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CIRCUITO ATP

Umago, Italia

35 anni dopo, l'Italia riporta tre semifinalisti in un torneo ATP. Accade nella ridente Umago, dove Jannik Sinner è affiancato dai sorprendenti Franco Agamenone e Giulio Zeppieri, entrambi al miglior risultato in carriera. Purtroppo l'unico “intruso” si chiama Carlos Alcaraz...

Riccardo Bisti (Photo by Felice Calabrò)
29 luglio 2022

Il torneo ATP di Umago ha sempre guardato molto all'Italia. L'ente turistico locale ha capito, sin dalle prime edizioni, che il nostro Paese avrebbe rappresentato un bacino importante per lo sviluppo di un evento che mischia tennis e turismo, terra rossa e mare, sudore e benessere. Non a caso, l'organizzazione ha sempre avuto un occhio di riguardo per i tennisti italiani: Fabio Fognini, per esempio, non manca un'edizione da una vita. Ma quest'anno abbiamo voluto esagerare, piazzando addirittura tre giocatori in semifinale. Traguardo storico, mai accaduto da quando l'ATP ha preso in mano il circuito mondiale. L'ultima volta era successo nel 1987, al torneo di Saint Vincent, con Francesco Cancellotti, Paolo Cané e Claudio Pistolesi. Ma oggi il momento storico è ben diverso: se l'opulenza degli anni '80 non si estendeva al nostro tennis, oggi è il contrario: in tempi difficili, tra guerra in Ucraina e congiuntura economica, il tennis italiano è ormai prossimo a rivivere (e migliorare) i fasti degli anni '70.

Al Plava Laguna Croatia Open abbiamo una certezza e due new entry, che però metitano un distinguo. La certezza è Jannik Sinner, seconda testa di serie che corre spedita verso una finale-spettacolo contro Carlos Alcaraz, possibile rivincita dell'ottavo di finale a Wimbledon. L'altoatesino ha superato Roberto Carballes Baena col punteggio di 6-4 7-6 in un match con qualche brivido nel finale, quando l'azzurro ha servito per il match sul 6-5. Si è fatto riprendere, ma ha tenuto i nervi saldi e si è imposto al tie-break. “Quest'anno ho vinto tanti match, ma ci sono stati anche diversi momenti sfortunatai – ha detto Sinner, il cui bilancio stagionale è 33 vittorie e 9 sconfitte – però finalmente ho raggiunto una semifinale e spero di mostrare un bel tennis al prossimo turno”. Abbiamo la certezza di avere almeno un italiano in finale, poiché Sinner se la vedrà con il sorprendente Franco Agamenone, 29enne di Rio Cuarto, Cordoba, Argentina, ma trapiantato in Italia da qualche anno, vincitore contro Marco Cecchinato con un sorprendente 6-2 6-1

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Franco Agamenone ha lasciato appena tre giochi a Marco Cecchinato (Photo by Felice Calabrò)

Un tipo simpatico e volenteroso, che a un certo punto si è reso conto di poter esprimere un grande tennis. Quest'anno si era già distinto nel circuito Challenger, poi aveva annusato il main draw del Roland Garros da lucky loser e adesso si gode la prima semifinale nel circuito ATP. Forse non è il picco della sua carriera, ma non c'è dubbio che pochi si aspettavano di vederlo a questi livelli. Intanto si gode una classifica che lo porterà a ridosso dei top-100 ATP (intorno al numero 108), e se dovesse compiere il miracolo contro Sinner entrerebbe nel Sacro Graal del tennis mondiale. Una crescita imperiosa e meritata, frutto di una notevole tenacia dopo tanti anni vissuti nell'inferno dei circuiti minori. Al contrario, la semifinale a Umago deve essere un punto di partenza per Giulio Zeppieri. Classe 2001, il laziale ha impiegato più tempo a raggiungere buoni livelli rispetto al suo ex gemello Lorenzo Musetti, con il quale ha condiviso molto nel circuito junior.

La sua carriera aveva subìto un brutto colpo per i fatti di Roma Garden 2021, quando aggredì verbalmente il giudice di sedia Alessandro Germani. Ha avuto la forza e l'intelligenza di imparare dall'episodio, poi ha compiuto una scelta coraggiosa: lasciato lo storico coach Piero Melaranci, si è affidato a Giuseppe Fischetti, tecnico giovane e motivato, con il quale ha compiuto un immediato salto di qualità. In quattro mesi ha raggiunto quattro volte i quarti di finale in un Challenger, si è qualificato a Roma e al Roland Garros e adesso festeggia il miglior risultato in carriera, peraltro partendo dalle qualificazioni. Dopo quattro vittorie in tre set, si è imposto 7-5 6-4 sull'ostico Bernabe Zapata Miralles e proverà a non fare la vittima sacrificale contro Carlos Alcaraz, in gran forma e desideroso di intascare un titolo dopo la delusione di Amburgo. Intanto è già certo di salrie al numero 133 ATP: chiudere l'anno tra i top-100, adesso, è un traguardo più che fattibile. Nell'ultimo match di giornata, Alcaraz ha lasciato le briciole al malcapitato Facundo Bagnis.

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