Test Racchette

Dunlop SX 300

Gli ingegneri giapponesi hanno studiato un telaio adatto ai picchiatori moderni, che combina potenza e spin. La palla esce cattiva e con adeguato controllo. Design aerodinamico e facilità nell’accelerare sono altre caratteristiche top. Manca un po’ di sensibilità

di Staff Padel Magazine
8 giugno 2020

Lorenzo, 48 anni, classifica 3.2
Avevo buone sensazioni dopo aver letto i dati di laboratorio e le tecnologie applicate e il feeling sul campo le ha confermato appieno. Anzi, le ha perfino migliorate: impatto stabile, ottimo accesso al top spin, potente quanto serve: se cercate intensità nello scambio da fondo, angoli stretti con lo spin e belle accelerazioni, è un telaio da provare assolutamente.

Filippo, 34 anni, classifica 3.2
Picchio da fondo dalla prima all’ultima palla e me ne frego dei giochetti, smorzatine, tagli strani, tutta roba che mi fa perdere ritmo. Mi avevano detto che poteva essere la mia racchetta e no0n si sbagliavano. Pensavo non avrei avuto un feeling così buono nel colpire la palla, invece mi ha perfino sorpreso.

Claudio, 40 anni, classifica 4.1
Bella perché riesco a spingere con la percezione di una traiettoria bella dritta e precisa. Mi ha convinto a spingere ancora di più, tanto la palla non scappa via. L’impatto non è morbidissimo e non sempre riesco a farla girare a dovere, però il compromesso tra potenza e controllo lo trovo ottimale. Ecco, in difesa il feeling e la sensibilità non li definirei super.

Piero, 38 anni, classifica 3.1
Non gioco due colpi uguali, li ammazzo di palle corte e il cambio di ritmo è la mia ossessione... direi che posso passare oltre...

Carla, 28 anni, classifica 2.7
Magnifica perché la palla esce veloce e pesante, senza far troppa fatica e con lo spin necessario a trovare angolo e sbagliare poco. I miei movimenti sono lunghi e il telaio si muove rapido e resta bello fermo quando impatto. Avverto tanta sicurezza quando spingo. In recupero e difesa faccio fatica, ma quella l’ho sempre fatta...