The Club: Bola Padel Roma
CURIOSITÀ

“I 13 Roland Garros di Nadal? Posso fare meglio”

L'incredibile dichiarazione di Holger Rune, 17enne danese, numero 548 ATP. Il ragazzo promette bene, ha già vinto il Roland Garros junior, ma le sue speranze sfociano nella presunzione. Coach Carlsen prova a frenare, ma la bolla comunicativa è già scoppiata. D'altra parte, tempo fa ebbe a dire: “Non voglio essere numero 2. Il numero 2 è una m....”

Riccardo Bisti
21 ottobre 2020

Le ambizioni sono una bella cosa. Se si esagera, tuttavia, possono diventare un pericoloso boomerang. Per smontare la sparata di Holger Rune, in fondo, basta un dato. Nel dicembre 2003, a 17 anni e 6 mesi, Rafael Nadal era già tra i top-50 ATP. Aveva già raggiunto il terzo turno a Wimbledon. Non si poteva immaginare che sarebbe diventato una leggenda, ma un campione sì. Il giovane danese ha la stessa età ed è numero 548. Ha giocato la sua ultima partita un paio di settimane fa, al torneo ITF di Setubal, in Portogallo, perdendo al secondo turno contro il giapponese Naoki Nakagawa. Eppure, dopo la finale del Roland Garros, si è sentito di rilasciare la seguente dichiarazione: “Nadal è una grande ispirazione e ha un grande carattere. Io lavoro ogni giorno per essere bravo come lui, ma non sono ancora al suo livello. C'è ancora parecchia strada da fare, ma credo di poter battere il suo record”.

Come, prego? Il 17enne di Charlottelund crede di poter migliorare quella che è una delle più grandi imprese nella storia dello sport? Per adesso, con Nadal non ha nulla in comune. Ok, lo scorso anno ha vinto il Roland Garros junior e nel 2020 ha scelto di dedicarsi al professionismo, lasciando perdere i tornei giovanili, ma il suo impatto nel circuito non è stato devastante. Ha vinto il suo primo titolo a Kloesters, in Svizzera, poi ha colto un'altra finale nell'enclave spagnola di Melilla. Ma il livello era così così, e non ha certo passeggiato sugli avversari. Tuttavia, la sua autostima è sconfinata. “Ho appena parlato di obiettivi con il mio allenatore – ha detto ai microfoni di TV2 – tra un anno sarò tra i top-100 ATP, mentre tra un paio sarò già al vertice. Ci credo, so cosa devo fare. Non sarà facile e sarà un duro lavoro”. Tra un paio d'anni, Rune avrà la stessa età di Nadal ai tempi del suo primo successo a Parigi. Volendo credere alle sue parole, nel 2022 dovrebbe iniziare a vincere il Roland Garros.

“Nadal è una grande ispirazione e ha un grande carattere. Io lavoro ogni giorno per essere bravo come lui, ma non sono ancora al suo livello. C'è ancora parecchia strada da fare, ma credo di poter battere il suo record”
Holger Rune
Holger Rune parla del suo 2020

Il ragazzo ha talento, altrimenti non sarebbe finito nell'orbita di Patrick Mouratoglou (sempre molto attento nello scegliere i giovani per la sua scuderia), ma non sembra avere una delle caratteristiche che ha fatto grande Nadal: l'umiltà. Lo spagnolo non si sarebbe mai permesso di rilasciare un'affermazione del genere. Non lo ha mai fatto neanche dopo aver raccolto centinaia di vittorie. La presunzione non è necessariamente un difetto, ma va supportata dai risultati. Per ora, il danese non ha granché in mano. Tra i suoi tecnici c'è Kenneth Carlsen, miglior tennista danese (uomo) della storia recente. Le sue parole profumano di saggezza: “Nadal non ha ancora smesso di giocare e può ancora migliorare i suoi numeri. Ovviamente puoi avere degli obiettivi, ma battere i 13 Roland Garros... è completamente folle. Penso che Holger abbia le potenzialità per vincere gli Slam, oltre a diventare numero 1 del mondo. Se poi potrà battere dei record... non so, ma potrebbe essere una grande motivazione”.

Rune ha terminato il 2019 come numero 1 nella classifica giovanile, peraltro dopo aver trionfato al Masters giovanile di Chengdu. Nel 2020 aveva idea di entrare tra i top-300, poi aveva avuto la possibilità di fare da sparring ad Alexander Zverev (e altri) durante le ATP Finals. “Dopo una chiacchierata con Sascha ho cambiato idea: voglio entrare tra i top-100”. Il suo punto di riferimento, la base da cui partire, era Jannik Sinner. In effetti, l'azzurro aveva effettuato una scalata impetuosa nel 2019, chiudendolo con un ranking a due cifre. “Io e Sinner abbiamo diverse somiglianze: buoni fondamentali, un buon servizio, un discreto gioco di volo e ci muoviamo bene. È un tennista completo, a tutto campo”. Il suo progetto stagionale è fallito, anche se avrà sempre l'alibi dei sei mesi di stop. Impossibile sapere fino a dove si sarebbe spinto.

Nel 2019, Holger Rune si è aggiudicato la prova junior del Roland Garros. Rafael Nadal non l'ha mai giocata
Aneke Rune, mamma di Holger, rivela le ambizioni del figlio

Il periodo senza tennis lo avrà infastidito, perché tempo fa ebbe a dire che quando fissa un obiettivo “lo raggiungo in anticipo”. A suo dire, nel tennis non conta tanto l'aspetto tecnico ma quello mentale. Per questo, si è affidato a un mental coach. Il suo obiettivo è trovare la capacità di tirare il colpo giusto al momento giusto. Lo specialista si chiama Lars Robl e ha una particolarità: in passato ha lavorato con le Forze Speciali Danesi. Per adesso, ha già ben chiara la differenza tra i junior e i professionisti: “Devi restare concentrato su ogni punto, mentre tra i ragazzi non era necessario”. Rune ha iniziato a giocare sulle orme della sorella maggiore Alma, ma ben presto sono emerse le sue doti caratteriali. Quando perdeva, si metteva a provare il movimento di dritto e rovescio in salotto, senza pallina.

Ma il momento clou, il classico punto di non ritorno, è arrivato dopo una sconfitta in un torneo giovanile. Tornò a casa e strappò via i poster di Roger Federer e Rafael Nadal. “Non voglio essere il numero 2. Il numero 2 è una m....”. Stimmate del campione, presunzione o semplice immaturità? Troppo presto per dirlo. C'è però un dettaglio importante, che crea già un certo distacco tra Nadal e Rune: se il danese ha fatto il possibile per diventare numero 1 junior (peraltro riuscendoci), Nadal è stato a debita distanza dai tornei giovanili. Ne ha giocati solo due: Wimbledon (perdendo in semifinale) e la Davis Cup Junior (chiudendo imbattuto). Le coppette dei tornei giovanili non gli interessavano: lui ambiva a ben altro. Rafa ha fatto il suo dovere, e il suo percorso non è ancora terminato. Rune fa bene ad avere grandi obiettivi, ma è già in ritardo nella tabella di marcia. Una tabella folle, persino demenziale. Ma è stato lui a volerla...