Furia Carballes a Santiago: “I campi sono una m..., questo non è tennis”

CIRCUITO ATP

28 febbraio 2024

Riccardo Bisti

Cattivi rimbalzi e rischio di infortuni scatenano mille critiche per il torneo di Santiago. Persino il cileno Garin si lamenta: “È il peggior campo su cui abbia mai giocato nel circuito ATP”. La (debole) difesa del torneo.

Rivolgendosi ai propri tornei, l'ATP impone standard qualitativi sempre più rigidi. Nei limiti del buon senso, è giusto così: si tratta di eventi internazionali, frequentati da fior di professionisti e con esposizione globale. Per questo sorprende quanto sta accadendo al Chile Open di Santiago, ultima tappa della Gira Sudamericana: i campi sono in pessime condizioni e hanno scatenato la rabbia di alcuni giocatori. La protesta è partita da Roberto Carballes Baena, sconfitto al primo turno da Corentin Mouret. “Cosa volete che dica, che i campi sono una m....? - ha tuonato il catalano – per me è una vergogna che si giochi un torneo ATP su un campo del genere, è pericoloso per i giocatori. Spero che questo torneo non si giochi più”. Al termine di un match terminato all'1.30 di notte, ha poi rincarato la dose.

“Questo non è tennis, diventa una tombola. Hai costantemente paura di farti male, e ci sono punti in cui la palla non rimbalza per niente. Avevo paura di forzare, perché la gamba continuava ad affondare. E in effetti ho terminato con il mal di schiena”. Durante il match contro Moutet c'è stata un po' di tensione, dunque è normale che il francese abbia impressioni diverse. “Non era il campo migliore del mondo, ma io vengo dai tornei ITF. Ricordo quando ho iniziato a giocare a 7 anni, i campi erano molto peggiori. Nei Futures non c'è pubblico, soldi, palle nuove. Qui le condizioni sono buone, a volte ci dimentichiamo quanto siamo fortunati. Ok, non era il campo migliore possibile, ma era lo stesso per entrambi e dovevamo dare il meglio”. In realtà, Carballes Baena non è stato l'unico a lamentarsi.

Guardate cosa sta succedendo al torneo ATP di Santiago...

ASICS ROMA

Secondo Cristian Garin, cileno, è il peggior campo su cui abbia mai giocato nel circuito ATP. “I giocatori non sono contenti, ma parlo per me – ha aggiunto Thiago Tirante – il campo è troppo morbido e corriamo il rischio di farci male. Anche se non ci sono sassi, quando si scivola si crea un buco”. L'argentino ha battuto il baby fenomeno Joao Fonseca, che durante il match si è impuntato sul terreno e ha rischiato di farsi male alla caviglia. La difesa d'ufficio è stata affidata alla direttrice del torneo Catalina Fillol. “Stiamo lavorando per implementare i miglioramenti necessari – ha detto – da mesi cerchiamo di avere un campo di primo livello. Abbiamo rafforzato le attrezzature di manutenzione per migliorare l'umidità: per questo abbiamo aumentato l'irrigazione notturna, utilizziamo più spesso i rulli e abbiamo aumentato gli addetti ai campi per compattare meglio la terra”.

Il campo è stato realizzato lo scorso dicembre dalla ditta specializzata Kinsa Sports. Tuttavia, che non abbia avuto la manutenzione necessaria nelle settimane precedenti al torneo. “La terra battuta è una superficie impegnativa – ha concluso la nipote del mitico Jaime, a cui è stato intitolato il campo – le partite e gli scambi sono più lunghi e in effetti ci sono cattivi rimbalzi, ma questo rende i match più divertenti. C'è una ragione per cui il Roland Garros è lo Slam più difficile da vincere: sulla terra battuta si incontrano tantissime difficoltà”. Ok, ma non significa che i campi debbano essere pericolosi. E non un bel biglietto da visita per l'ambizioso Sudamerica, visto che anche a Cordoba c'erano stati problemi simili...