Maturità Dimitrov: vita sana, studi e beneficenza

CIRCUITO ATP
19 marzo 2021
Riccardo Bisti

A poche settimane dal compimento dei 30 anni, il bulgaro ha trovato un'invidiabile serenità. Durante la pandemia ha ripreso a studiare e ha svolto attività benefiche con la sua fondazione. In tredici anni di carriera ha evitato grossi infortuni: oggi ha qualche acciacco, ma per non perdere la motivazione si ispira a Tiger Woods.

Da ragazzino lo chiamavano Baby Fed per la somiglianza stilistica con Roger Federer. Oggi Grigor Dimitrov sta per compiere 30 anni (il 16 maggio) e può essere soddisfatto della sua carriera. Ha vinto un Masters, è stato numero 3 del mondo e ha giocato tre semifinali Slam. In un'epoca di fenomeni era difficile ottenere di più. Impegnato al torneo di Acapulco, ha svelato i segreti e le abitudini che gli hanno permesso di restare su ottimi livelli per oltre dieci anni. “Come prima cosa, cerco di avere una buona disciplina – ha detto a El Economista – andare a letto al momento giusto, svegliarmi presto, allontanarmi ogni tanto dal telefono e iniziare la giornata nel modo giusto: bere un caffè, leggere le notizie, prendermi il tempo necessario per prepararmi. Da qui dipende il 50-60% del successo”. In effetti, il bulgaro non ha mai avuto grossi infortuni.

A parte qualche disordine nella vita sentimentale (Maria Sharapova e Nicole Scherzinger sono le sue fidanzate più note, oggi sta con la 25enne russa Lolita Osmanova), ha sempre avuto una condotta giusta fuori dal campo. Con la maturità dei 30 anni, si è reso conto di quanto sia importante la salute mentale. “La curo facendo le cose che mi piacciono. A volte mi confronto con le persone che mi stanno accanto, come la famiglia o lo psicologo. È qualcosa di importante, a volte scrivo anche qualche pensiero. Quando leggo un libro mi piace sottolineare le cose, o magari scriverle – continua il bulgaro – è importante scrivere quando attraversi momenti strani. Basta dedicare un minuto a quello che la gente ti offre, o a quello che penso durante una partita”. Grazie al tempo libero offerto dalla pandemia, ha scelto di riprendere gli studi. Si è iscritto a un corso presso l'Harvard Business School.

Grigor Dimitrov ha vinto otto titoli, tra i quali spiccano il Masters 1000 di Cincinnati e le ATP Finals, entrambi nel 2017

“Non è stato facile: ho iniziato bene, ma a un certo punto non avevo più il tempo per completare tutto. Quando ho tempo ci dedico molta attenzione, però è molto diverso rispetto a quello che faccio: mi sedevo e studiavo, adesso ho ripreso a essere più attivo”. Al di là dei risultati, il bulgaro è un personaggio che piace. Si è costruito una buona immagine: nel 2014 fu classificato tra i cinque atleti più commercializzabili d'Europa. Ancora oggi vanta circa un milione di followers su Instagram e ha alcuni sponsor di prestigio anche nell'ambiente extra-tennis: Rolex, la bevanda Vitamin Well e Haagen-Dazs (noto marchio di gelati). “In queste cose è importante sapere in anticipo che immagine vuoi dare di te stesso. Personalmente, mi piace ascoltare il cuore. Se non lo avessi fatto, probabilmente adesso non sarei qui”.

A proposito di cuore, tempo fa ha inaugurato una fondazione benefica e ha svolto alcune attività meritorie in Bulgaria: in particolare, ha sostenuto gli orfanotrofi e durante la pandemia ha donato dei ventilatori all'ospedale di Haskovo, la sua città natale. “Ne sono orgoglioso, ho appreso diverse cose lungo il cammino. Ho diversi amici che mi danno una mano e mi insegnano a migliorare anche fuori dal campo”. Il nuovo Dimitrov trasmette tranquillità e serenità. Chissà che tutto questo non gli permetta di tornare in pianta stabile tra i top-10 (oggi è n.16) e magari togliersi ancora qualche soddisfazione. In Australia si è arreso nei quarti a Karatsev, travolto da un fastidioso mal di schiena. “Per tirarmi su ho tratto ispirazione da Tiger Woods, che è stato capace di risollevarsi in diverse occasioni”.

ASICS ROMA