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ROMA

Medvedev-Tsitsipas e Ruud-Rune: il sabato delle tensioni?

Mancano i più attesi, eppure le semifinali romane offrono validi motivi di interesse. La rivalità tra Medvedev e Tsitsipas è ben nota, ma anche Ruud e Rune non si erano lasciati benissimo dopo il quarto dello scorso anno a Parigi. 

Riccardo Bisti
20 maggio 2023

È paradossale: nonostante siano in campo quattro delle prime sette teste di serie, le semifinali degli Internazionali BNL d'Italia lasciano un po' di amaro in bocca agli appassionati. Si sperava nella presenza di qualche giocatore italiano, e in subordine degli attesissimi Carlos Alcaraz e Novak Djokovic. Tuttavia ci sono tanti e validi motivi di interesse per i match di questo Super Saturday, entrambi collocati nella sessione diurna. Le storie tese tra Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev sono molto antiche e non si sono mai sanate, come peraltro abbiamo visto al Foro Italico in questi giorni: i due si sono ignorati quando si sono incrociati nel ponte che collega il Centrale alla players lounge. Più recente la rivalità Ruud-Rune, con il danese che dopo il match al Roland Garros 2022 disse che Ruud gli aveva urlato “Yes!” in faccia negli spogliatoi dopo il loro incontro. Il norvegese ha smentito, affermando di non essere interessato all'approvazione di chi non rispetta le regole del fair-play.

MEDVEDEV - TSITSIPAS
Dodicesimo episodio di una rivalità che vede il russo avanti 7-4, anche se siamo 1-1 sulla terra battuta, superficie certamente più amica del greco. Non c'è dubbio che Stef fosse più atteso, se non altro perché è il finalista in carica, mentre Medvedev non aveva vinto neanche una partita in tre presenze a Roma. Tuttavia, in questi giorni ha espresso un apprezzabile adattamento alla terra battuta, raggiungendo la seconda semifinale in carriera in un torneo così importante sulla terra battuta (ci era già arrivato a Monte-Carlo 2019). Va detto che Medvedev è di gran lunga il più titolato dei quattro semifinalisti, avendo già vinto cinque Masters 1000, più degli altri tre messi assieme.

“Non mi metto tra i favoriti, però sto giocando molto bene – ha detto – se vado avanti così, posso mettere in difficoltà il mio avversario. Spero di andare oltre e provare a vincere altre due partite”. Tuttavia i pronostici sembrano dalla parte di Tsitsipas, autore di ottime prestazioni nel corso del torneo, in particolare nel quarto di finale contro Borna Coric, nel quale ha mostrato un valido mix tra potenza e creatività. Contro un avversario che risponde da lontanissimo, potrebbe cercare di fare qualcosa di simile. Se Medvedev è già al numero 1 della Race stagionale, un eventuale successo di Tsitsipas lo porterebbe al numero 3 tra i migliori giocatori dell'anno, che diventerebbe numero 2 in caso di vittoria nel torneo.

Le storie tese tra Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev sono molto antiche e non si sono mai sanate. Più recente la rivalità Ruud-Rune.

La versione di Casper Ruud su quanto accaduto con Holger Rune allo scorso Roland Garros

RUUD-RUNE
Prima semifinale tutta scandinava in un Masters 1000 dopo 26 anni: l'ultima volta ful il derby svedese Bjorkman-Enqvist a Parigi Bercy 1997. I precedenti sono tutti a favore di Ruud (4-0), ma i tempi sembrano maturi per un cambio di dinamica. Se è vero che il norvegese ha vinto il suo decimo titolo all'Estoril, ha faticato parecchio negli altri tornei. Tuttavia, sembra che stia trovando la forma migliore proprio alla vigilia del Roland Garros, laddove avrà una cambiale di 1.200 punti. Proprio al Roland Garros 2022 vinse un teso quarto di finale contro Rune, nel quale manifestò un po' di disappunto per le intemperanze del danese. “Il tennis è uno sport strano – dice Ruud – negli ultimi 12 mesi ho vissuto alcuni dei miei momenti migliori, ma anche sconfitte molto dure.

Adesso però sono in semifinale e in Italia gioco sempre bene. Forse sarà qualcosa nel cibo, non saprei...”. Ne avrà un gran bisogno contro il rampante Rune, che nei quarti ha eliminato Djokovic dopo che nelle scorse settimane era giunto in finale a Monte-Carlo e aveva vinto il suo quarto titolo a Monaco di Baviera. “Resto umile, ho ancora tanto da ottenere – dice – io credo di esserlo e spero che le persone mi vedano così. Sul campo sono un grande combattente”. Ne è ben consapevole Ruud, che ha ammesso i vistosi miglioramenti del suo avversario. “Attualmente è in grande fiducia e merita di essere dove si trova adesso – dice il norvegese – ha grandi obiettivi di carriera, ma io proverò a pensare a quello che ho fatto bene contro di lui in passato". Chissà se basterà.