Quante incertezze per il 2022: Brisbane a ATP Cup a rischio

CIRCUITO ATP

5 novembre 2021

Riccardo Bisti

L'incremento di contagi nel Queensland potrebbe mettere in dubbio il Brisbane International, già cancellato nel 2021. In quella settimana è già stato annullato il torneo di Auckland. “Vogliamo ritrovare il nostro posto in calendario” dice il direttore. Intanto permane il mistero sul futuro dell'ATP Cup.

Siamo a novembre e non è ancora stato reso noto il calendario del 2022, anche se diversi tornei già conoscono la loro collocazione e sono iniziate le trattative per assicurarsi i migliori giocatori. Per esempio, Matteo Berrettini dovrebbe effettuare la trasferta sudamericana di febbraio e partecipare all'ATP 500 di Rio de Janeiro. I ritardi nell'ufficialità sono dovuti alle ultime tracce legate al COVID, soprattutto in Australia. Se a Melbourne si giocherà regolarmente, con tanto di qualificazioni in loco (mentre non c'è ancora l'ufficialità sull'accoglienza o meno dei tennisti non vaccinati), sembra a rischio il torneo di Brisbane. Si tratta di un evento importante, che una dozzina d'anni fa aveva preso il posto di Adelaide grazie a una bella struttura e al campo centrale dotato di tetto retrattile, intitolato a Patrick Rafter.

Forte di un torneo combined, nel 2020 aveva ospitato alcuni match della neonata ATP Cup. Poi l'arrivo della pandemia ha costretto ad annullare l'edizione del 2021, e c'è ancora grande incertezza per il 2022. Tra l'altro, in quella settimana è già certa la cancellazione del torneo ATP-WTA di Auckland. Il Queensland è stato recentemente colpito da un'ondata di COVID che ha spaventato gli organizzatori, i quali sperano di evitare il secondo annullamento di fila. Il direttore del torneo Mark Handley ha ammesso che la situazione è complicata e non c'è più molto tempo per prendere una decisione, e che ogni giorno può crearsi uno scenario diverso. “Siamo in costante contatto con il governo del Queensland e le cose possono cambiare in base alla quarantena e alle riaperture delle frontiere nazionali e internazionali”.

Partita con grandi ambizioni nel 2020, l'ATP Cup rischia di saltare dopo appena due edizioni

A suo dire, la grande maggioranza dei giocatori si recherà in Australia per giocare a Melbourne, ma è difficile capire quali spostamenti interni saranno accettati. Il torneo ha un grosso valore per il territorio, poiché garantisce un giro d'affari di circa 10 milioni di dollari all'anno. Il record di spettatori risale al 2017, quando furono registrati 96.100 spettatori per l'edizione vinta da Rafael Nadal. In generale, il pubblico si era attestato sulle 90.000 presenze a torneo. “Brisbane fa parte dell'estate tennistica australiana e vogliamo continuare così – dice Handley – negli ultimi 11 anni siamo stati una città importante, nel 2021 siamo mancati ma siamo fiduciosi di tornare quest'anno e per i successivi undici, in vista delle Olimpiadi”.

Già, perché Brisbane si è aggiudicata i Giochi Olimpici estivi del 2032. In attesa di avere notizie più precise, hanno ricevuto l'incoraggiamento di Craig Tiley, amministratore delegato di Tennis Australia. “Vorrei ringraziare personalmente il governo del Queensland per gli sforzi che stanno effettuando durante questo lungo processo che stiamo passando per arrivare a una decisione”. Tra l'altro, non è chiaro il destino della stessa ATP Cup: la prima edizione è stata un successo, spalmata su tre città (Brisbane, Perth e Sydney), mentre nel 2021 si è giocata a Melbourne in funzione preparatoria per l'Australian Open. Secondo qualche voce, l'evento potrebbe non svolgersi più e fondersi con le Davis Cup Finals: l'Arabia Saudita sarebbe già pronta a ospitare il nuovo evento sin dal 2022. Nei prossimi mesi ne sapremo di più.

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