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Sinner parte bene e guarda verso l'alto

Esordio di routine per Jannik Sinner: l'altoatesino supera in scioltezza Ugo Humbert (6-2 6-4 in un’ora e mezza). Ora lo attende il grande Rafael Nadal, già sfidato al Roland Garros e con cui ha condiviso parte della quarantena australiana. "Rispetto ad allora le cose sono cambiate"

Alessandro Mingrone
10 maggio 2021

Solido e autorevole. Questa è l’impressione lasciata da Jannik Sinner dopo il 6-2 6-4 rifilato a Ugo Humbert, avversario talentuoso e per questo ostico. La partita inizia immediatamente con due possibilità di break a favore dell’altoatesino, non sfruttate solo per un paio di imprecisioni con il dritto. Break che, in ogni caso, non tarda ad arrivare. Nel terzo game, dopo altre due chance non concretizzate, è una risposta di dritto sulla linea, scagliata a 154 km/h, a consegnargli l’ennesima opportunità.

E questa volta Sinner riesce a rispondere in modo incisivo al servizio da sinistra di Humbert, che poi affossa in rete il dritto in uscita. Non c’è pace per il ventiduenne di Metz, costantemente sotto pressione e costretto a inseguire. In tutto il primo set infatti non riuscirà mai a conquistare il primo 15 nei suoi turni di battuta. Il secondo break al quinto game è la logica conseguenza. Sinner ha poi chiuso il primo set dopo 39 minuti, con un gran dritto in diagonale in uscita dal servizio.

Jannik Sinner è attualmente numero 18 del ranking ATP

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Sfiduciato e un po’ contratto, Humbert si affida al fisioterapista al termine del primo set per un breve massaggio al collo. Ma più che dal fisico, i suoi problemi arrivano dall'avversario. Il secondo set parte con le stesse premesse: palle break per Sinner e frustrazione tecnica e tattica per il francesino. Ma proprio quando non sembra esserci storia, ecco che succede quello che non ti aspetti. Sinner non sfrutta le palle break nel primo game e, successivamente, perde la battuta a causa di un paio di errori con il dritto e il primo doppio fallo. Ma oggi l'azzurro è troppo solido, troppo concentrato per lasciar scappare Il suo avversario.

Sa che Roma diventerà una tappa cruciale del suo calendario, dunque non ha mai calato l'intensità: immediato contro-break nel terzo game, grazie ad un’ottima risposta di dritto su cui Humbert non può nulla. Ma non c’è break se poi non si capitalizza subito quanto di buono costruito. Sinner non solo mantiene con autorevolezza il servizio con cui si guadagna il 2 pari, ma va oltre. Nel quinto game una gran risposta di dritto gli consegna due palle break: sulla prima viene tradito dal solito dritto, ma sulla seconda è implacabile e costringe Humbert a sbagliare con il rovescio. Tanto è in discesa il match per Sinner, quanto è persistente l’angoscia del francese, penalizzato anche per un coaching del suo allenatore Thierry Ascione. Si arriva così al decimo game, chiuso a 15 da Sinner dopo una risposta lunga di Humbert.

Sinner sta provando a inserire elementi nuovi nel suo bagaglio tecnico: tra questi, un maggiore utilizzo della palla corta

Ora lo attende Nadal, sfida che poteva già esserci una settimana fa a Madrid (se Sinner non avesse perso da Popyrin), replica dell'emozionante quarto di finale dello scorso autunno al Roland Garros. E a questo proposito, nell’intervista post-match ha dichiarato: “Giocare con Rafa non è la cosa più semplice, soprattutto su questa superficie. Alla fine le cose sono cambiate. Io sono cresciuto come giocatore e ci siamo allenati anche due settimane intere, per cui non sarà facile per entrambi, ci conosciamo abbastanza bene.

Alla fine abbiamo giocato solo una partita, vediamo come va. Proverò a fare il mio gioco, il tennis è uno sport di situazioni, vediamo in quale di queste mi porterà, sicuramente non in una situazione semplice”. No, non sarà affatto semplice ma, con la solidità mostrata oggi, perché non provare a sovvertire il pronostico?