". Nei quarti anche Sonego, che supera Gilles Simon. Il francese ce l'ha con le bolle, ma Giorgio Di Palermo precisa: "Sono onerose soprattutto per gli organizzatori"

Da Cagliari, Valentina Guido (Photo by Felice Calabrò)
7 aprile 2021

È ancora Lorenzo Musetti il protagonista assoluto del Sardegna Open, torneo ATP 250 in corso sulla terra rossa di Cagliari fino a domenica. Il 19enne di Carrara ha stupito anche oggi, salvando 4 match point contro la testa di serie numero 1, Daniel Evans, n.32 del mondo. È finita 6-1 1-6 7-6 in 2 ore e 20 minuti. Ora ci crede: “Spero di vincere qui il mio primo titolo ATP”. Segno più anche per Lorenzo Sonego, che ha battuto l’ex top ten Gilles Simon. E pensare che la giornata era partita male, con la sconfitta di Marco Cecchinato in due set contro Yannick Hanfmann.

Lorenzo Musetti – Daniel Evans (1) 6-1 1-6 7-6 (10-8)
Match subito in discesa per il toscano: 6-1 in 24 minuti giocati con la classe a cui ci stiamo ormai abituando. Gran difesa nel quarto game in risposta, con il britannico costretto a ripetere più volte lo smash, fino all’errore definitivo. Nel quinto game Musetti ha annullato due palle break con un attacco in controtempo e un serve & volley, salvo poi chiudere a zero l'ultimo game. Vinta d’autorità la prima frazione, il numero 90 ATP ha dovuto far fronte al ritorno del suo avversario. Un ritorno atteso, ma forse non con questa intensità. Evans ha cambiato passo e tattica immediatamente, ricorrendo sistematicamente al serve & volley nei propri turni di servizio ed entrando parecchi metri dentro il campo sulla seconda di Musetti. Il doppio fallo dell’italiano nel secondo game – terminato con un break - è frutto proprio di questa strategia. Non è stata solo l’aggressività al servizio a far girare la partita: mentre nel primo set l'allievo di Simone Tartarini riusciva col proprio dritto in top a infastidire il rovescio di Evans, nel secondo set il britannico ha usato il back per far arrivare dall’altra parte palle che non rimbalzavano, costringendo Musetti a piegarsi molto di più. Funziona: Evans fa suo il secondo set con un punteggio speculare, 6-1 in 33 minuti. “Sì, il suo slice mi dava fastidio – ci ha confermato Musetti dopo il match - ma sapevo che lui gioca così. Sono stati più i suoi tentativi di innervosirmi a crearmi problemi”. La partita entra nel set decisivo e diventa via via più tesa, difficile da gestire anche per un giudice esperto come Mohamed Lahyani. Il britannico contesta alcune palle, complici anche due overrule consecutivi, ma nonostante il nervosismo Evans porta avanti la propria tattica con continuità, tra rovesci in back e serve & volley. Musetti però migliora in risposta e si conquista una palla break nel quarto game. Nel nono game è invece Evans a sciupare due occasioni per andare avanti, anche se per la verità è merito dell’italiano che in questo frangente gioca con la massima concentrazione tutti i punti. Sul 6-5 Musetti, servizio Evans, arriva anche un match point per il toscano, dopo due doppi falli di fila del 30enne di Birmingham. Ma la sofferenza va avanti: si va al tie-break.

Al teenager è richiesto uno sforzo supplementare per artigliare i quarti. E che sforzo: Evans mette la freccia e sale 4-0 in pochi minuti. Ma l’italiano è bravo a restare lì e a giocare ogni punto. Si cambia campo sul 4-2; ancora qualche minuto ed è 6-3: tre match point per il britannico, col servizio a disposizione. Si prende il suo tempo e, quindi, anche un warning per time violation, ma non basta. Sbaglia i punti successivi ed è 6 pari. Poi è Musetti ad avere match point sul 7-6 (è il secondo della sua partita), ma un rovescio lungolinea fuori di un niente gli nega il successo. Evans ha il suo quarto e ultimo match point sull’8-7, ma Musetti serve una potente prima di servizio al centro, rivivendo e cancellando le paure già affrontate adÉ Acapulco (vedi palle break annullate a Schwartzman). Otto pari. Gli ultimi due punti sono per lui, vince 10-8. I pochissimi presenti si fanno sentire e l’esultanza non va giù a Evans che, prima di lasciare il centrale del Tennis Club Cagliari, ci tiene a dire due parole alla panchina di Musetti. Chiaro segno di frustrazione dopo che per 4 volte aveva avuto la chance di vincere. “Evans ha cercato di farmi innervosire e ci stava riuscendo. Io ho 19 anni e lui 30, ma questo non vuol dire che lui possa mancarmi di rispetto”, ha detto Musetti in conferenza stampa. Dal punto di vista tecnico, non è stato facile gestire i continui serve & volley del suo avversario anche per colpa del vento: “Veniva sempre a rete e mi toglieva tempo, ma sono soddisfatto di come ho gestito la partita sia mentalmente che tecnicamente, è stata una vittoria a 360 gradi”. Traguardi stagionali? “la top 50 sembra lontana ma in realtà è lì. E vorrei vincere il mio primo titolo ATP, possibilmente qui. Spero di finire la settimana al meglio. Però la cosa più importante è raggiungere continuità. Rispetto a un anno fa mi sento un’altra persona: più maturo in campo, ho le idee chiare e sono cresciuto fisicamente”. Domani sfiderà il serbo Laslo Djere, con cui l’anno scorso perse in semifinale al Forte Village, ma in quell’occasione Musetti si infortunò all’avambraccio.

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Lorenzo Sonego (3) – Gilles Simon 6-4 6-1
Poteva essere molto insidioso per Lorenzo Sonego (n.34 ATP) l’incrocio con Gilles Simon, ex numero 6 del mondo (oggi 63), autore di una convincente rimonta contro Stefano Travaglia al primo turno. Ma il francese, pur avendo ottenuto il break nel terzo game, ha perso il primo set per 6-4. Nella seconda frazione ha avuto le sue occasioni per rientrare in partita, ma il torinese è riuscito a cancellare le tre palle break concesse. Il punteggio finale non racconta la lunga lotta punto su punto che si è vista nel secondo e nel quinto game. Al secondo match point Lorenzo Sonego è riuscito a spuntarla. “Simon è molto solido, ti mette fretta, ma sono riuscito ad aspettare la palla buona per cercare di comandare”, ha dichiarato il numero 3 del tabellone. Domani incontrerà Yannick Hanfmann.

Lo sfogo di Gilles Simon contro le bolle. La risposta a distanza di Giorgio Di Palermo
Simon non ha certo peli sulla lingua: oggi è si è messo in evidenza anche per via di alcune dichiarazioni rilasciate all'Équipe, non in particolare contro il torneo Sardegna Open, ma in generale in riferimento all’ATP: “Personalmente sono contro le bolle. Per me le bolle sono lì per proteggere i tornei, non i giocatori. Sono rassegnato, credo che non cambierà mai nulla”. Interpellato da noi sulla questione, ecco l'opinione del direttore del torneo Giorgio Di Palermo: “Non ho letto le dichiarazioni di Gilles Simon. Posso dire che la bolla la subiscono molto di più gli organizzatori. Anche finanziariamente per gli organizzatori è oneroso, quindi non è qualcosa che abbiamo inventato noi. Per carità, sicuramente anche i giocatori hanno perso finanziariamente, ma condurre un torneo in questo periodo è estremamente oneroso. Manca una delle entrate più classiche dei tornei, i ricavi da biglietteria, e questo fa già capire tanto, e anche per le aziende che di solito sostengono i tornei è sempre più difficile essere partner di eventi come questo. Gilles è un giocatore e guarda il punto di vista dei giocatori, non posso certo chiedergli di mettersi nelle scarpe di un organizzatore, non è compito suo. Quindi capisco il suo commento ma non lo condivido”.

Le altre partite al Sardegna Open
In singolare, Laslo Djere ha battuto Millman 6-3 6-3 e Hanfmann ha vinto 7-5 6-1 contro Cecchinato. Nel tabellone di doppio, Matteo e Jacopo Berrettini hanno sconfitto Huey-Nielsen 7-6 6-3; Bolelli e Molteni hanno battuto Fritz e Paul per 6-0 6-2, e infine Cecchinato e Travaglia hanno perso contro Coria ed Evans con un doppio 6-2.

Accreditato della terza testa di serie, Lorenzo Sonego ha iniziato bene ai Sardegna Open (Foto Calabrò)