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US OPEN DONNE

Terra di conquista senza una vera favorita

Difficile azzardare pronostici per il tabellone femminile. Karolina Pliskova guida un seeding che si prolunga fino alla n.44. La parte bassa sembra leggermente più competitiva, ma l'impressione è che le tante assenze abbiano accentuato quel che si vede da anni: tante giocatrici possono aspirare alla vittoria, o comunque a un piazzamento di rilievo.

Riccardo Bisti
28 agosto 2020

Sarà uno Slam senza precedenti e, speriamo, senza repliche. La paura del COVID-19 ha spinto diverse giocatrici a rinunciare alla trasferta a Flushing Meadows. Pur di non rischiare hanno rinunciato al maxi-assegno di 61.000 dollari, lasciando spazio a tante carneadi. Molte non avevano mai provato l'ebbrezza di giocare uno Slam senza passare dalle qualificazioni. Il cut-off della prova femminile è addirittura al numero 145, frutto di circa venticinque assenti tra regolamenti, rinunce e forfait. Come è noto, mancano sei delle prime dieci: era da una vita, dai tempi dell'Australian Open gamba zoppa dello Slam che non c'era un campo di partecipazione così povero. Qualcuno ne trae beneficio, come Rebecca Peterson che trova un posto tra le teste di serie pur essendo numero 44 WTA.

Ma sono soltanto numeri: quando si comincerà, le chiacchiere della vigilia diventeranno un ricordo e si parlerà solo di tennis giocato. E chi solleverà il trofeo sarà pur sempre una vincitrice Slam, col nome inciso su coppe e albi d'oro. Il tabellone femminile è guidato da Kristina Pliskova, reduce da una brutta sconfitta al W&S Open. Esordirà contro la Kalinina, poi avrebbe la vincente di Garcia-Paolini. La toscana è una delle due azzurre e non ha pescato benissimo, visto che troverà una delle più forti tra le non teste di serie. Al terzo turno, la Pliskova troverebbe la rampante Jennifer Brady (vincitrice a Lexington) e negli ottavi, forse, Angelique Kerber. Sarebbe il replay della finale del 2016, vinta dalla tedesca. Un tabellone non semplice, ma ormai il tennis femminile è un tesoro da cui molte possono attingere. Gli ultimi anni lo dimostrano.

Mancano sei delle prime dieci: era da una vita, dai tempi dell'Australian Open gamba zoppa dello Slam che non c'era un campo di partecipazione così povero.
Osaka-Gauff, emotivo terzo turno del 2019, potrebbe ripetersi anche quest'anno

Nella parte alta, le giocatrici meglio piazzate sono Naomi Osaka, Petra Kvitova e Petra Martic. La giapponese esordirà in un derby contro Misaki Doi in vista di un possibile secondo turno contro Camila Giorgi. La nostra numero 1 se la vedrà con Alison Van Uytvanck, avversaria ostica ma non imbattibile. Le tracce d'azzurro, purtroppo, finiscono qui. Neanche i tanti forfait hanno permesso ai nostri rincalzi di trovare un posto in tabellone. Speriamo che vada meglio a Parigi, almeno con i numeri. Nella parte alta ci sono almeno un paio di primi turni da non perdere: su tutti, Gauff-Sevastova.

La baby americana è stata rimandata nei tornei delle scorse settimane, ma è sempre molto attesa. Troverà una giocatrice che a New York fa sempre ottime cose, fin quasi oltre le proprie possibilità. In teoria potrebbe esserci un terzo turno contro la Osaka, replay dello scorso anno, quando la giapponese consolò in mondovisione la Gauff dopo averla battuta nettamente. Da seguire anche Collins-Kontaveit, due tra le più potenti del tour. In virtù di quanto visto nei giorni scorsi, l'estone sembra favorita. Da seguire anche Elena Rybakina, in gran forma prima dello stop COVID, il cui potenziale è tutto da scoprire. Per il resto, gli accoppiamenti di ottavi e quarti sono puramente teorici. C'è davvero spazio per qualsiasi soluzione.

Coco Gauff è particolarmente attesa dal pubblico americano
1998: l'esordio di Serena Williams allo Us Open

A naso, la parte bassa sembra più competitiva. A guidarla c'è Sofia Kenin, poi Serena Williams e Madison Keys, senza dimenticare Aryna Sabalenka. La Kenin esordisce con Yanina Wickmayer, entrata per un soffio e grazie al ranking protetto. E pensare che si tratta di un'ex semifinalista di questo torneo, nel lontano 2009. Quell'anno vinse Kim Clijsters, altra potenziale protagonista, di nuovo in campo dopo essersi ritirata un paio di volte. La belga (vincitrice anche nel 2010) avrà un esordio complicato contro Ekaterina Alexandrova (n.21 del seeding) e potrebbe avere un terzo turno contro la connazionale Mertens (in gran forma) e un ottavo contro la stessa Kenin. Difficile capire fino a dove potrà spingersi, anche in virtù del forfait al W&S Open. Il personaggio più atteso dagli americani, manco a dirlo, è Serena Williams.

In altri tempi avrebbe potuto permettersi di non guardare il tabellone, stavolta è costretta a farlo. Esordio contro Kristie Ahn (protagonista di una favola lo scorso anno), poi forse la Stephens al terzo turno e Maria Sakkari negli ottavi, la stessa che l'ha schiantata alla distanza qualche giorno fa. Capita che i grandi campioni trovino la forma durante il torneo, ma Serena sembra essere decisamente indietro. I bookmakers la danno ancora come favorita numero 1 (al pari della Osaka), ma l'impressione è che in questo momento ci siano giocatrici più in forma di lei. Nel suo spicchio, tra l'altro, ci sono anche Madison Keys e Garbine Muguruza. Da seguire Johanna Konta: a dispetto del ranking, sembra la favorita per un posto nei quarti (o addirittura in semifinale) nell'ultimo spicchio. Più che Muchova o Venus al terzo turno, l'ostacolo principale potrebbe esserci negli ottavi con una tra Sabalenka e Azarenka. Insomma, le assenti sono tante ma i motivi d'interesse non mancano. Ci divertiremo.