IL CASO

Ladri di tennis: furto in negozio

Sabato 20 giugno, nel negozio specializzato Doctor Tennis di Milano, le telecamere hanno ripreso il furto commesso da una coppia di finti clienti. Un gesto che infastidisce ben oltre il danno economico. Il video dell'accaduto

Staff Tennis Magazine
21 giugno 2020

Com’e ripresa la vita nei negozi di tennis, a un mese circa dalla ripresa post-lockdown? È una domanda alla quale daremo risposta nei prossimi giorni, dopo aver ascoltato alcuni top negozianti italiani e con il nostro direttore, Lorenzo Cazzaniga, che ha trascorso lo scorso sabato in uno di questi, chez Doctor Tennis, store specializzato di Milano. Ebbene, proprio durante quella giornata è accaduto il furto documentato dalle videocamere di sorveglianza nel video che trovate in questa pagina. Due persone, un uomo e una donna, sono entrate nel negozio, dirette nella zona dedicata a scarpe e abbigliamento. Lui teneva sotto braccio una scatola: era logico pensare che contenesse qualcosa, magari un acquisto appena fatto in un altro punto vendita. Invece era vuota e le immagini mostrano che l'ha riempita con una decina di maglie e t-shirt che l’uomo ha afferrato e infilato con grande naturalezza, a testimonianza che non trattava della sua prima volta. Non solo, per non destar sospetti, si sono fermati nel negozio e hanno chiesto informazioni, come si trattasse di normali clienti.

Lui teneva sotto braccio una scatola: era logico pensare che contenesse qualcosa. Invece era vuota e le immagini mostrano che l'ha riempita con una decina di maglie e t-shirt

Purtroppo non si tratta del primo caso: i negozi sportivi, pur nelle loro contenute dimensioni rispetto ad altri esercizi commerciali, non hanno grandi possibilità di difesa: prevedere l’antitaccheggio per ogni prodotto richiederebbe costi e sforzi enormi e un controllo ossessivo rischierebbe di rovinare quel clima di serenità che si respira, trattandosi di luoghi dove trasuda la passione per lo sport, sentimento condiviso dallo staff e dai clienti. Per questo il gesto infastidisce tutti e va ben oltre il danno economico. Certo, ci sono le telecamere e il video verrà inviato anche alle forze dell’ordine ma, come già accaduto in passato, difficilmente si potrà andare oltre una semplice segnalazione. Tra l’altro, le mascherine rendono ancor più problematico il riconoscimento delle persone. Non resta che la solidarietà dei clienti e degli appassionati e la volontà di denunciare il fatto affinché si possa ridurre le possibilità che gesti di questo genere si possano ripetere.