Gael Monfils a caccia dell'ultima magia: “Vorrei tornare tra i top-15”

MIAMI OPEN

24 marzo 2024

Riccardo Bisti

Rientrato esattamente un anno fa dopo un grave infortunio, Gael Monfils sta vivendo una serena parte finale di carriera. Però non si accontenta: rientrato tra i top-50, vuole riconquistare il numero 15 perduto due anni fa. Nel frattempo, si diletta con giochi di magia con le carte. Saprà fare il mago anche in campo?

I numeri premiano ancora Stan Wawrinka (n.83 del mondo), ma in questo momento il vecchietto per eccellenza tra i top-100 ATP è Gael Monfils. Tra il grave infortunio che lo ha bloccato nell'estate 2022, il matrimonio con Elina Svitolina e la nascita della figlia Skai, alzi la mano chi avrebbe pensato a un suo ritorno su buoni livelli. Fermo per sette mesi tra il 2022 e il 2023, era quasi uscito dai top-400. Invece si è ripreso con il bel successo al torneo ATP di Stoccolma, poi quest'anno ha continuato a giocare bene con la semifinale a Doha e gli ottavi a Indian Wells. L'ultima classifica lo vede al numero 47, ma ha fissato un obiettivo decisamente ambizioso.

Quando gli hanno chiesto cosa spera di ottenere in quel che rimane della sua carriera, dopo il successo contro Dusan Lajovic a Miami, ha sorpreso i suoi interlocutori. “Mi piacerebbe tornare al livello che avevo quando mi sono infortunato. Ero numero 15, che poi è anche il mio numero preferito. Perché non provare a tornarci? Più in generale, non è questo che mi spinge ad andare avanti. Mi piacerebbe tornare a essere testa di serie negli Slam, il che mi garantirebbe di non affrontare i più forti nei primi due turni. Non dico che non ci siano giocatori pericolosi, ma almeno avrei la certezza di non incontrare Rublev al secondo turno come mi è capitato allo Us Open. Inoltre ci sarebbero tabelloni meno complicati nei tornei ATP”.

Soltanto dieci mesi fa, Gael Monfils era sceso al numero 394 ATP. Oggi si è ripreso un posto tra i top-50

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Monfils compirà 38 anni il prossimo 1 settembre e ammette che la fatica si fa sentire, anche perché dopo Indian Wells si è recato in Texas per partecipare a un evento benefico, realizzato dalla fondazione della moglie. “Mi allenavo di giorno e giocavo di sera, e questo ha aumentato la mia stanchezza” ha detto. Tuttavia, sembra avere ancora energia a sufficienza nel serbatoio. Senza dimenticare che... è anche un mago. Niente a che vedere con il connazionale Fabrice Santoro, le Magicien, soprannominato così per i colpi che estraeva dal cilindro. No, Monfils è appassionato di carte e spettacoli di magia, al punto che una delle sue esperienze migliori è stato lo spettacolo di David Copperfield a Las Vegas.

Non a caso, si è tatuato una carta da gioco nell'avambraccio. “Ce l'ho da molti anni e non se ne era accorto nessuno... Si può dire che sia stata una magia!”. Per realizzare una magia ci vogliono un po' di trucchi: prima di insegnarne a sua figlia (“Adora le carte, probabilmente sarà una maga migliore del padre”) proverà a infilarne qualcun'altra sul campo da tennis. Con la sua esuberanza, un talento atletico senza eguali, la serenità familiare e tutti gli effetti benefici della maturità... Chissà che non riesca a centrare il miracolo di tornare tra i top-20. Riuscirci a quasi 38 anni, a oltre 21 dalla prima partita professionistica, dopo tutto quello che ha passato.... sarebbe davvero una piccola grande magia.