Sfortuna Sinner: vesciche sotto i piedi e bye bye Miami

MIAMI OPEN

31 marzo 2022

Diego Tripodi

La corsa di Jannik Sinner viene interrotta dalle vesciche: in svantaggio 4-1 nel primo set, si ritira e lascia spazio al miracolato Francisco Cerundolo (n.103 ATP). Il pubblico ci rimane male, ma l'azzurro è reduce da mesi tormentati. Lo rivedremo sulla terra battuta. 

Termina nel peggiore dei modi un mese crudele per gli appassionati sportivi italiani: dopo la Macedonia indigesta del calcio e l’operazione alla mano di Matteo Berrettini, anche Jannik Sinner è costretto al ritiro dal Miami Open. Non è stata una bella scena vederlo uscire mestamente dal campo, accompagnato da qualche fischio, ma il nervoso del pubblico dell'Hard Rock Stadium è comprensibile: avevano appena visto Paula Badosa ritirarsi quando era in svantaggio 4-1 contro Jessica Pegula, curiosamente lo stesso risultato di Sinner-Cerundolo. Il volto serio di Sinner esprime tutto il suo disappunto, più che per i fischi, per il dover abbandonare una partita in cui partiva nettamente favorito.

Il suo avversario Francisco Cerundolo, argentino di 23 anni, aveva raggiunto i quarti approfittando dei problemi alla spalla di Opelka, poi battendo Monfils e un acciaccato Tiafoe: non male per uno che prima di questo torneo aveva giocato appena due partite ufficiali sul cemento, ma non abbastanza per poter intimorire un Sinner che aveva salvato 3 matchpoint a Ruusuvuori, 5 a Carreno Busta e dato una lezione di tennis e serietà al talento fumantino di Kyrgios. Invece ci hanno pensato le vesciche a rovinare i piani del vicecampione in carica del torneo, costringendolo a gettare la spugna dopo 9 punti persi di fila.

Il surreale percorso di Francisco Cerundolo a Miami: bravo, ma anche parecchio fortunato...

E pensare che Sinner aveva iniziato bene, guadagnandosi una palla break in apertura e tenendo agevolmente il servizio. Dopo un buon turno di battuta di Cerundolo, ecco una serie di errori inspiegabili da parte di Sinner: il break subìto è un primo campanello d’allarme, che diventa rosso nel turno successivo, in cui Sinner dà la sensazione di essere totalmente piantato con i piedi. Rapida la decisione: stretta di mano silenziosa con il suo avversario e con il giudice di sedia, poi via negli spogliatoi. Lo stesso Cerundolo nell’intervista post partita sembra quasi incredulo per l’ennesimo forfait altrui, ma a volte i colpi di fortuna non arrivano per caso. Nel suo caso, ripagano gli sforzi di chi - durante la pandemia - era pieno di dubbi sul proseguimento della sua carriera.

Il pubblico si aspettava almeno un saluto da Sinner. Lecito, ma forse gli americani non conoscono le tribolazioni del suo inizio 2022: da inizio anno è volato dall’Australia agli Stati Uniti passando per Dubai e Bratislava, si è separato dal suo storico allenatore Riccardo Piatti, ha avuto il Covid e una malattia intestinale. Non proprio una vita tranquilla, un po’ di nostalgia di casa è giusto che ce l’abbia anche lui. Arrivederci sulla terra rossa, guarda caso a Montecarlo dove Sinner risiede. E allora torna a casa Jannik, se ti vaanche in Val Fiscalina da mamma e papà. Il tempo per vincere c’è tutto.

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