Test Corde

Luxilon 4G 1.25

Monofilamento decisamente rigido che offre soprattutto controllo e resistenza. Adatta solo a giocatori agonisti di buon livello, meglio ancora se sulle verticali in incordatura ibrida

di Staff Padel Magazine
8 giugno 2020

Monofilamento estremamente rigido, al punto da necessitare del cosiddetto setting time, quindi circa 24 ore di riposo dopo l’incordatura prima di utilizzarla, affinché si assesti (periodo di tempo che potrebbe allungarsi all’ora di gioco vera e propria).  La qualità principale resta la durata e la capacità di mantenere le sue caratteristiche grazie a un  legante che ha cambiato la verniciatura finale, un dettaglio non trascurabile. Offre buon controllo ma siamo ai massimi livelli di rigidità, quindi serve un braccio molto ben allenato e swing belli completi per cavar fuori un po’ di spinta. In generale, non è corda da junior o da amatori e ha nell’Alu Power un concorrente in casa straordinario perché offre decisamente più reattività all’impatto. Con questo tipo di corda meglio scendere con la tensione di almeno due chilogrammi rispetto alle abitudini. Usarla in fullbed può essere un rischio se il braccio non è allenato: da valutare un miglior impiego come corda verticale in un’incordatura ibrida. Disponibile anche nella versione soft: stesse caratteristiche ma un pochino meno rigida strutturalmente.