Fondi neri: Ivo Kaderka (presidente di Tennis Europe) rischia l'arresto

ATTUALITÀ

29 febbraio 2024

Riccardo Bisti

Ivo Kaderka guida la federazione della Repubblica Ceca da 26 anni, ed è anche presidente di Tennis Europe. La federtennis ceca è accusata di aver fatto uso improprio di contributi pubblici. Un suo collaboratore è già in custodia cautelare: richiesta anche per lui. 

Ivo Kaderka è uno degli uomini più potenti del tennis europeo: non a caso è presidente di Tennis Europe, confederazione continentale che organizza – tra l’altro – diversi tornei giovanili internazionali. Kaderka presiede da ben 26 anni la federtennis del suo Paese, si dice con un piglio particolarmente autoritario, ma adesso rischia grosso: martedì scorso, la polizia ha fatto irruzione nella sede della Czech Tennis Association. Motivo? C’è il sospetto (dopo un anno di indagini) di utilizzo improprio dei fondi pubblici destinati alla federazione. Sono stati aperti procedimenti nei confronti di cinque persone fisiche e altrettante giuridiche.

Da quanto trapela, il più compromesso sarebbe il membro del comitato di sorveglianza Vojtech Flegl, che in queste ore è stato sottoposto alla misura di custodia cautelare. Motivo? Non essendo stati ancora interrogati tutti i testimoni, potrebbe inquinare le prove. Potrebbe essere preso lo stesso provvedimento nei confronti di Kaderka, a capo della federazione del 1998. Ma qual è il capo d’accusa? Nel 2021, l’Agenzia Statale Nazionale per lo Sport (NSA) aveva versato 141 milioni di corone (circa 5 milioni e mezzo di euro) nelle casse federali. Si può paragonare tale contributo al sussidio statale che il governo italiano (tramite Sport & Salute) versa alle varie federazioni sportive. Tuttavia, pare che 40 milioni siano finiti in società facenti capo a Flegl, e che lui stesso (o persone a lui vicine) fosse pagato cifre considerevoli per servizi sopravvalutati o addirittura inesistenti. Tra gli accusati – oltre a Kaderka – ci sono anche il segretario generale Jakub Fastr e l’ex giocatore Daniel Vacek, 52 anni, n.26 ATP nel 1996 (nonché n.3 in doppio).

L'arrivo di Ivo Kaderka al tribunale di Praga. Ad attenderlo c'erano decine di giornalisti

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Kaderka, dunque, sarebbe stato al corrente di tutto e avrebbe avallato le operazioni illecite. Presidente dal 1998, prese il posto dell’ex campione di Wimbledon Jan Kodes e – secondo la stampa ceca – è noto per la dura repressione degli oppositori e diversi episodi controversi. Nel 2006 ha persino litigato con Martina Navratilova, accusandola di aver giocato il torneo di Praga soltanto per soldi. Già qualche anno fa c’era stato un sospetto del genere, quando si ipotizzò che parte dei 65 milioni destinati per l’organizzazione delle BJK Cup Finals 2021 (giocate a Praga) fossero finiti a membri della federazione o alla figlia di Kaderka. Tuttavia, non fu rilevato alcun illecito. Stavolta la questione sembra essere più delicata, poiché è stata già ordinata la custodia cautelare per Flegl ed è stata chiesta per lo stesso Kaderka.

Il diretto interessato non ha rilasciato dichiarazioni ed è in attesa di giudizio. Ricordando la doverosa presunzione di innocenza fino a quando non ci saranno pronunciamenti, va detto che Flegl era finito nelle cronache nazionali per il caso riguardante il giocatore Marek Gengel (n.577 ATP, ma è stato anche tra i top-300). Quest’ultimo aveva scritto su Instagram: “La federtennis ceca è una vergogna, guidata da un presidente che avrebbe dovuto fare le valigie già da tempo”. Dopo averla letta, Flegl scrisse al giocatore chiedendogli conto delle sue affermazioni. “Cosa posso dire a riguardo? Sappiamo tutti come funziona e ho le mie opinioni a riguardo” ha detto Gengel. Per questo, è stato cacciato dal club in cui si allenava, il TJ Spoj Praga. Alla richiesta di spiegazioni, Flegl rispose: “Anche io sono la federtennis”. Da allora Gengel ha cercato di trovare un posto per allenarsi, ma in tanti non l’hanno accolto perché “non volevano problemi”. Attualmente si allena in un piccolo club che opera indipendentemente dalla federazione. Vi terremo aggiornati sulla vicenda.