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NITTO ATP FINALS

Fenomeno Indoor

Tra gli esordienti al Masters, il più atteso è indubbiamente Felix Auger-Aliassime. Specialista del cemento indoor, ha vinto 16 delle ultime 17 partite giocate. “Ho già battuto alcuni dei miei rivali, quindi non vedo perché non debba sperare di vincere il torneo”

Riccardo Bisti
13 novembre 2022

Novak Djokovic, Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas sono gli unici ex vincitori delle ATP Finals tra gli otto qualificati all'edizione 2022. Curiosamente, sono finiti tutti in un girone (insieme ad Andrey Rublev). Il più noto tra i mai vincitori è Rafael Nadal, che probabilmente avrà una delle ultimissime chance per aggiudicarsi l'unico titolo che ancora gli manca. Volendo credere ai bookmakers, tuttavia, gli viene preferito Felix Auger-Aliassime. Il canadese è dato come terzo favorito alle spalle di Djokovic e Medvedev, anche in virtù di uno spettacolare finale di stagione, in cui ha vinto tre titoli ATP e si è bloccato in semifinale a Parigi-Bercy. Sarà lui ad avere l'onore di giocare il primo match, alle 14 di domenica, contro Casper Ruud. Parte favorito, sebbene si trovi in svantaggio negli scontri diretti. Il suo tennis è perfetto per le condizioni di gioco indoor, poi ha già dimostrato di trovarsi bene in Italia: giusto un mese fa vinceva il torneo di Firenze. Superato il complesso delle finali (aveva perso le prime sette giocate), adesso è considerato il favorito del Gruppo Verde, persino più di Nadal.

Arrivato a Torino, si è lasciato andare ai ricordi d'infanzia, soprattutto quando si è reso conto che c'era uno spogliatoio tutto per lui. “È davvero speciale avere una stanza tutta per sé, con la tua immagine sulla porta – ha detto il canadese – ricordo che da ragazzino osservavo i filmati sul dietro le quinte del torneo, e pensavo: 'Che figata!'. Ed eccomi qui: appena sono arrivato al palazzetto, è stata la prima cosa che ho fatto”. Auger-Aliassime ricorda di aver visto il Masters per la prima volta da ragazzino e di esserne rimasto affascinato. “Ho sempre pensato che sarebbe stato fantastico farne parte. Adesso che sono qui, è un po' la chiusura del cerchio. È speciale, e spero che non sia l'ultima volta”. Ma non gli basta esserci, anche perché si presenta con ottime credenziali: intanto è il più giovane in campo, poi quest'anno ha un bilancio di 56 vittorie e 25 sconfitte. Soltanto Stefanos Tsitsipas (60) e Carlos Alcaraz (57) hanno vinto più partite di lui nel 2022.

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Felix Auger-Aliassime è il secondo canadese a qualificarsi per le ATP Finals dopo Milos Raonic, presente nel 2014 e nel 2016

Ma nessuno è stato performante come lui sul cemento indoor, laddove ha vinto 27 partite, condite da quattro trofei sollevati (Rotterdam, Firenze, Anversa, Basilea). “Una cosa è credere nel tuo processo, un conto è affrontare per davvero la sfida – dice il canadese – dopo lo Us Open mi sono trovato un po' con le spalle al muro in ottica qualificazione. La concorrenza era forte. Un finale di stagione come il mio dimostra che ho avuto molto carattere e una certa forza mentale”. Ne avrà un gran bisogno per battere la concorrenza anche a Torino, a partire da quel Casper Ruud che quest'anno gli ha dato una grossa delusione, eliminandolo dal Masters 1000 di casa, a Montreal, con un netto 6-1 6-2. “È un ricordo doloroso, perché ho perso abbastanza male davanti ai miei sostenitori, nella mia città natale – racconta – è stato uno di quei giorni in cui avrei voluto lasciare il campo durante la partita, perché non funzionava nulla e avevo perso la speranza.

Non vedo l'ora di avere la rivincita, in uno scenario diverso. Sarà una partita combattuta, ma credo nelle mie possibilità di vittoria. Più in generale, ho affrontato tutti i giocatori che saranno al Masters e ne ho battuti alcuni. Quindi non vedo perché non dovrei partecipare a questo torneo con l'obiettivo di vincere”. E a Tennis Canada si sfregano le mani, perché sono convinti di aver trovato un potenziale numero 1 del mondo. Più di quanto siano stati Raonic e Bouchard, e più di quanto possa essere il suo amico Denis Shapovalov, che peraltro ritroverà a Malaga per le Davis Cup Finals. Hanno ottimi motivi per esultare, anche perché sono stati loro a mettergli a disposizione il preparatore atletico Nicolas Perrotte. Secondo alcuni, è il migliore del circuito. “È una persona molto discreta e non si fa notare come gl americani, ma è un fenomeno – dice Louis Borfiga, che lo aveva voluto con sé in Canada – è lui la ragione per cui Felix non si infortuna quasi mai”. E se il serbatoio è ben curato, la carrozzeria sembra decisamente tirata a lucido.