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AUSTRALIAN OPEN

Sinner-Medvedev: le immagini di una finale indimenticabile

Sinner è stato protagonista di una rimonta grandiosa. 47 anni e 7 mesi dopo Adriano Panatta è arrivato il secondo Slam nell’era Open per un tennista italiano. I momenti salienti di una finale che non sarà mai dimenticata.

Alessio Fabrizi
28 gennaio 2024

LA SUPER PARTENZA DI MEDVEDEV

In questi casi viene in mente il classico proverbio: ‘Diamo a Cesare quel che è di Cesare’. Sì, perché la partenza del russo è stata fantastica: tennis d’attacco, servizio eccellente e colpi angolati, bassi e stretti che hanno impedito a Sinner di affondare. L’azzurro dal canto suo non è riuscito a trovare delle contromisure e ha faticato al servizio (solo il 60% di prime in campo e 3 ace). 

LA RIMONTA

Dal terzo set in poi la svolta: le percentuali al servizio sono cresciute, Medvedev non aveva più la forza nelle gambe per giocare con la stessa aggressività ed è partita la rimonta. Il russo ha infatti disputato 31 set in questo Slam, mai nessuno ne aveva giocati così tanti in unico Major nell’era Open (più di 24 ore in campo).  

LA FREDDEZZA DI SINNER

Prima della finale di oggi, Sinner aveva perso il servizio solo due volte in tutto il torneo. In ogni momento importante aveva piazzato la zampata con un ace o una prima vincente. Questa sicurezza è emersa nei momenti chiave della finale: 

  • Palla break Medvedev nel settimo game del quarto set: ace
  • Game d’apertura del quinto set: scambio vinto dopo 39 colpi ed ace di seconda nel punto successivo. 
  • 4-2 30-15 nel quinto: dritto vincente dopo 27 colpi

IL MATCH-POINT

L'ABBRACCIO CON IL TEAM

IL CORONAMENTO DI UN SOGNO

Sinner vince il primo Slam della sua carriera. Un italiano torna a vincere uno Slam dopo 47 anni e 7 mesi. Storia.