LIVE: la finale sarà Djokovic-Alcaraz!
14 luglio 2023
La tunisina proverà a riscattarsi dopo la finale persa lo scorso anno, Vondrousova per stupire ancora. Sarà certamente una finale spettacolare tra due delle tenniste più talentuose del circuito WTA.
CENTRE COURT
Dalle 15:00: Jabeur-Vondrousova
A seguire finale doppio maschile: Koolhof/Skupski-Granollers/Zeballos
Il classe 2003 è il più giovane finalista ai Championships dopo Nadal nel 2006. Il quarto di sempre dopo:
Non solo, Alcaraz è il terzo spagnolo a raggiungere tale traguardo:
“Non ci posso credere, proverò a godermi questo momento bellissimo”. Lo spagnolo ha esordito così pensando alla finale: “Tutti sanno la leggenda che è. Sarà davvero molto difficile. Ma combatterò. Crederò in me stesso... Ho visto che è imbattuto dal 2013 su questo campo. Sono pronto per questo. E’ una finale, non c’è tempo per essere stanchi e preoccupati”.
The courtside view of that match point is something else 😮💨#Wimbledon | @carlosalcaraz pic.twitter.com/b2J4IgcDsF
— Wimbledon (@Wimbledon) July 14, 2023
Lo spagnolo è il quarto giocatore più giovane di sempre a raggiungere la finale ai Championships. L’attuale n.1 ATP ha dominato la semifinale con Medvedev con un triplo 6-3 in un’ora e 50 minuti. Alcaraz troverà Djokovic in finale in quello che potrebbe essere ricordato come il match dell’anno.
C’è ancora partita sul Centrale. Alcaraz avanti 3-1 nel terzo parziale non ha ammazzato la partita e Medvedev ha ottenuto il primo break del match nel quinto game del terzo. Lo spagnolo portatosi nuovamente avanti di un break sul 4-2 ha ceduto nuovamente la battuta.
Così Sinner in conferenza stampa: “Lui ha giocato un gran match. Ho provato a fare del mio meglio, ho sentito di avere qualche chance ma non le ho sfruttate. Non mi sono sentito bene in campo, è un giorno difficile ma imparerò da questa sconfitta provando a migliorare. Sono stato più vicino a vincere quest’anno rispetto allo scorso anno anche se è durata tre set. Sentivo che il livello era più alto, sicuramente è un aspetto positivo dal mio punto di vista. Sapevo già prima della partita che oggi sarebbe stata dura, mi alleno per questo. Mi sentivo pronto. Sono sceso in campo con la mentalità giusta. Avevo la convinzione di poter vincere questa partita. Non ho paura di giocare questo tipo di match. La prima semifinale non è mai facile e nei pressure points ho fatto un po' di confusione. Sto cercando di eliminare gli aspetti negativi e guardare avanti”. L’azzurro è tornato anche sull’hindrance chiamato a Djokovic: “È una chiamata dell'arbitro. Ovviamente ha colpito la palla e dopo ha strillato a lungo e forte. Ero piuttosto concentrato sulla palla. I giocatori fanno questo quando sono abbastanza sicuri di vincere il punto. Bublik contro Andrey (Rublev) è stato simile”.
Nobody - and I repeat NOBODY - trash talks crowds like Novak Djokovic.pic.twitter.com/uNKFnWsfdV
— Scott Barclay (@BarclayCard18) July 14, 2023
La leggenda statunitense ha raccontato questo aneddoto ai microfoni di ESPN. McEnroe quest’anno aveva chiesto agli organizzatori di Wimbledon di poter giocare qualche scambio sul Centrale con Borg, richiesta tutt’altro che accolta, ai due è stato infatti assegnato il Campo 6.
Seconda semifinale sul Centrale. In palio l’esordio in finale a Wimbledon contro Djokovic. Si sfidano i giocatori più vincenti del 2023 (Alcaraz: 45-4, Medvedev: 46-8). Terzo confronto tra il numero 1 e il russo, Medvedev ha vinto l’unico match su erba -Wimbledon 2021- ma ha perso nettamente il più recente nella finale del Masters 1000 di Indian Wells (Marzo 2023). Alcaraz parte favorito per i bookmakers (1.40).
"Quella chiamata dell’arbitro avrebbe potuto cambiare il corso della partita. Mi sono sentito piuttosto nervoso, ma sono riuscito a riorganizzarmi. Probabilmente è stata la prima volta nella mia carriera che mi è successo. Normalmente non ho grugniti prolungati, forse è stato amplificato dall'eco dal tetto." Così Novak Djokovic, intervistato dopo la vittoria ai danni di Sinner, in merito al punto perso per ‘hindrance’.
Il serbo ha poi aggiunto: “Sinner ha dimostrato di essere uno dei leader della nuova generazione e uno dei migliori al mondo”. Infine una battuta, sempre a proposito della nuova generazione: “È fantastico farne parte. I 36 sono i nuovi 26, mi sento bene”.
27 – vittorie consecutive a livello slam. Il record appartiene proprio a lui (30, da Wimbledon 2015 a Wimbledon 2016).
35 – finale slam raggiunte. È record, superata Chris Evert.
36 – anni. Il serbo è il secondo giocatore dell'era Open ad aver raggiunto più finali slam in un solo anno dopo aver compiuto 36 anni (Roland Garros e Wimbledon), dopo Ken Rosewall nel 1974 (Wimbledon e US Open).
Il serbo vince il quindicesimo tie-break consecutivo a livello Slam e stacca il pass per la finale di Wimbledon. Non mancano però i rimpianti per Sinner, che oltre ai due set point mancati sul 5-4 si è trovato avanti 3-1 nel tie-break, ma ha commesso un sanguinoso doppio fallo, dando vita alla rimonta del suo avversario. Termina dunque in semifinale il percorso di Jannik, che lascia Londra con buone sensazioni e con la consapevolezza di aver ceduto solamente ad un fenomeno.
Ghiotta occasione sprecata da Sinner, che sul 5-4 si è procurato due set point consecutivi ma non è riuscito a sfruttarli. Sospiro di sollievo per Nole, che grazie a quattro punti di fila ha portato a casa il game, impattando sul 5-5. Il serbo è stato anche protagonista di un battibecco con il pubblico. Prima ha applaudito sarcasticamente un tifoso che l’aveva provocato tra la prima e la seconda di servizio. Poi ha mimato un pianto, come a voler prendere in giro lo spettatore, triste per il game vinto da Djokovic.
Il tennista serbo non perde un match su erba da 1846 giorni. L’ultimo a sconfiggerlo è stato Marin Cilic, nella finale del Queen’s del 2018. Da quel giorno, Nole ha portato a casa tutti e 33 gli incontri disputati su questa superficie.
Per la prima volta, Jannik tiene i primi tre turni di servizio un set e conduce nel punteggio. L’azzurro è stato bravo soprattutto ad uscire indenne dal terzo game, in cui si è trovato sotto 0-40 ma ha salvato tutte e tre le palle break. Regna l’equilibrio in questa fase quando sono state superate da poco le due ore di gioco.
“L'altro giorno ero in una libreria quando un tizio è venuto da me e mi ha detto che mi sono ritirata troppo presto…”. Questo il tweet di Serena Williams, che ha voluto condividere con i suoi followers questa simpatica storia di vita quotidiana. Appare improbabile un suo ritorno visto che la campionessa americana ha 41 anni ed è attualmente in attesa del secondo figlio, ma chissà che quei tre puntini di sospensione finali non vogliano significare qualcosa.
I was at a book store the other day and someone came up to me and said I retired too early…
— Serena Williams (@serenawilliams) July 14, 2023
Il serbo continua a giocare in maniera quasi perfetta e incassa il secondo parziale con il punteggio di 6-4. Ancora una volta, dopo qualche incertezza al servizio, Nole è salito in cattedra nel decimo e ultimo gioco, mettendo a referto due ace e un servizio vincente. Dopo 1h39’, Djokovic è a un solo set dalla finale di Wimbledon. La speranza, seppur remota, per Sinner è che l’epilogo possa essere lo stesso dello scorso anno (da 0-2 a 3-2), ma a parti invertite.
“Cosa diresti ad Emma Raducanu se la incontrassi?” Questa la domanda posta ad alcuni bambini del National Tennis Centre. Proprio mentre rispondevano, ecco che alle loro spalle compariva la campionessa britannica. La reazione? Un mix tra sorpresa ed entusiasmo.
Quella tra Jannik Sinner e Novak Djokovic è la semifinale di Wimbledon con la maggiore differenza d’età tra i due giocatori in campo dell’Era Open. Il gap tra l’azzurro è il serbo è di ben 14 anni e 86 giorni.
La semifinale in assoluto con la differenza d’età più marcata è quella degli Australian Open del 1976 tra Ken Rosewall e Mark Edmondson (19 anni e 238 giorni). Da segnalare infine la semifinale dell’ultimo Roland Garros tra Alcaraz e Djokovic, quarta in questa speciale classifica con 15 anni e 348 giorni.
Il copione del secondo set, per il momento, assomiglia molto al precedente. Nole ha infatti conquistato il break nel terzo gioco, per poi consolidarlo nel seguente, annullando una palla break a Jannik. Per l’azzurro troppi gratuiti, specialmente di dritto, nei momenti importanti. Da segnalare inoltre i nervi saldi del serbo, che dopo aver perso un punto per ‘hindrance’, ha ricevuto nello stesso gioco un warning per violazione dei 25 secondi al servizio. E' comunque lui ad essere avanti nel punteggio per 3-2.
Singolare episodio sul 15-15 del terzo gioco del secondo set. Djokovic ha infatti tirato un violento rovescio lungolinea accompagnandolo con un imponente grunt. Prima che il serbo potesse tirare il colpo successivo, però, l’arbitro, il britannico Richard Haigh, ha fermato il gioco per ‘hindrance’ (asserendo che il grunt avesse disturbato l’avversario) e ha assegnato il punto a Sinner. Djokovic ovviamente non l’ha presa bene e, rivolgendosi all’arbitro, gli ha detto: “Stai scherzando?”.
Novak Djokovic ha un bilancio di 76-0 a Wimbledon dopo aver vinto il primo set. Inoltre, è 27-0 nelle semifinali Slam dopo aver portato a casa il parziale d’apertura. L’unica sconfitta è arrivata per ritiro, proprio in semifinale a Wimbledon nel 2007, contro Rafa Nadal (6-3 1-6 1-4 ritiro). A livello Slam in generale, invece, il suo bilancio dopo aver vinto il primo set è di 302 vittorie e sole 5 sconfitte.
Il serbo gioca un primo set impeccabile e lo vince per 6-3 dopo 40 minuti di gioco. Tre palle break (su tre) annullate, una palla break (l’unica del set) convertita e soprattutto un nono game da tre ace e un servizio vincente. Obiettivo rimonta dunque per Jannik, che non è riuscito a vincere il primo set come l’anno scorso ma può assolutamente giocarsi le sue carte.
Salgono a tre le palle break sprecate dall’azzurro, che nel quinto gioco ha avuto un’altra opportunità per breakkare il suo avversario ma non ci è riuscito. Pur avendo perso un solo punto su 8 in battuta dopo il break iniziale, Sinner si trova costretto ad inseguire. Djokovic conduce 5-2 dopo 33 minuti di gioco.
Il tennista americano, protagonista assoluto di quest’edizione di Wimbledon con i quarti di finale raggiunti, ha vinto il Breakthrough Inspiration Award 2023, premio assegnato tramite i voti dei tifosi. Di seguito l’albo d’oro aggiornato.
Tre errori consecutivi con il dritto hanno condannato Sinner, che ha subito il break nel primo turno di servizio del match. Un vero peccato dato che nel game precedente aveva avuto due chance per strappare la battuta a Djokovic, non riuscendo però a concretizzarle. Il serbo ha dunque consolidato il break di vantaggio e si è portato sul 3-0. Quindici minuti di gioco.
Novak Djokovic diventa il giocatore con il maggior numero di semifinali disputate a livello slam nell'era Open (46, al pari di Roger Federer). Tutti gli altri 127 giocatori nel tabellone maschile di Wimbledon del 2023 messi insieme ne hanno 84. (Fonte: Opta)
I due giocatori hanno appena finito il riscaldamento sul Centrale e sono pronti a dar vita al capitolo terzo della loro rivalità, il secondo a Wimbledon dopo il quarto di finale vinto in rimonta dal serbo lo scorso anno. Si gioca con il tetto per via della pioggia; in palio un posto in finale nello slam londinese contro Alcaraz o Medvedev. Che dire se non buon divertimento!
Novak Djokovic. Jannik Sinner. Centre Court.
— Wimbledon (@Wimbledon) July 14, 2023
It's time for the Gentlemen's Singles semi-finals...#Wimbledon pic.twitter.com/ihi0VgFpPo
Nella seconda semifinale, Carlos Alcaraz sarà chiamato a battere Daniil Medvedev. Quando gli hanno chiesto la principale qualità del russo, ha ricordato un'antica affermazione di Andrey Rublev: "È un giocatore completo... è come un polpo, è in grado di rimandare ogni palla".
Carlos Alcaraz on Daniil Medvedev:
— The Tennis Letter (@TheTennisLetter) July 13, 2023
“He’s a really complete player… Rublev said a few times he’s an octopus” 😂🐙
pic.twitter.com/zWcblJFvCp
The first silverware lifted at The Championships 2023 🏆#Wimbledon pic.twitter.com/Qqf58MuLk0
— Wimbledon (@Wimbledon) July 13, 2023
Sul tema bisognerebbe chiedere informazioni al 67enne Mansour Bahrami, che tra un gioco di prestigio e l'altro si è divertito a imitare John McEnroe...
Mansour Bahrami, there's nobody quite like him 😂#Wimbledon pic.twitter.com/GUzUXDbHb6
— Wimbledon (@Wimbledon) July 13, 2023
Getting ready for the Atlanta Open around here and had a great chat with former #UGA star 6-time ATL Open Champ @JohnIsner
— Maria Martin (@Ria_Martin) July 13, 2023
His focus...unbreakable. Even when the kids wake up from a nap. Incredible stuff. 🤣 @ATLOpenTennis pic.twitter.com/dResGFEaGN
Nove anni fa, Eugenie Bouchard arrivava addirittura in finale. Oggi è n. 221 WTA ed è stata eliminata al primo turno delle qualificazioni. Vedendo queste immagini, tuttavia, non sembra particolarmente affranta...
Barbie at the ESPYs last night 💄🎀💘 pic.twitter.com/KndpUqkVph
— Genie Bouchard (@geniebouchard) July 14, 2023
La stampa ha caricato di aspettative la sfida tra Jannik Sinner e Novak Djokovic. In verità, tutto farebbe pensare a un successo del serbo: la pensano così i bookmakers (1.20) e gli algoritmi (67%). Di certo Sinner non ha compiuto nessuna "impresa" per arrivare fino a qui.
Basteranno nove ore e mezza per concludere le due semifinali di oggi? Con l'inizio alle 13.30 locali e il coprifuoco alle 23, molto dipenderà dalla durata di Sinner-Djokovic. Se l'altoatesino dovesse proporre un'accanita resistenza a Djokovic, siamo convinti che Alcaraz-Medvedev sarà un match piuttosto lungo e rognoso. L'impressione è che si finirà con il tetto chiuso.