Integratori, vita sana e poco alcol: i segreti del nuovo Tommy Paul

MIAMI OPEN

21 marzo 2024

Riccardo Bisti

Da quando ha intrapreso uno stile di vita più sano, Tommy Paul è stabilmente tra i top-20. Adesso può minacciare la leadership nazionale di Taylor Fritz: “Tutto quello che faccio è specifico per il tennis. Non prendo più decisioni dannose”. Intanto indossa i pantaloncini più corti di tutti...

Fino a qualche tempo fa, pochi avrebbero scommesso su Tommy Paul come possibile numero 1 americano. Giocatore di talento, ma non sempre troppo focalizzato sul tennis, fa parte di una generazione capace di arrivare prima di lui a determinati risultati. Tommy non dice che il senso di competizione con gli amici Fritz, Tiafoe e Opelka lo hanno motivato a diventare professionale, ma non c'è dubbio che da qualche anno ha cambiato il suo approccio. “Credo di aver intrapreso uno stile di vita più pulito, sia sul piano fisico che mentale" ha raccontato alla vigilia del Masters 1000 di Miami.

“Sto lavorando duramente, sto attento al recupero e a quello che metto nel mio corpo. Tutto quello che faccio è specifico per il tennis. Non prendo più decisioni che danneggerebbero il mio lavoro”. Il (quasi) 27enne del New Jersey, ma cresciuto in North Carolina e residente in Florida, ha dato una svolta alla sua carriera nel gennaio 2023, quando ha raggiunto la semifinale all'Australian Open. Con quel risultato è passato dal n.35 al 19 ATP. Da allora (salvo qualche settimana la scorsa primavera) è rimasto fisso tra i top-20 ATP, anzi, crescendo gradualmente con risultati di rilievo come due semifinali Masters 1000 (Toronto 2023 e Indian Wells pochi giorni fa), il secondo titolo ATP a Dallas e una generale regolarità.

Tommy Paul è in nona posizione nell'ATP Race 2024

ASICS ROMA

Dopo essere stato n.12 in autunno e aver scontato la cambiale di Melbourne, adesso è risalito al numero 14 e si trova a poco più di 500 punti da Taylor Fritz, peraltro con un'inerzia tutta a suo favore. E pensare che a inizio carriera aveva la tendenza e non essere troppo professionale e a bere troppi alcolici. “A quel punto ho iniziato a investire sulla mia carriera, assumendo un coach, un fisioterapista e un preparatore atletico. Non era corretto spendere soldi e poi rovinare tutto bevendo”. Attualmente, l'americano ha chiuso un accordo con l'azienda di bevande energetiche Celsius, di cui fa un uso regolare sia dentro che fuori dal campo.

Ma non si limita a quello: “Monitoro le ore di sonno e quanti liquidi immetto nel mio corpo – continua Paul – in verità non mi sono sottoposto a una dieta troppo rigida, semplicemente evito i dolci e ho ridotto il consumo di alcol”. Piccoli accorgimenti che lo hanno portato a ridosso dei top-10 e che lo collocano tra i possibili protagonisti al Miami Open: esordirà contro Martin Damm, poi avrebbe un terzo turno contro l'amico Tiafoe in vita di un possibile ottavo contro Jannik Sinner, forse il test più attendibile per valutare la sua competitività ad altissimi livelli. Intanto ha già battuto un piccolo record: indossa i calzoncini più corti tra i top-players, richiesti esplicitamente al suo sponsor New Balance. “Ma non me li tirerò ancora più su come fa Holger Rune!” ha scherzato.