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IL CASO

Shock Halep: positiva all'antidoping!

Un test effettuato allo Us Open ha evidenziato tracce della sostanza chimica Roxadustat nell'organismo di Simona Halep. Rischia fino a 4 anni di squalifica, ma ha già proclamato la sua innocenza: “Inizia la lotta più dura, quella per la verità”. 

Riccardo Bisti
22 ottobre 2022

Non ci sarà il clamore mediatico avuto ai tempi da Maria Sharapova, anche perché la russa scelse di dare la notizia in prima persona. Ma non c'è dubbio che la positività di Simona Halep a un test antidoping sia uno dei momenti-shock del 2022. Nel pomeriggio di venerdì ne ha dato notizia l'International Tennis Integrity Agency con il consueto comunicato, breve e formale. In sintesi, nelle urine dell'ex campionessa di Wimbledon sono state trovate tracce di Raxadustat, una sostanza proibita. Il test è stato effettuato allo Us Open (laddove ha perso al primo turno), e la notizia della positività è stata notificata alla giocatrice lo scorso 7 ottobre. Questo tipo di infrazione comporta la sospensione immediata dalle competizioni, in attesa di processo.

Va detto che la Halep aveva già chiuso il 2022 agonistico dopo una piccola operazione al naso. Tra l'altro non sono tempi facili per la Halep, che si è recentemente separata dal marito. È possibile che il risultato di questo test sia tra le ragioni che l'hanno spinta a “liberare” coach Mouratoglou, che ha annunciato una collaborazione ad-interim con Holger Rune lo scorso 11 ottobre, pochissimi giorni dopo che la Halep era stata informata della positività. La rumena ha esercitato il diritto di richiedere le contronalisi, ma anche il campione B ha evidenziato la presenza della sostanza proibita. In questo momento, Simona è al numero 9 del ranking WTA e quest'anno si era ripresa dopo un periodo difficile.

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«Combatterò fino in fondo per dimostrare che non ho mai preso sostanze proibite in modo consapevole. Ho fiducia che prima o poi la verità verrà a galla»
Simona Halep

Il messaggio di Simona Halep dopo la notizia della positività

Il momento-clou della sua stagione era stato il successo al WTA 1000 di Toronto, peraltro dopo l'ottima semifinale raggiuna a Wimbledon, ma poi a New York aveva incassato una sorprendente sconfitta contro Daria Snigur. Immediata la reazione della giocatrice: tramite i social media ha subito affermato la sua innocenza, affermando che oggi “Inizia la partita più difficile della mia vita: una lotta per la verità”. Come fanno praticamente tutti gli atleti pizzicati dall'antidoping, ha aggiunto di non aver mai assunto consapevolmente nessuna sostanza proibita, è che la quantità di Roxadustat nel suo organismo era estremamente bassa. “Nel corso della mia carriera non ho mai avuto l'idea di barare, è totalmente contro i valori con cui sono stata educata. Dovendo fronteggiare una situazione scorretta, mi sento tradita e confusa.

Combatterò fino alla fine per provare la mia innocenza: prima o poi, la verità verrà a galla. Questa lotta non riguarda i titoli o il denaro, bensì l'onore. E la storia d'amore che ho sviluppato con il gioco del tennis negli ultimi 25 anni”. Se la giocatrice non fornirà dettagli di sua spontanea volontà, per conoscere l'iter che ha portato a questa positività bisognerà aspettare la sentenza del Tribunale Indipendente nominato dall'ITF. Solitamente, il collegio fornisce molti dettagli sulle vicende di cui è chiamato a esprimersi. Ricordiamo che – qualunque sia l'esito del processo – le parti in causa avranno la possibilità di fare ricorso presso il CAS di Losanna. E poi, eventualmente, per vizi procedurali, al Tribunale Federale Svizzero. Un percorso che conosciamo bene, perché è lo stesso intrapreso qualche anno fa da Sara Errani.

Il momento più importante nella carriera di Simona Halep: la vittoria a Wimbledon 2019

L'ultimo match di Simona Halep, la sconfitta contro Daria Snigur allo Us Open. Pochi giorni prima, aveva effettuato il test "incriminato"

Secondo la stampa internazionale, quello della Halep potrebbe essere considerato il più clamoroso scandalo doping nel tennis dai tempi del meldonium di Maria Sharapova: in effetti, la Halep è una campionessa di fama globale. Oltre ad aver vinto due Slam, è stata numero 1 WTA ed è tra le più costanti top-players da diversi anni. Il Roxadustat è una sostanza chimica che avrebbe effetti simili al tristemente noto EPO, farmaco per l'ispessimento del sangue molto utilizzato (solo in passato, si spera) nel ciclismo, in quanto aiuta la produzione dei globuli rossi.

L'effetto pratico è quello di trasportare l'ossigeno intorno al corpo in modo più efficace, migliorando la resistenza e le prestazioni atletiche. In ambito medico, il Roxadustat è utilizzato principalmente per combattere l'anemia. Va detto che la Halep non aveva alcuna esenzione medica per l'utilizzo di questo farmaco. In questo momento è inutile fare congetture di qualsiasi tipo. Non c'è dubbio, tuttavia, che la Halep ha il potere economico per assumere i migliori avvocati e consulenti per provare a far valere le sue ragioni. Perchè questo tipo di procedimenti, oltre a essere molto doloroso, è decisamente costoso.