Tennisti residenti a Monte Carlo: la polemica di Aldo Cazzullo

ATTUALITÀ
21 novembre 2020
Riccardo Bisti

Anche Jannik Sinner ha preso la residenza nel Principato di Monaco, al pari di diversi sportivi. La pratica non piace ad Aldo Cazzullo, che sul Corriere della Sera ha manifestato il suo disappunto. Fa un po' di retorica, ma anche una considerazione su quello che dovrebbe fare il governo: “Perché i francesi non possono andare a Monte Carlo e noi sì?”

Non è una novità che tanti sportivi di alto livello scelgano di prendere la residenza laddove c'è una minore pressione fiscale. C'è chi prende questa decisione ancora giovanissimo, evidentemente convinto da persone più esperte e che magari possono trarre benefici indiretti dall'operazione. Dando un'occhiata alla classifica mondiale, si scopre che ben cinque top-10 ATP (Djokovic, Medvedev, Tsitsipas, Zverev e Berrettini) risiedono a Monte Carlo, destinazione preferita da tanti tennisti (oltre che piloti di Formula 1 e motociclisti).

Tra i residenti nel Principato ci sono anche i tre giocatori che rappresentano presente e futuro del tennis italiano: Matteo Berrettini, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. La faccenda non è passata inosservata a un lettore del Corriere della Sera, il quale ha posto la questione ad Aldo Cazzullo, noto giornalista e appassionato del nostro sport. Qualche settimana fa era andato a visitare Rafael Nadal direttamente a Maiorca. L'opinione di Cazzullo è chiara: non gli piace che Sinner abbia preso la residenza a Monte Carlo. Cade un po' in retorica, bacchettando chi “si tira fuori dalla comunità” quando in piena pandemia ci sono italiani che muoiono nei bagni degli ospedali.

Il Principato di Monaco è la residenza preferita da tanti sportivi, soprattutto tennisti

Più interessante la considerazione sul Governo: “Cosa deve fare per garantire la fedeltà fiscale, specie in un momento come questo?” si domanda Cazzullo. In effetti, i cittadini francesi non possono prendere la residenza a Monte Carlo, mentre non esiste nessun divieto per gli italiani. Considerando che chi sposta la residenza fiscale da quelle parti è già ricco, in effetti l'erario ci rimette parecchi soldi. Detto che i francesi hanno trovato la soluzione spostandosi in Svizzera (guardate la residenza dei top-players transalpini...), si tratta di una situazione senza uscita.

In assenza di divieti espliciti (che difficilmente arriveranno) è legittimo che ognuno vada a vivere dove vuole, a patto di farlo per davvero. In passato, in effetti, alcune nostre giocatrici di livello avevano preso la residenza all'estero: un'inchiesta dell'Espresso di qualche anno fa aveva informato che il fisco aveva effettuato degli accertamenti per verificare l'effettiva residenza londinese di Francesca Schiavone e quella in Svizzera di Flavia Pennetta.