Tsitsipas, il black-out non è fatale

ROMA

11 maggio 2022

Giulio Vitali

Il greco fatica parecchio per battere Dimitrov per la terza volta in meno di un mese: la spunta al tie-break del terzo dopo aver annullato due match point. Avanti 6-3 5-3, è piombato in un inspiegabile passaggio a vuoto che lo ha costretto a un arrivo in volata. Adesso sfida Khachanov in vista di un ipotetico quarto contro Sinner.

Avversario. Stefanos Tsitsipas ha vissuto un pomeriggio da avversario. Non solo di Grigor Dimitrov, ma anche dei 7000 presenti in una Grand Stand Arena gremita. Dopo le note vicende relative ai toilet break, il greco gioca quasi ovunque con il pubblico a sfavore, ma riesce a trovare le risorse per trasformare questa sottile antipatia nei suoi confronti in un valore aggiunto per il suo tennis.

E il pubblico potrebbe ancora dargli contro nei prossimi giorni: se supererà Karen Khachanov, nei quarti potrebbe esserci un gustoso scontro diretto contro Jannik Sinner. Gli italiani sono sempre stati nel destino dell’ateniese al Foro Italico: dal 2019 in poi ha sempre trovato un azzurro sulla sua strada, causando diversi dispiaceri all'Italtennis con i successi su Fognini e Sinner nel 2019 e la vittoria contro Berrettini dello scorso anno. L’unica sconfitta contro un azzurro rimane quella contro lo stesso Sinner nell’edizione settembrina di due anni fa.

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Le fasi cruciali dell'estenuante match tra Stefanos Tsitsipas e Grigor Dimitrov

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LA PARTITA
Dimitrov-Tsitsipas è ormai un classico della stagione della terra battuta. Tre partite negli ultimi tre tornei: Barcellona, Madrid e Roma. Nei due match in Spagna non c’era stata storia: il bi-campione di Montecarlo aveva spazzato via il bulgaro senza arrivare neanche ad un long-set. La storia sembrava potersi confermare al Foro Italico: partenza fulminea del finalista uscente del Roland Garros che si porta immediatamente sul 3-0: troppi errori di Dimitrov, specie con il rovescio, e posizione in campo estremamente remissiva. Dall’altra parte Tsitsipas non concede niente alla battuta fino ad una palla break sul 4-2, prontamente annullata con un servizio vincente. Il greco non trasmette mai la sensazione di essere in pericolo e conquista senza troppi patemi il primo set.

Dimitrov prova a reagire all’inizio del secondo parziale, rimettendo in piedi un game di servizio che sembrava perduto, affidandosi al dritto nel momento del bisogno. Il bulgaro sembra aver trovato la chiave per avere una certa continuità al servizio, ma incappa in un pessimo turno di battuta sul 3-3 e cede il break a zero: un doppio fallo e due dritti lunghi a scambio avviato. Per Tsitsipas le curve sembrano concluse dopo aver annullato la palla del 4-4 con una gran prima ed essersi portato sul 5-3. Dal 3-5 0-15 accade l’imponderabile: quasi dal nulla, Dimitrov vince sedici dei successivi diciassette punti e conquista il secondo set. Tsitsipas non mette più una palla in campo: quattro errori di fila di dritto mentre serviva per il match, due doppi falli sul 5-6. Un blackout che ricorda il match di Montecarlo di quarti di finale contro Schwartzman, nel quale da 6-2 5-2 si ritrovò sotto 4-0 al terzo, salvo poi riuscire ad approdare in semifinale.

Il terzo set è una guerra di nervi: Dimitrov supera le prime insidie sventando la minaccia da 0-40 sull’1-1, giocando con grande attenzione sulle palle break. Si procede senza sussulti fino al 5-4: il greco stecca uno dei tanti rovesci della sua partita e concede un match point al suo avversario. L’allievo di papà Apostolos si salva con un gran servizio in kick che impedisce a Dimitrov di far partire lo scambio. Sul 5-6 stavolta è il dritto a mettere alle strette Tsitsipas: un paio di errori gravi in manovra dell’ateniese e uno splendido passante riportano Dimitrov a match point. Il greco serve una prima di servizio sulla riga e gioca un dritto strettissimo: nuovo salvataggio e conclusione al tiebreak.

Partenza falsa del bulgaro che si rivela fatale: Tsitsipas gioca due ottimi punti al servizio e Dimitrov commette un doppio fallo, oltre a un paio di errori di dritto. Il colpo teatrale è sempre dietro l’angolo: l’attuale numero 20 del mondo rientra sul 5-4 grazie ad una risposta paranormale di rovescio e all’ennesima stecca di Tsitsipas, ma stavolta il greco evita il passaggio a vuoto e chiude con il dovuto cinismo. Terza presenza negli ottavi a Roma per Tsitsipas, che se la vedrà con Khachanov: è avanti 4-0 nei precedenti ed ha perso solo un set lo scorso anno a Rotterdam. Avrà bisogno di essere più concreto, anche perché spendere troppe energie potrebbe rivelarsi fatale per conquistare per la prima volta una finale nel tempio del tennis italiano.