Un miracolo nel nome di “Babbino”

UNITED CUP

6 gennaio 2023

Riccardo Bisti

Martina Trevisan da urlo: l'azzurra infila una clamorosa vittoria contro Maria Sakkari (n.6 WTA). Con questo risultato, l'Italia ha un piede e mezzo in finale. “Nei momenti di nervosismo mi ricordo di sorridere, perché penso a quanto sia bella la vita”. Un successo da dedicare a papà Claudio, scomparso qualche settimana fa.

Prima di oggi, Martina Trevisan non aveva mai battuto una top-50 su una superficie diversa dalla terra battuta. Di più: contro le top-20 non aveva mai vinto un set. Per questo, la spettacolare vittoria contro Maria Sakkari nella semifinale di United Cup è già una perla della sua carriera. C'era tutto: atmosfera, pubblico, qualità... e importanza. Già, perché l'esito di tre dei quattro singolari di Italia-Grecia sembrava scontato, con i soli dubbi legati a Tsitsipas-Berrettini. Il 6-3 6-7 7-5 con cui Martina ha superato la numero 6 WTA spacca la serie e – salvo miracoli – ci spedisce in finale. È giusto che capitan Santopadre tenga alt(issim)a la tensione, ma noi possiamo sbilanciarci: subire la rimonta sarebbe clamoroso. Ipotizzando una sconfitta di Berrettini contro Tsitsipas, è difficile pensare che Lucia Bronzetti possa perdere contro Despina Papamichail, abituale frequentatrice dei tornei ITF. Per carità, ha perso l'unico precedente (San Severo nel 2018), ma da allora è cambiato tutto.

Insomma, l'Italia è a un passo dalla finale contro gli Stati Uniti (avanti 2-0 sulla Polonia grazie all'impresa della Pegula contro la Swiatek), ma questo giorno della Befana sarà ricordato per la folle impresa di Martina. Lo ha detto anche Lorenzo Musetti, che nel secondo singolare ha impiegato un'oretta per lasciare un paio di game a Stefanos Sakellaridis. “Ho fatto il tifo per lei dalla palestra, siamo amici anche al di là di questa competizione e si merita questo successo – ha detto il carrarino – ho visto il primo set e mi è piaciuta moltissimo, credo che oggi sia lei a meritare tutta l'attenzione”. E allora ci gustiamo questo Trevisan Day, in cui ha mostrato una spettacolare fase difensiva, il consueto dritto-fiondata e una buona mano nel gioco di tocco. Non era facile restare a galla dopo aver perso il secondo set, e non era facile mantenere la concentrazione dopo che la Sakkari aveva recuperato un break di svantaggio nel terzo set. Invece la toscana ha infilato l'allungo decisivo all'undicesimo game.

La stupenda vittoria di Martina Trevisan contro Maria Sakkari. È stata la terza in carriera contro una top-10, la prima lontano dalla terra battuta

ASICS ROMA

“Credo sia l'unica partita incredibile che abbia mai giocato sul cemento – ha detto la Trevisan – Vincenzo, Matteo e i miei compagni mi hanno aiutato molto. La chiave è stata la capacità di mantenere le energie per tutta la partita, sono rimasta nel match anche quando le cose andavano male”. A pubblico australiano non è sfuggita la tendenza al sorriso di Martina, quel modo un po' bizzarro di trovare concentrazione e serenità. “Nei momenti di nervosismo mi ricordo di farlo e mi aiuta molto. Mi sono guardata intorno e ho pensato quanto sia bella la vita e il momento che stavo vivendo”. È lo spirito giusto per vivere un contesto simile. E poi Martina aveva già dimostrato di essere in grado di vincere certe partite in contesti importanti. Le sue cavalcate al Roland Garros sono dense di successi di prestigio, compresa una rimonta contro la Sakkari al terzo turno del 2020.

Questo successo è speciale perché può essere dedicato a papà Claudio, scomparso poche settimane fa. Babbino, come lo chiamava lei, sarebbe stato fiero di queste tre ore e quindici minuti di tennis spettacolare. E se avesse potuto firmare la telecamera avrebbe fatto come lo scorso giugno, quando gli dedicò la vittoria contro Leylah Fernandez nei quarti del Roland Garros. Stavolta non lo ha potuto fare, ma si è presa l'abbraccio di una squadra unita come non mai, nel rispetto del nome e dello spirito della competizione. Una squadra che ha avuto un pizzico di fortuna nel ripescaggio, ma che merita di arrivare in finale. Al di là dei punti, dei soldi e della gloria, sarebbe un giusto premio a un movimento che merita un riconoscimento anche a livello internazionale. Si riparte sabato mattina alle 7 con Berrettini-Tsitsipas, poi ci sarà Bronzetti-Papamichail. In attesa di poter festeggiare e vivere una domenica di passione.

UNITED CUP 2023 – SEMIFINALI

STATI UNITI – POLONIA
Jessica Pegula (USA) b. Iga Swiatek (POL) 6-2 6-2
Frances Tiafoe (USA) b. Kacper Zuk (POL) 6-3 6-3

ITALIA – GRECIA
Martina Trevisan (ITA) b. Maria Sakkari (GRE) 6-3 6-7 7-5
Lorenzo Musetti (ITA) b. Stefanos Sakellaridis (GRE) 6-1 6-1