Questa è la rotta per Madrid. Ma occhio a Cilic... e alla tensione

DAVIS CUP FINALS

28 novembre 2021

Riccardo Bisti

L'Italia vince il Gruppo E e si garantisce il quarto di finale a Torino contro la Croazia. In doppio partiamo sfavoriti: bisogna chiudere il discorso con i singolari. Dobbiamo temere di più Marin Cilic o le eventuali paure di Sonego dopo quanto visto contro Mejia?

Giocare contro Reilly Opelka era piuttosto semplice, almeno sotto il profilo mentale. Lorenzo Sonego sapeva di dover rispondere al meglio: lo avesse fatto, prima o poi, l'occasione sarebbe arrivata. E così è stato. Al contrario, la sfida contro Nicolas Mejia aveva ben altre complessità. Il giovane colombiano è quasi sconosciuto, super-motivato, e per Sonego la vittoria era un obbligo. Per sé, e per una nazionale italiana che non può più nascondersi. Dopo quanto visto in questi primi giorni, possiamo tranquillamente puntare al successo. Costretto a pensare su ogni palla, travolto da un minimo di pressione, Lorenzo ha perso il primo set. Un brivido ha attraversato la schiena degli appassionati: col senno di poi, perdere questa partita avrebbe significato eliminazione. Per fortuna Sonego si è ripreso e si è imposto 6-7 6-4 6-2. Il resto di Italia-Colombia è andato esattamente come previsto, anzi, meglio.

Sinner si è caricato sulle spalle il ruolo del leader e si è aggiudicato gli ultimi nove game contro il volenteroso Galan (7-5 6-0), poi ha affrontato con lo spirito giusto un doppio ininfluente contro una delle migliori coppie al mondo. Bravo Volandri, che ha scelto l'inedita coppia Sinner-Fognini per testare il loro potenziale. Anche se era mezzanotte passata, i due hanno fatto un ottimo match contro Cabal-Farah e hanno ceduto al fotofinish (6-2 5-7 7-6), dando segnali importanti. Il doppio sembra essere il nostro punto di relativa debolezza: non solo perché ne abbiamo persi due su due, ma perché tante nazionali sono a galla perché vantano una coppia di super-specialisti. L'Italia no, e sembra chiaro che Volandri abbia rinunciato a schierare Simone Bolelli, unico doppista puro in squadra. Fognini è certo del posto, bisogna capire chi schierare quando la palla scotterà davvero. E potrebbe accadere già nei quarti contro la Croazia.

Nonostante qualche difficoltà dovuta alla tensione, Lorenzo Sonego è uscito vincitore dal match contro Nicolas Mejia

Nonostante l'inopinata sconfitta di Cilic contro Zsombor Piros, i croati hanno vinto il gruppo D e saranno i nostri avversari nei quarti di lunedì, sempre a Torino (ore 16, diretta su SuperTennis: il match contro la Colombia ha fatto registrare i record d'ascolto del canale). Match simile a quello contro i sudamericani: i nostri avversari hanno un doppio fortissimo (Mektic-Pavic sono la coppia numero 1 al mondo, vincitori di nove titoli in stagione, tra cui Wimbledon, Olimpiadi e tre Masters 1000), pagano l'assenza di un numero 2 di livello (Gojo e Serdarusic sono giocatori da Challenger), mentre Marin Cilic è certamente più forte di Galan ed è in ripresa, ma la sconfitta di domenica contro Piros lascia un po' perplessi.

Parliamoci chiaro: la carriera del croato sembrava in discesa irreversibile, specie dopo il matrimonio e la paternità. Invece ha trovato alcuni exploit che lo hanno tenuto a galla e gli hanno aggiustato la classifica (vittorie a Stoccarda e San Pietroburgo, finale a Mosca). Nel finale di stagione ha vinto buone partite ed è un giocatore di qualità ed esperienza. Basterà per battere Sinner? Per quanto visto nei quattro giorni torinesi, onestamente, sembra di no. Ma i margini sono stretti, e capitan Volandri sa benissimo che bisogna chiudere la pratica con i singolari. In caso di 1-1, in doppio partiremmo sfavoriti. Per questo, Sonego e Sinner scenderanno in campo con molta pressione addosso.

Il quarto di finale di Torino sarà la tipica partita da dentro o fuori, con dinamiche psicologiche diverse rispetto a quelle del girone. Emozioni inedite per i nostri ragazzi: Sinner sembra aver dimostrato di essere già pronto, Sonego ha evidenziato qualche fragilità emotiva, ma è normale. E sulla carta parte favorito perché il numero 2 croato, chiunque esso sia, gli è nettamente inferiore. La grande paura vissuta contro Mejia gli tornerà utile. Questa competizione non ha nulla a che vedere con la Coppa Davis, ma presenta complessità interessanti e – soprattutto – l'Italia ha tutte le carte in regola per vincerla.

Superare la Croazia vorrebbe dire arrivare a Madrid e giocarsi una Final Four in cui potremmo giocarcela contro chiunque. Bisogna fare un passo alla volta, ma - per adesso – gli astri sembrano essersi allineati. Specie se gli astrusi calcoli per le migliori seconde dovessero estromettere dai quarti la Serbia di Novak Djokovic, il cui bilancio è già peggiore di quello della Svezia dei fratelli Ymer. Tra qualche ora, il serbo saprà se la sua avventura andrà avanti. Quella dell'Italia, invece, è ancora vivissima.

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